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PTV Group per Unilever Italia: la rotta verso il futuro è smart e green

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Sostenibilità ambientale ed efficienza operativa sono due lati di una stessa medaglia: l’una non esclude l’altra, il perseguimento della prima non deve precludere il raggiungimento dell’altra. Anzi. La convinzione che ricercare una maggiore efficienza vincoli a scelte, gioco forza, più energivore, ovvero che la definizione di processi sostenibili finisca per penalizzare le prestazioni è frutto di una visione miope e ormai largamente smentita dai fatti. La soluzione al dilemma tra sostenibilità ed efficienza operativa arriva grazie a una migliore governance dei processi, alla definizione chiara di vincoli e obiettivi, all’osservazione del proprio contesto competitivo e, sempre più spesso, a strumenti digitali davvero innovativi. Lo dimostra l’esperienza sviluppata da Unilever, multinazionale presente in 190 Paesi con più di 400 marchi nei settori Food & Refreshment, Home Care, Beauty & Personal Care, nel suo percorso di digitalizzazione. Da circa un anno, Unilever Italia utilizza in questo percorso anche la soluzione digitale PTV Route Optimiser di PTV Group. “Volevamo reingegnerizzare la nostra logistica nell’ambito di un progetto ampio di sostenibilità, – afferma il logistics director Giuseppe Galantuomo. – La sostenibilità è uno degli assi portanti della nostra Global Corporate Strategy. Abbiamo obiettivi precisi in termini di decarbonizzazione con traguardo 2030 che coinvolgono direttamente la funzione logistica nella gestione dell’intera supply chain. La soluzione PTV ci ha permesso di fare incontrare le esigenze di miglioramento e ottimizzazione del trasporto e della distribuzione con la volontà di ridurre consumi e sprechi”.

Una logistica ad alta complessità

Nel progetto di PTV Group per Unilever Italia, gli obiettivi di sostenibilità ambientale s’intrecciano con l’esigenza di conciliare le dinamiche di uno scenario competitivo in continuo mutamento con la complessità del business aziendale. “Il mondo Unilever è ampio e variegato, – illustra Andrea Trosino, Transport & Stock Deployment Leader Hpc&Food di Unilever Italia. – Abbiamo un’offerta particolarmente ampia per quantità e tipologia dei prodotti gestiti. La nostra presenza sul territorio italiano è inoltre capillare dal punto di vista geografico ed estremamente articolata in termini di punti vendita presidiati. Raggiungiamo pressoché ogni angolo del Paese dalle Alpi alle isole e siamo presenti con i nostri prodotti nelle più ampie superfici di vendita della GDO specializzata e non, nei drugstore e nel canale di prossimità fino al negozio più piccolo. Questo significa dover gestire in distribuzione consegne molto diverse tra loro per temperatura, categorie merceologiche, volumi, frequenza di ordine e consegna, tipologia di vettori”. Per gestire una simile complessità, Unilever Italia si avvale di una macchina logistica complessa, sempre perfettamente oliata e funzionante di cui mantiene saldamente in mano il volante. “Per noi è determinante avere sempre il pieno controllo, – conferma Fabio Consorte, logistics network manager di Unilever Italia – A livello nazionale, la nostra logistica è articolata in due network distinti, ciascuno dei quali ha team e strutture dedicate per la gestione rispettivamente della merce a temperatura controllata e del secco. Al suo interno ogni network è ulteriormente articolato in struttura primaria e secondaria. Alla prima è affidata la gestione di tutto l’inbound della merce proveniente dalle nostre sourcing units nazionali ed europee e da fornitori terzi italiani ed esteri, mentre in outbound si occupa delle consegne più grandi tipicamente dirette verso i Ce.Di. della GDO. La struttura secondaria concentra invece le attività di distribuzione “ultimo miglio” mirate, in particolare, al piccolo punto vendita”.

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La sfida dell’ultimo miglio

A tutto questo si aggiungono le variabili di contesto. “La principale sfida è data dalla tendenza diffusa tra i nostri clienti a ridurre gli stock, aumentando al contempo la frammentazione degli ordini e quindi delle consegne, nonché la loro frequenza – prosegue Consorte. – In distribuzione, la difficoltà sta nell’organizzare tantissimi ordini da categorie merceologiche diverse e definire una pianificazione puntuale e accurata, tenendo conto di alcuni “paletti” che caratterizzano la nostra attività: ci sono, ad esempio, prodotti che, per le loro caratteristiche specifiche, non possono viaggiare sullo stesso mezzo”. Non solo. “Una sfida cruciale è rappresentata dalla difficoltà logistica di interagire con la GDO, – aggiunge Andrea Trosino. – Nell’arco di dieci anni, servire in distribuzione questo attore fondamentale della nostra filiera è diventato più complicato a causa delle ristrette finestre per il carico e lo scarico presso i Ce.Di. che creano colli di bottiglia nei magazzini e allungano a dismisura i tempi di sosta di mezzi e autisti. Temo che molto presto il tema delle soste che riducono considerevolmente la produttività degli autisti, unito a quello ormai europeo della carenza di autisti, possa far scoppiare una situazione di costi e inefficienze di sistema difficili da affrontare”.

La questione legata ai tempi di carico e scarico è solo una delle criticità che mettono in evidenza le opportunità offerte da una pianificazione accurata del trasporto. “Una crescente sinergia tra pianificazione ed execution sarà sempre più strategica per migliorare i tempi di servizio e l’utilizzo di risorse”, afferma Francesco Lo Chiatto, Sales & Project Manager di PTV Group. PTV Route Optimiser offre una risposta a questa esigenza. Ideato e sviluppato da PTV, il tool digitale importa i dati relativi agli ordini di consegna e ritiro e li assegna ai diversi vettori del network, ottimizzando l’utilizzo della flotta, generando significative efficienze nell’impiego di mezzi e autisti, aumentando le prestazioni complessive, riducendo tempi, costi ed anche emissioni nocive dovute al trasporto. Nel caso specifico di Unilever Italia, PTV Route Optimiser integra funzioni che prima venivano risolte manualmente o con diversi altri strumenti e sistemi al fine di supportare l’azienda nella pianificazione delle complesse attività di trasporto e distribuzione.

Nicoletta Ferrini

Estratto dell’articolo pubblicato completo sul numero di novembre 2021 de Il Giornale della Logistica 


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