Pronti al decollo? A bordo di un drone le attività di inventario in magazzino acquisiscono maggior produttività, precisione e flessibilità. Il tutto alimentato dalla spinta all’innovazione di Kuehne + Nagel.
Identikit di un magazzino efficiente
Nel magazzino di Cameri (NO) Kuehne + Nagel gestisce i flussi distributivi dei prodotti grocery per una primaria azienda della GDO.
Attivato nel 2002, il magazzino è organizzato in 5 comparti per un totale di 53.000 mq con una capacità di stoccaggio di circa 50 mila posti pallet a stock e 13 mila posizioni di picking. All’interno del magazzino trovano inoltre spazio anche un’area a temperatura controllata – mantenuta a 16° per i prodotti al cioccolato – e un’area segregata dedicata agli infiammabili.
Il deposito è dotato di 81 ribalte di input/output disposte su due fronti, alle quali attraccano circa 300 mezzi al giorno e attraverso cui transitano due flussi logistici principali: merci grocery per lo stoccaggio e il prelievo e merci in gestione cross docking.
La piattaforma genera un traffico di output pari a 50 milioni di colli spediti ogni anno cui si aggiungono 6 milioni di spedizioni in modalità cross docking per servire una rete di oltre 230 punti vendita.
Quando il magazzino è palestra per l’innovazione
“A Cameri i progetti innovativi hanno sempre trovato terreno fertile per l’integrazione e lo sviluppo, fino a diventare best pratices da mutuare anche nelle altre piattaforme logistiche del gruppo, sia a livello nazionale sia internazionale”, racconta Ruggero Poli, Managing Director di Kuehne + Nagel Italia.
Impegnata in un processo di miglioramento continuo, la squadra di Kuehne + Nagel ha individuato nelle attività di inventario interessanti margini di ottimizzazione con l’implementazione di tecnologie all’avanguardia.
Tradizionalmente all’interno del magazzino di Cameri la verifica e il conteggio delle referenze a stock avvenivano utilizzando piattaforme elevatrici per andare in quota e raggiungere i livelli di stoccaggio più alti.
Ne risultava, così, un’attività fortemente impattante sia a livello di impiego di tempe di risorse da occupare oltre ai costi di noleggio delle attrezzature utilizzate.
Per superare queste criticità ed introdurre un ulteriore elemento di innovazione e ottimizzazione agli addetti di magazzino Kuehne Nagel sono spuntate le ali… o quasi.
Per l’inventario spuntano le ali: arriva il drone
Per recuperare produttività e precisione nelle attività di inventario il provider logistico ha sviluppato un progetto basato sull’utilizzo di un drone per l’identificazione della merce a magazzino e l’acquisizione dei relativi dati, così da poter confrontare il fisico letto con il contabile ed ottenere un inventario preciso e puntuale, evidenziando eventuali incongruità rispetto all’atteso.
Il progetto è partito nel 2017 e lo scorso anno è entrato in piena fase di testing – presso i magazzini di Cameri (90% delle ore di volo) e Santa Cristina e Bissone (PV) – per arrivare in meno di sei mesi, all’inizio di quest’anno, alla piena operatività.
“Il sistema di raccolta dati tramite drone”, spiega Andrea Pezzoni, Warehouse Operations Manager Kuehne + Nagel, “è composto da tre sottosistemi che interagiscono tra di loro: un drone quadricottero equipaggiato con lettore scanner di codici a barre 2D, una piattaforma dati in cloud, e un tablet con app dedicata affidato ad un operatore che agisce da pilota”.
Top gun in magazzino
Ogni dettaglio è frutto di un attento percorso di analisi e verifica: la scelta di un quadricottero come velivolo è motivata dalla necessità di avere un mezzo stabile, in grado di sollevare una telecamera e un lettore di codici e avere al contempo una buona autonomia operativa, unita alla facilità di guida.
Il drone è pilotato attraverso un apposito radiocomando che si interfaccia al tablet fornendogli streaming video e dati relativi alla quota grazie ai due sensori incorporati, uno barometrico e uno a microonde.
Il tablet che si interfaccia con il drone e con lo scanner di cui è equipaggiato è dotato di una app sviluppata per gestire lo scambio dati: l’app scambia i dati con la piattaforma caricandoli in fase di avvio e poi scaricandoli, una volta completata la missione prefissata.
La piattaforma dati in cloud gestisce i flussi input e output dei dati. Viene alimentata da una o più mappe del magazzino da inventariare: nel caso di Cameri, date le dimensioni del sito, si tratta di più mappe, una per ogni modulo in cui è articolato.
Ogni mappa viene caricata tramite un file CSV – Comma Separated Values – che contiene, corsia per corsia, il livello, l’altezza delle singole celle ed il contenuto, ossia l’SSCC con la descrizione del prodotto di cui è composto il pallet. Questi dati sono utilizzati durante le rilevazioni per confermare la posizione del codice letto dal drone.
Per controllare la congruità dei dati acquisiti dal drone, la piattaforma importa i dati del WMS e successivamente esporta i dati verificati. Operando in questo modo la piattaforma opera in piena autonomia pur potendo integrarsi con qualsiasi WMS, senza bisogno di personalizzazioni o tools aggiuntivi.
“Il radiocomando utile a pilotare il drone è stato customizzato tramite un attento lavoro di testing”, aggiunge Rodolfo Mazza, “così da risultare perfettamente corrispondente alle specifiche esigenze operative: il device è dotato di quattro tasti – che consentono di emulare quattro funzioni sul tablet – così che grazie alle personalizzazioni introdotte è possibile, per esempio, fare foto, segnalare anomalie o evidenziare la presenza di postazioni vuote, senza staccare le mani dal telecomando”.
L’esito è una struttura che coniughi alte prestazioni a semplicità e flessibilità, così da poter essere utilizzata senza bisogni di modifiche nelle diverse piattaforme logistiche del gruppo.
Francesca Saporiti
Estratto dell’articolo pubblicato sul numero di giugno 2019 de Il Giornale della Logistica
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