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Il parco logistico diventa una galleria di urban art a cielo aperto: il progetto ParkLife di Prologis Park Lodi

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Trasformare un parco logistico in una galleria d’arte a cielo aperto, in un’integrazione perfetta con la natura e con la comunità in cui è inserito.

Questo l’obiettivo di ParkLife, la “galleria” di urban art di 300.000 metri quadrati, che sarà realizzata entro il prossimo giungo all’interno del Prologis Park Lodi

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Innocenti: “la logistica sta cambiando”

“La logistica sta cambiando: non è più una classe minore a bassa marginalità ma un vero e proprio motore, in grado di trainare il comparto industriale” – ha dichiarato Sandro Innocenti, Senior Vice President, Country Manager Italy di Prologis durante l’evento digitale di presentazione del progetto.

“E il cambiamento investe anche gli immobili per la logistica: non più capannoni, ma spazi tecnologici dotati di automazione, impiantistica e sistemi di sensoristica, necessari per la fornitura di un servizio logistico che sia al livello delle attese del consumatore”.

Se la logistica pone nuove sfide sono però, prima di tutto, le persone che lavorano nei magazzini a doverle raccogliere: tecnici qualificati e impiegati a tutto tondo in grado di gestire impianti complessi e infrastrutture informatiche evolute”.

Parchi logistici sempre più attraenti

“I parchi logistici devono quindi diventare sempre più attraenti perché, già nel prossimo futuro, sarà sempre maggiore la competizione tra gli operatori per accaparrarsi il capitale umano in grado di gestire alti livello di complessità e tecnologia – continua Innocenti.

“Da qui l’idea, forse ambiziosa, di fare in modo che i magazzini Prologis offrano, a chi li abita, la possibilità di essere circondati da qualcosa di bello, che generi stimoli culturali, intellettuali e artistici appaganti e che valorizzi le ore di lavoro.

Nel Parco che sorge tra Somaglia e Casalpusterlengo abbiamo individuato le condizioni per testare questo nuovo format: un conduttore unico, collaborativo e motivato nel perseguire il progetto come CEVA e lo spazio adeguato per farlo”.

CEVA: uomo al centro

Pietro Sessa, direttore operativo di CEVA, responsabile del polo di Somaglia conferma: “Siamo entusiasti del progetto, che mette l’uomo al centro, e si inserisce in una serie di attività che abbiamo messo in atto per migliorare il livello tecnologico e l’impatto ambientale dei magazzini, come il passaggio all’illuminazione led e l’installazione dell’impianto fotovoltaico che copre il 33% del nostro fabbisogno energetico.

Siamo certi che questo progetto migliorerà la qualità del lavoro e favorirà l’integrazione del polo con il territorio”.

Il progetto: l’arte si integra nella natura

In particolare, otto urban artist italiani di fama internazionale (ETNIK, FONT, HITNES, MADE, MACS, SEA CREATIVE, JOYS e VESOD, coordinati dall’art director HEMO) utilizzeranno 40.000 metri di facciate degli edifici e serbatoi dell’acqua come tele per realizzare opere inedite e ispirate da una serie di parole chiave suggerite loro.

Le opere potranno essere osservate, studiate e ammirate dagli “abitanti del parco” attraverso aree servizio pensate e disposte come terrazze del “belvedere”.

Il progetto PARKlife, per il quale è stato stanziato un investimento di circa un milione di euro, prevede anche la riqualificazione di parte del verde con l’introduzione di piante ad alto fusto dai cromatismi diversi che riequilibrano gli spazi e l’ambiente creando così un naturale dialogo con le opere presenti sugli edifici.

È inoltre prevista la realizzazione di aiuole con erbacee perenni che assicurano ulteriore variabilità cromatica e zone a prato ad uso dei frequentatori il parco.

Architettura come coscienza estesa

“Secondo il filosofo Alva Noë, l’architettura è la coscienza estesa delle persone. Nel Prologis Park Lodi abbiamo voluto mettere a terra questo concetto, con la consapevolezza che l’intenzione fosse di andare a toccare la coscienza collettiva di chi lavora in questi luoghi: prendersi cura dello spazio e prendersi cura delle persone che lo vivono, lavorando sulla percezione estetica dei luoghi e sulla connessione del polo logistico con il territorio” – ha dichiarato Davide Ruzzon di Tuned Lombardini 22, realtà specializzata nell’applicazione delle neuroscienze in architettura a cui è stato affidato il compito di sviluppare il progetto.

Il nuovo paesaggio urbano sarà accessibile nel prossimo futuro, attraverso una serie di visite guidate su prenotazione, a tutta la cittadinanza a e agli amanti dell’urban art.

Psicologia applicata

Già innovativo di per sé, il progetto comprende un aspetto accademico che lo rende ancora più interessante. Un team ricercatori del Dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore sta infatti conducendo uno studio finalizzato a valutare l’impatto psico-sociale del benessere percepito in seguito agli interventi nel Parco, tramite misurazioni in tre fasi: prima, subito dopo gli interventi e dopo un periodo di adattamento che assorba l’effetto novità.

“La dimensione estetica del lavoro influenza il lavoratore attraverso risposte affettive che hanno un impatto sulla motivazione, sul morale, sul rendimento. Se ben gestita, l’estetica diventa quindi uno strumento potente nelle mani dell’organizzazione per migliorare le condizioni di lavoro, creando coinvolgimento e attaccamento delle risorse all’azienda” ha dichiarato Cinzia Di Dio, coordinatrice della ricerca.

Un’occasione per l’arte e la cultura

Ma come si trasforma un parco logistico di oltre 300.000 mq in una galleria d’arte? A rispondere è l’art director Enrico Sironi che ha selezionato artisti, con stili diversi e complementari, che potessero valorizzare lo spazio, collegando uomo e natura per ricreare l’emozione che di solito si vive nei musei.

“Si tratta di un’occasione grandissima per l’arte italiana e per la cultura in generale: sapere che un’azienda come Prologis sceglie di puntare sull’arte, apre nuove prospettive e possibilità”.

Soddisfatto anche Elia Del Miglio, sindaco di Casalpusterlengo: “Il progetto ci trova entusiasti perché mira al benessere dei lavoratori, un tema comune agli amministratori che, attraverso la cura del territorio cerano di migliorare il benessere dei cittadini”

 


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