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Linehaul (Gruppo Sailpost): il futuro è l’internazionalizzazione

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La business unit dedicata al mondo dei trasporti e parte di Gruppo Sailpost ha chiuso il 2023 con una crescita rispetto all’anno precedente di circa +8% e punta al +25% nel 2024, grazie alla diversificazione e all’apertura verso i mercati esteri, forte delle competenze IT e dall’attenzione costante alla qualità

Crescere nel mercato estero e aprire il business a nuovi settori merceologici. Con questi obiettivi Linehaul, business unit del Gruppo Sailpost (società pisana che opera nel mercato postale privato italiano) dedicata ai trasporti e composta di 220 partner fidelizzati in grado di gestire al meglio oltre 400 tratte giornaliere, guarda con fiducia al 2024.

I risultati

“Abbiamo chiuso il 2023 con un fatturato in crescita a +8% sull’anno precedente – ci spiega Alessandra Castelli, Vice Presidente Esecutivo di Sailpost e Responsabile del dipartimento Linehaul -. Dopo il boom dell’e-commerce nel periodo del Covid, abbiamo lavorato molto sulla diversificazione per stare al passo con il ridimensionamento del mercato e il 2023 è stato l’anno del consolidamento: abbiamo confermato i clienti esistenti e ne abbiamo acquisiti altri operando in settori nuovi: dalla GDO, inserendo anche il servizio a temperatura controllata, all’industriale, ma il vero cambio di passo è stato fatto investendo sul mercato internazionale”.

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Alessandra Castelli, Vice Presidente Esecutivo di Sailpost e Responsabile del dipartimento Linehaul

Il mercato estero

E sarà proprio l’internazionalizzazione il focus della società per i prossimi mesi.

“Fino ai primi sei mesi del 2023 la quota di internazionale sulla nostra operatività rispetto al mercato nazionale era pari a circa il 2% dell’intero fatturato del dipartimento – interviene Gianni Maffei, Responsabile Operativo di Linehaul -. Dal secondo semestre, grazie a opportunità offerte da clienti esistenti siamo passati al 5% e, in questa prima parte del 2024, forti di nuove acquisizioni, stiamo già raggiungendo il 10%. Per fine 2024 puntiamo a chiudere con una quota del 20% per il business estero rispetto al totale del nostro giro d’affari, con l’obiettivo di arrivare a un aumento di fatturato generale per Linehaul del +25%.

Lo spazio per crescere c’è, grazie a una struttura come la nostra che a grandi competenze acquisite negli anni unisce un’importante anima IT e consolidate partnership con i fornitori”.

Gianni Maffei, Responsabile Operativo di Linehaul

I cambiamenti interni

La crescente apertura di Linehaul verso l’estero è andata di pari passo con un incremento delle risorse umane: “Con l’internazionalizzazione il gruppo operativo è passato da 20 a 30 persone – prosegue Maffei -: continuiamo a puntare su risorse giovani e prevalentemente della nostra zona. Abbiamo aperto anche un ufficio che si occupa solo dei traffici extra Italia e abbiamo potenziato gli uffici amministrativi e di controllo della parte documentale. Tra i nostri punti di forza sottolineiamo il fatto che abbiamo assunto persone madrelingua o con conoscenze molto avanzate nelle lingue dei Paesi in cui operiamo, un elemento fondamentale per costruire un rapporto di fiducia con clienti e fornitori e proporci sul mercato come potenziali vettori per l’estero”.

La digitalizzazione al centro

“Ad oggi operiamo già in numerosi mercati: Spagna, Portogallo, Francia, Germania, Austria, Polonia, Croazia e Slovenia, in settori merceologici che vanno dalla GDO, all’industriale, da trasporti a temperatura controllata, ai corrieri espressi – conclude Alessandra Castelli -. Non è facile, perché i paesi esteri sono mercati diversi rispetto al domestico, con tratte più lunghe ed esigenze e normative spesso differenti, ma dalla nostra abbiamo l’esperienza e la qualità di un sistema che riusciamo a garantire anche su tratte più lunghe o per scarichi in magazzini stranieri. La piattaforma LHGO, sviluppata dal nostro IT interno e di nostra proprietà, rimane il nostro principale strumento anche sull’estero, con i dovuti aggiornamenti di lingue e mappe. L’informatizzazione è sempre alla base del nostro lavoro”.

Gabriella Grillo


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