Sarà possibile l’utilizzo di mezzi elettrici per il trasporto pesante su lunghe percorrenze? È la scommessa di Gruber Logistics che, in collaborazione con Volvo, ha avviato il primo servizio di trasporto merci lungo il corridoio del Brennero, una delle principali rotte di trasporto tra l’Italia settentrionale e l’Europa centrale.
L’esigenza di nuove soluzioni
L’aumento del volume del traffico merci lungo il corridoio del Brennero ha messo sotto pressione le infrastrutture esistenti e aumentato l’impatto ambientale. Le strade, le ferrovie e gli snodi logistici lungo questa rotta spesso si trovano ad affrontare una domanda superiore alle capacità disponibili e le emissioni sono in costante aumento.
Sa da un lato sono previsti interventi infrastrutturali per facilitare l’utilizzo di modalità di trasporto meno impattanti della gomma, dall’altro è necessario intervenire con nuove soluzioni e idee per la decarbonizzazione il trasporto dei veicoli pesanti.
Le scelte di Gruber Logistics
Proprio in quest’ottica si sta muovendo Gruber Logistics, che vede proprio sull’asse del Brennero il proprio corridoio principale in termini di movimentazione delle merci.
“Abbiamo un approccio neutrale dal punto di vista tecnologico pertanto non ci affidiamo ad un’unica soluzione. Gli stessi mezzi Diesel che utilizziamo, rispetto alla media di mercato, consentono una riduzione del 12% sulle emissioni. Utilizziamo poi regolarmente mezzi Biodiesel con una riduzione del 60% e mezzi Biolng che arrivano al 90%. L’utilizzo di mezzi elettrici è un nuovo step di questa evoluzione. Una soluzione potenzialmente scalabile ad emissioni zero”, spiega Martin Gruber, CEO dell’omonimo Gruppo.
Il ripensamento della catena logistica
I mezzi elettrici attualmente in commercio hanno un’autonomia limitata ma l’idea alla base del nuovo servizio è quello di modificare i modelli logistici attuali combinando mezzi, autisti e rimorchi sfruttandone appieno la capacità senza impattare negativamente sull’operatività. La convinzione è che per permettere la diffusione di mezzi elettrici non si debba ragionare solo in termini di tecnologia e infrastruttura ma anche e, soprattutto, di ripensare la catena logistica.
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