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La strategia logistico-distributiva di Aosom: dove la logistica è di casa

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Guarda al futuro con concretezza Aosom Italy, operatore e-commerce di origine cinese che il prossimo anno inaugurerà un nuovo magazzino di proprietà a Pozzolo Formigaro (Alessandria) e che sta puntando alla differenziazione del servizio. Obiettivo di breve-medio termine è infatti diventare marketplace: “In quest’ottica –  esordisce Riccardo Traverso, direttore della logistica – abbiamo deciso di aprire a soggetti terzi la nostra logistica, agevolando così soprattutto le aziende più piccole nello stoccaggio della merce e nella successiva distribuzione”. Prima però di entrare nel merito delle novità, è doveroso un passo indietro per conoscere Aosom più da vicino.

 Aosom in sintesi

Aosom è un’azienda globale specializzata in vendite online. È un ramo del Gruppo MH, la cui sede si trova in Cina, ed è presente in Italia, Germania, Spagna, Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Canada. La branch italiana, che serve anche la Romania, è stata aperta nel 2014 e tratta diverse categorie merceologiche: no food per pet (per esempio pollai e conigliere), attrezzatura per palestra (dai tapis roulant ai bilancieri), piccoli elettrodomestici, giocattoli, arredo e accessori da giardino e da interni, decorazioni per festività.

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 La complessità generata da un click

“Abbiamo 5mila referenze attive, il nostro magazzino è uno dei pochi luoghi in cui il principio di Pareto, ossia la regola del 20-80, non trova riscontro – spiega il manager – Ogni giorno spediamo di tutto, dall’analisi dei dati degli ultimi mesi emerge che gli articoli zero movement sono stati solo 80 sulle migliaia gestite”.

“Vendiamo i nostri prodotti con private label tramite il nostro sito e tramite Amazon, oltre che sui principali marketplace italiani e in molti di quelli presenti in Est Europa, in particolare quelli della Romania come ad esempio eMag – prosegue – Il nostro è un magazzino “certificato Amazon Prime”, che è una garanzia del livello di servizio offerto. Da quest’anno, oltre alle vendite B2C, abbiamo implementato il servizio rivolto al B2B, offrendo la possibilità ai professionisti di acquistare online – con un listino prezzi dedicato – prodotti per la loro attività o per rivenderli ai loro clienti. Inoltre, grazie a una rete di agenti presenti sul territorio italiano, siamo in grado di raggiungere rivenditori che vogliono distribuire i nostri prodotti direttamente nei loro negozi.

Le competenze acquisite in 10 anni di esperienza sul campo ci hanno portato a diversificare i nostri servizi nel tempo. Recentemente, abbiamo infatti lanciato un servizio di logistica 3PL dedicata a chi vuole vendere i propri prodotti online ma non dispone fisicamente di un magazzino. Questo servizio garantisce lo stoccaggio e la movimentazione di merce di diverse dimensioni, anche voluminosa, senza andare a modificare i tempi e la precisione delle consegne richiesta dai rivenditori e dai clienti.”

L’andamento del mercato

Aosom ha registrato un aumento del fatturato importante, grazie alla crescita dei siti proprietari aosom.it e aosom.ro e all’implementazione di nuovi marketplace presenti in Italia. “Prevediamo di chiudere il 2023 con un fatturato intorno ai 90 milioni – sottolinea – Rispetto ai 19 milioni pre-pandemia, negli ultimi tre anni abbiamo avuto una crescita esponenziale”.

“All’inizio del 2023 abbiamo però osservato una decrescita fisiologica aggravata dalla situazione geopolitica – analizza Traverso – Da giugno a oggi, invece, abbiamo assistito a una ripresa, con un incremento del 10-15%, ma è difficile spiegarne la motivazione. Sicuramente la scelta di puntare sulla pubblicità in TV ha contribuito a dare risalto al nostro brand. Nelle prime due settimane di ottobre siamo andati in onda sulle reti Mediaset con uno spot, e proprio in questo periodo abbiamo registrato un picco di visite al sito, con un boom di ordini registrati a inizio novembre su tutti i canali”.

Come da tradizione, poi, Aosom dovrà gestire i picchi in prossimità del black friday – con 20mila spedizioni in partenza in un giorno lo scorso anno – e del Natale: “È un mese in cui scarichiamo più di 200 container e in cui si lavora a ciclo continuo – racconta Traverso – Normalmente, invece, la giornata più dura è il lunedì, in cui abbiamo 7-8mila ordini in spedizione, mentre il sabato è la giornata più tranquilla, i volumi sono bassissimi”.

 Il magazzino presente

“Il nostro flusso è 100 per cento import dalla Cina – riferisce il manager – e pertanto necessitiamo di magazzini che siamo vicini al porto di Genova. Inizialmente avevamo un piccolo magazzino a Pavia, in un secondo momento ci siamo appoggiati all’interporto di Rivalta Scrivia (Alessandria) dove abbiamo avuto a disposizione una superficie di 40mila metri quadrati. Poi, con il boom degli e-commerce durante la pandemia, in 8-9 mesi abbiamo triplicato i volumi. Ci siamo così attrezzati per proseguire in questa crescita”.

Aosom Italy ha così acquistato un magazzino a Spinetta Marengo (Alessandria) di 22mila metri quadrati – ora sub-affittato ad altre aziende – e ne ha preso in locazione un altro a Belgioioso (Pavia) con una superficie di 47mila metri quadrati e una capacità di 74mila posti pallet, l’unico attualmente operativo: “E’ uno spazio molto grande, con un sotto-trave di 12,5 metri – sottolinea – Abbiamo optato per una soluzione mista con scaffalatura tradizionale e magazzino ad alta densità caratterizzato da corsie ridotte e dall’impiego di sei trilaterali a guida semi/autonoma. Inoltre, per movimentare la merce pesante, ci avvantaggiamo di 20 carrelli elevatori retrattili tradizionali, tutti Jungheinrich”.

 E quello futuro

A febbraio 2024 avrà però inizio la costruzione di un nuovo magazzino di 37mila metri quadrati a Pozzolo Formigaro (Alessandria): “È anche questo di proprietà, il che dimostra la fiducia nel mercato Italia da parte della casa madre – rileva Traverso – Anche in questo caso abbiamo guardato alla posizione strategica, fondamentale è la vicinanza ai porti liguri e ai caselli autostradali di Serravalle Scrivia e di Novi Ligure”.

Rispetto ai precedenti magazzini, verrà dato maggiore spazio all’automazione, ma senza eccedere: “La tipologia di referenze e di ordini che gestiamo, spesso pesanti e fuori sagoma, non permette l’automazione completa – argomenta Traverso – In fase progettuale stiamo definendo quali referenze gestire con il magazzino automatico e quali no, ma in generale l’idea è di non avere un magazzino cristallizzato sulla merce che trattiamo attualmente, perché le referenze potrebbero cambiare. Seppur complesso, vorremmo automatizzare il più possibile la parte di scarico dei container, particolarmente gravosa per gli operatori, e pertanto stiamo valutando le diverse innovazioni tecnologiche, dalla classica rulliera fino ai bracci robotici. Per lo stoccaggio l’idea è di impiegare dei trasloelevatori, mentre per la fase di out ci saranno degli AGV che porteranno la merce al confezionamento ed etichettatura”.

A proposito di quest’ultimo aspetto, nell’ottica del marketplace, verranno integrate delle linee di confezionamento più spinte: “I nostri prodotti sono tutti autospedibili e dunque al momento provvediamo solo al pick, all’etichettatura e alla spedizione, la nostra media ordine è 1,3 – conclude il manager – Ma lavorando come 3PL le cose cambieranno: nel nuovo magazzino avremo una stazione pick and pack dove assemblare gli ordini multipli, confezionarli e quindi spedirli”.

 Emanuela Stifano

Estratto dell’articolo pubblicato completo sul numero di Dicembre 2023 de Il Giornale della Logistica


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