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Prologis Park di Romentino: magazzini da vivere

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Ambienti di lavoro che siano prima di tutto spazi da vivere. Pensati per le persone, costruiti ponendo la massima attenzione e cura al loro comfort e al loro benessere. Funzionali ma anche belli da vedere. Progettati con un occhio puntato sulla sostenibilità ambientale e sociale e l’altro sull’efficienza operativa. È la sfida difficile ma possibile che Prologis ha fatto sua con PARKLife, iniziativa lanciata a livello europeo ma declinata in ciascun mercato in maniera molto specifica.

In Italia, il primo passo è stato compiuto nel Prologis Park Lodi. Qui nel 2021, in collaborazione con CEVA Logistics, sono stati sviluppati interventi di valorizzazione degli ambienti con l’introduzione di elementi di arredo urbano e la realizzazione di aree verdi, zone relax e per il ristoro. Nel progetto sono stati anche coinvolti otto urban artist di fama internazionale che hanno utilizzato ampie porzioni delle facciate dei cinque edifici del parco e dei serbatoi per esprimere la propria arte. È stata poi la volta dell’Interporto Bologna dove, lo scorso giugno, è già stato inaugurato Prologis Sports Center: aperto a tutti i 5.500 lavoratori dell’Interporto, è il primo centro sportivo mai realizzato in un parco logistico in Italia e uno dei primi al mondo.

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Terzo, ma certamente non ultimo è il progetto PARKLife nel Prologis Park Romentino (Novara) recentemente inaugurato. Anche in questo caso, l’urban art è stata impiegata in maniera distintiva per mitigare l’impatto architettonico. Sei artisti italiani di fama internazionale, coordinati dall’art director Enrico Sironi, hanno utilizzato le facciate degli edifici del parco logistico come tele per realizzare opere inedite ispirate a parole chiave quali “natura”, “sostenibilità”, “impegno”, dando così vita a una galleria d’arte a cielo aperto.

Nuove idee da nuove sinergie

Il progetto ha visto anche la completa riqualificazione delle aree verdi che circondano i circa 110.000 metri quadri coperti del parco logistico novarese e la loro riconversione in aree di svago e relax dotate di originali arredi 100% ecosostenibili. In piena ottica di economia circolare, tavoli, panche e sedute sono infatti interamente fatti con elementi di scarto della filiera logistica (pallet e materiali di imballaggio a perdere), la cui realizzazione ha visto il coinvolgimento di rifugiati o richiedenti asilo che, nel contesto del progetto, hanno ricevuto una formazione in eco-design. Questo particolare intervento è stato reso possibile dalla collaborazione nata tra Prologis e FERCAM, primario operatore italiano del trasporto e della logistica, attraverso la società no-profit del gruppo FERCAM Echo Lab. Infine, nel parco logistico è stato installato anche un food truck aperto dalle 8 alle 15 con servizio di consegna negli edifici del parco.

“Con questo progetto – ha dichiarato Sandro Innocenti, Senior Vice President e Country Manager di Prologis Italia, in occasione dell’inaugurazione di PARKLife Romentino – abbiamo voluto creare un ambiente di lavoro bello e accogliente che possa essere spazio di condivisione per le persone che lo abitano ogni giorno, ma anche per la comunità che lo circonda. Un parco logistico non deve essere un fungo isolato, ma un luogo integrato nel territorio. Solo così possiamo sperare che gli spazi logistici siano capiti e compresi per quella che è la loro vera natura, superando miti e leggende che spesso oscurano la realtà. Infine, esperienze come queste favoriscono una collaborazione virtuosa tra imprese che condividono gli stessi ideali e perseguono obiettivi simili, come è avvenuto tra noi e FERCAM. Dobbiamo cambiare l’approccio al lavoro – ha concluso Innocenti – e riconsiderare l’aspetto delle nostre attività per far sì che queste ultime siano remunerative mettendo sempre al centro le persone”.

Nicoletta Ferrini

Estratto dell’articolo pubblicato completo sul numero di Ottobre 2022 de Il Giornale della Logistica


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