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DHL Freight: investire, riorganizzarsi e puntare sulle competenze per prepararsi a nuove sfide

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Al termine del 2020, all’interno di un panorama competitivo diversificato nella risposta alle sfide imposte dal Covid-19, DHL Freight Italia sceglie di investire per lo sviluppo della filiale Operativa TBO di Pozzuolo Martesana, estrapolandola dall’Area Nord e convertendola nella nuova Direzione Milano Hub, fulcro di tutte le operazioni import, export e nazionali.

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A capo della nuova organizzazione, Carolina Colombo, già Head of IT&Business Process Management in DHL Freight, coadiuvata da un team di manager a suo diretto riporto e con un nuovo ulteriore ruolo di Head of Milano Hub.

Il 2020 è stato un anno all’insegna del cambiamento sotto tutti i punti di vista. Quale lezione è servita in particolar modo per definire i piani di sviluppo per il 2021 e quali sono i primi tre obiettivi che si pone nel nuovo doppio ruolo?

“La rivoluzione 2020 imposta dal Covid-19 ci ha incanalato verso il solco del cambiamento, ci ha spinto a dare nuova forma al nostro business e individuare nuovi percorsi di crescita, così come nuovi obiettivi strategici.

In primis, la scalabilità: in ottica di armonizzazione dei processi, il primo passo fatto nel 2020 è stata la concentrazione di tutte le partenze dirette in Francia a Milano, azione con cui abbiamo posto la pietra miliare per la creazione del super hub. Il risultato? Venticinque partenze medie settimanali e la strada aperta per la quarta linea che, dopo Parigi, Lione e Marsiglia, vedrà Bordeaux come gateway di arrivo.

Il 2021 ci vede impegnati nell’incremento delle linee Germania e nell’irrobustimento dei processi verso e dal Regno Unito. In aggiunta a ciò, Belgio e Olanda si configurano come mercati nei quali possiamo offrire tempistiche competitive e spostarci ad Est con un’offerta sempre più variegata.

Poi, la fluidità; i picchi di volumi raggiunti alla fine dello scorso anno ci hanno imposto di ripensare il nostro modus operandi: semplificazione dei processi, trasparenza e standardizzazione sono le leve sulle quali puntiamo per il 2021. A Milano lavoriamo ogni giorno, insieme agli stakeholder coinvolti, per incrementare quelle sinergie operative che sono alla base di un network di primo livello.

In ultimo, ma di certo non per importanza, la rapidità: l’automazione dei nostri flussi in & out diventa ora un must per poter fornire un servizio sempre più veloce ed in linea con le esigenze dei nostri clienti”.

Un board in netta controtendenza rispetto a molte altre aziende o business unit italiane, composto per il 60% da donne. Carolina, come valuta la sua esperienza di donna al vertice, all’interno di un settore comunemente percepito come a netta predominanza maschile?

“Lungo il mio variegato percorso ho osservato la questione della predominanza maschile, lo confermo, ma non in modo così schiacciante come suggeriscono gli stereotipi culturali legati al mondo del trasporto: il mio ingresso nel Board è stata un’ulteriore conferma che determinazione, pragmatismo e laboriosità caratterizzano in modo marcato le donne ai vertici aziendali. Dalle mie colleghe già “veterane” ho avuto la conferma di quanto sappiamo mettere a fuoco con precisione millimetrica una corretta visione strategica ed andare, di conseguenza, dritte al risultato”.

In un mondo caratterizzato da continui cambiamenti, dimostriamo forti capacità di adattamento e la nostra capacità di analisi e di pianificazione degli obiettivi, la sensibilità e l’acume tipici dell’universo femminile ci consentono di agire con quell’ empatia necessaria per cogliere le sfumature fra le pieghe delle relazioni umane”.

La parola d’ordine di DHL Freight per i prossimi 12 mesi è…?

“Qualità, Qualità, Qualità, in abbinamento ad una buona dose di miglioramento continuo; nulla può prescindere da una gestione qualitativamente elevata di risorse, partnership, processi di business e comunicazione. Poniamo al centro la qualità, come obiettivo e motore del nostro operato quotidiano, ad ogni livello, per poter evolvere nel solco dell’eccellenza”.


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