Se per voi una caramella non è un semplice dolciume, se quest’estate l’avete passata a orzare, addugliare e qualche volta a sgottare, se sapete cos’è un gavone, una galloccia o un giardinetto, se il mezzo marinaio è un amico fidato, allora per voi Osculati non ha bisogno di presentazioni. Per tutti gli altri che, come me, sono più da terra ferma, Osculati è un’azienda specializzata in accessoristica nautica, punto di riferimento per professionisti e diportisti con oltre 22.000 referenze a catalogo – oltre 1.000 nuovi articoli aggiunti ogni anno – e una disponibilità della merce superiore al 96%. A Segrate (MI) ha sede il più importante magazzino di materiale nautico in Europa, uno dei più forniti al mondo dove trovano spazio sia prodotti dei principali marchi internazionali, sia accessori di produzione propria per oltre 7.000 articoli, sviluppati dal reparto di Design & Engineering interno all’azienda.
La sfida: always in stock
“Oggi il Gruppo Osculati può contare sull’impegno di oltre 140 collaboratori tra uffici, D&E, logistica e produzione, cui si affiancano i 25 agenti nel mondo che contribuiscono a raggiungere gli oltre 6.000 clienti regolarmente serviti in 100 Paesi”, così Alberto Osculati, che con i fratelli Claudia e Giorgio rappresenta la terza generazione al timone della società attiva dal 1958, presenta la sua azienda. Un’azienda per la quale la logistica è parte integrante del core business perché assicura quella velocità, affidabilità e qualità del servizio che permettono ad Osculati di distinguersi sul mercato, come sintetizza al meglio la filosofia aziendale “always in stock”. Per questo la scelta è stata, da sempre, di non esternalizzare ma mantenere la logistica all’interno, e aggiornarla negli anni grazie a un processo di ridefinizione e ottimizzazione costante, con importanti investimenti, anche in automazione, che hanno portato alla configurazione attuale, con una piattaforma logistica diffusa – organizzata in quattro edifici contigui – per una superficie totale di 21.000 mq.
Mantenere la rotta del miglior servizio
La piattaforma logistica Osculati di Segrate rappresenta un punto nevralgico di una supply chain complessa che si snoda a livello globale poiché gestisce in inbound flussi provenienti da differenti continenti e in outbound spedisce in ben 100 Paesi. Una lunga catena logistica resa ancora più complessa negli ultimi anni dai cambiamenti in atto nel mercato dove, a fronte di una domanda crescente e sempre più diversificata, vi sono da affrontare criticità generate dai processi di ridefinizione delle catene di fornitura e dalle difficoltà di approvvigionamento, oltre che dal problema di scarsità dei trasporti e dal quadro di incertezza generale.
Una complessità che sarebbe stato impossibile affrontare reagendo con ritardo, ma Osculati, grazie a una visione a lungo termine della direzione aziendale, ha mantenuto la propria logistica al passo con i tempi, grazie a un piano di investimenti, definito nel 2020, articolato in due fasi: la prima fase, per la quale sono stati investiti 1,2 milioni di euro ha permesso il potenziamento della capacità di stoccaggio di lungo periodo e l’espansione del sito produttivo; con la seconda sono stati integrati 8 nuovi magazzini verticali per ottimizzare le operazioni di picking, per ulteriori 900.000 euro di investimento. Le innovazioni introdotte hanno consentito di adeguare le performance del magazzino alle nuove richieste del mercato, implementando ulteriormente il livello di servizio pur spedendo oltre 21 tonnellate di merce ogni giorno.
Navigando in un mare di prodotti
È Vittorio Prato, Responsabile Logistica di Osculati, a guidarci alla scoperta del polo logistico-produttivo di Segrate, dove sono impiegati 75 magazzinieri specializzati e 55 risorse di un partner logistico fidelizzato, per gestire un’amplissima gamma di articoli – oltre 22mila – che spaziano dalla minuteria, con viti di pochi millimetri, fino ai pram (che sono devi veri e propri scafi di alcuni metri) e sono caratterizzati da una stagionalità molto marcata. La chiave per gestire questa varietà e complessità è stato nello sviluppare soluzioni di stoccaggio e movimentazione dedicate per le differenti esigenze. “Utilizziamo i magazzino verticali per gestire la media-alta rotazione che rappresenta il 40% del flusso giornaliero in uscita”, spiega Prato, “nel dettaglio disponiamo in totale di 10 magazzini verticali per la minuteria e articoli di dimensioni contenute, più uno dedicato ai profili lunghi, e 2 magazzini verticali al servizio della produzione. Una scelta di automazione che ci consente di combinare al meglio produttività, sicurezza ed ergonomia.
Il magazzino 2, dedicato allo stoccaggio intensivo, è invece equipaggiato con scaffalature compattabili, per una capacità complessiva di 5mila posti pallet su una superficie di 2.800 mq. Questa è una delle aree oggetto di ottimizzazione nel 2020, in cui abbiamo ottenuto un raddoppio della capacità rispetto all’assetto precedente”.
L’ottimizzazione in magazzino non è passata solo dall’introduzione di soluzioni strutturali, ma anche da scelte strategiche e organizzative e dalla spinta verso una sempre maggior digitalizzazione. “Dal 2018 la regia del magazzino è affidata a un WMS fortemente customizzato, sviluppato sulle nostre specifiche esigenze insieme al nostro partner MadLab”, ci racconta Vittorio Prato, “uno strumento che ci assicura la miglior visibilità su flussi e processi, assicurandoci una vera e propria plancia di comando per tenere sotto controllo in magazzino, essenziale per affrontare il forte cambiamento che è avvenuto e sta avvenendo nel mercato”.
Francesca Saporiti
Estratto dell’articolo pubblicato completo sul numero di settembre 2023 de Il Giornale della Logistica
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