Per crescere bisogna avere il coraggio di cambiare e l’abilità di fare le scelte giuste, compresa quella di affidarsi ai partner migliori. Lo sa bene Donati Group, punto di riferimento nel settore della commercializzazione di componenti per ascensori e scale mobili, che vanta un portafoglio di oltre 12.000 articoli.
Un’azienda in continua espansione sul mercato nazionale e internazionale che ha scelto Logicor, investitore, sviluppatore e gestore di immobili logistici in Europa, per l’individuazione e lo sviluppo di un nuovo immobile che ospitasse un magazzino in grado di supportare la crescita del suo business.
“Avevamo sede a Cernusco Sul Naviglio, in provincia di Milano: una sede di 3.500 mq, ma ormai inadeguata in termini di spazio e di struttura – ci spiega Alessandro Cattelan, CEO e Amministratore Delegato di Donati Group -. Ci siamo messi in cerca di un nuovo polo già nel 2019. Volevamo altezze adeguate, almeno 9 metri sotto trave, che potessero supportare una struttura di intra-logistica un po’ diversa rispetto a quella che avevamo prima, e volevamo rimanere nel quadrante est di Milano, anche per preservare la forza lavoro”.
Il Covid però ha ostacolato l’azienda nella sua ricerca, perché molti degli spazi individuati erano stati utilizzati dalla Protezione Civile. “Logicor ci ha offerto un supporto prezioso: grazie al suo team, abbiamo trovato un accordo per un progetto built-to-suit che prevedeva l’abbattimento di un vecchio edificio e la realizzazione di uno nuovo, con spazi interni e uffici disposti secondo le nostre specifiche esigenze”, prosegue Cattelan. “Parliamo di 12 metri sotto trave e di 14.600 mq organizzati in due moduli gemelli di cui uno è stato appunto occupato da Donati”.
L’organizzazione interna
Donati lavora ogni giorno con circa 150 fornitori. Il nuovo polo doveva dunque essere strutturato con un numero di baie di carico adeguato a rispondere a un numero elevato di spedizioni e di ingresso merce. “L’inbound è molto parcellizzato e l’outbound è molto più efficiente perché siamo più vicini ai centri di raccolta dei principali corrieri. Dal punto di vista dell’infrastruttura a servizio la posizione è eccellente”.
“Internamente abbiamo un’area Very Narrow Aisle gestita da un carrello trilaterale semiautomatico, dove conserviamo media e bassa rotazione – ci illustra il CEO -. C’è un’area con corsie tradizionali gestita da carrelli retrattili, principalmente le scorte, mentre a livelli più bassi i carrelli sono utilizzati per il picking manuale. Abbiamo cinque magazzini verticali automatici di Modula, quattro dei quali a 12 metri di altezza. C’è una rulliera d’accumulo per servire il passaggio merci dall’inbound, cioè dal ricevimento merci, fino ai magazzini verticali e da qui all’imballaggio”.
La sfida dell’automazione
La possibilità di partire da zero ha offerto all’azienda l’opportunità di ridisegnare i flussi e studiare gli impianti nel modo più efficiente possibile, anche grazie all’automazione di alcuni processi. “All’interno del polo abbiamo inserito un’area di trasformazione – continua Cattelan -, perché tra i prodotti che vendiamo ce ne sono alcuni destinati agli ascensori che vengono tagliati a misura e che transitano lungo la rulliera di accumulo, dove abbiamo utilizzato una soluzione di interroll la cui installazione è in fase di completamento in questi giorni. Per la nostra sister company che si occupa di produzione, invece, abbiamo previsto processi diversi e avviato un sistema di lean production”.
Il nuovo polo di Donati Group può contare su numeri importanti: circa 10.600 posti pallet e più di 13 mila SKU che si affiancano alle referenze ordinate sulla base di esigenze specifiche dei clienti. “La nostra filosofia è quella del “one stop shop”: il cliente da noi deve avere la possibilità di reperire tutto ciò che gli serve per la manutenzione o l’ammodernamento di un impianto.
Gabriella Grillo
Estratto dell’articolo pubblicato completo sul numero di Dicembre 2022 de Il Giornale della Logistica
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