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Quattro chiacchiere con Pierluigi Petrone – ASSORAM: la salute è un impegno condiviso

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Pierluigi Petrone, Presidente di Assoram ha raccontato l’impegno dell’associazione nell’affrontare l’emergenza pandemica e le prospettive per il futuro: “stiamo costruendo un nuovo network, una rete di condivisione e di crescita partecipativa, capace di coinvolgere intelligenze diverse”

L’8 marzo 2020 è stato per tutti, ma ancor più per la filiera della salute, la data spartiacque tra il mondo conosciuto e uno scenario imprevisto e imprevedibile. Come comparto come avete vissuto questo momento?

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Credo che nella pandemia la nostra categoria ha saputo dare il meglio di sé, perché sotto stress siamo in grado di attingere e sviluppare nuove risorse. Basti pensare che dal primo giorno di severo lockdown le nostre attività non si sono mai interrotte, abbiamo assicurato continuità garantendo il quotidiano rifornimento e replenishment dello stock di ospedali, farmacie ospedaliere e aperte al pubblico, distributori intermedi e tutta la parte di materiali per l’informazione medico-scientifica. In più abbiamo attivato e potenziato servizi di home delivery per utenti fragili. Il tutto sostenendo in autonomia lo sforzo necessario non solo allo svolgimento delle operations – che hanno richiesto un surplus di ore lavorative – ma soprattutto per assicurare la sicurezza.

Uno sforzo notevole

Abbiamo fatto tutto ciò che era in nostro potere per far sì che la health supply chain non si spezzasse. Davanti all’imprevisto, ci siamo anche preparati a mettere in atto piani di emergenza. Proprio nei primi mesi del periodo pandemico avevo anche informato che per tutti i prodotti ambient, nel caso in cui il trasporto farmaceutico nazionale fosse andato in sofferenza, ci saremmo avvalsi di corrieri espressi. Un’eventualità che non si è poi mai concretizzata perché il sistema ha reagito magnificamente.

Una reazione muscolare

Di cuore, muscoli e cervello. E abbiamo sempre guardato avanti. Con l’avvicinarsi dell’arrivo delle prime dosi di vaccino sul mercato abbiamo valutato preventivamente ogni possibile strategia per supportare al meglio la campagna vaccinale, tenendo vivo il dialogo con le istituzioni.

Avete fatto sentire la vostra voce?

Come Assoram, abbiamo agito come un magnete, una forza attrattiva per i valori positivi dell’intera filiera healthcare in piena sinergia con le altre sigle di rappresentanza.

Cos’ha generato questa attrattività?

Sappiamo che la potenza è nulla senza il controllo. Le sfide che abbiamo davanti impongono approcci integrati e cross pollination delle competenze. Per questo abbiamo avviato un dialogo anche con le sigle sindacali del mondo del trasporto, afferenti a CONFETRA: ferro, gomma, mare, aereo. E dalla competenza dei singoli attori, specialisti nelle differenti modalità, è nato il primo Focus vaccini condiviso poi con le istituzioni. Un documento in cui abbiamo condensato criticità e opportunità relative alla gestione di una campagna vaccinale senza precedenti, partendo dal nostro know how specifico.

Stiamo costruendo un nuovo network, una rete di condivisione e di crescita partecipativa, capace di coinvolgere intelligenze diverse.

Un know how acquisto sul campo

La sfida di gestire grandi volumi di prodotti da conservare a basse temperature in tempi molto ristretti non è ignota alla nostra categoria che è responsabile, ogni anno, delle campagne antinfluenzali. Tra il 2017 e il 2019 abbiamo gestito oltre 10-11 milioni di dosi ogni anno, per arrivare a raddoppiare nel 2020 con più di 20 milioni di dosi.

Un risultato raggiunto senza clamore

Non abbiamo fatto altro che il nostro lavoro. Come abbiamo sempre fatto e sempre faremo. Crediamo che tutto questo abbia contribuito a consolidare ulteriormente la fiducia delle aziende farmaceutiche e di tutta la filiera.

Basti pensare che dai magazzini dei nostri associati transita la quasi totalità dei flussi del bene farmaco e dei prodotti health verso la filiera a valle fino ai dispensatori e spesso direttamente a casa del paziente.

Per i vaccini Covid-19, però, è stata fatta una scelta diversa

Con l’allora commissario per l’emergenza Domenico Arcuri avevamo avviato un dialogo proficuo che ci ha consentito di essere costantemente aggiornati sulle opzioni di vaccino che si sarebbero rese disponibili e sul ruolo che Poste Italiane – tramite la sua controllata SDA – avrebbe avuto nella distribuzione dei DPI e sul tracciamento informatico delle dosi di vaccino. Non si è mai parlato della possibilità di affidare a Poste Italiane – un operatore non specializzato e non certificato per l’ambito pharma – anche il trasporto. Poi però, ciò che appariva straordinario è diventato ordinario.

Come interpreta questa decisione, che di fatto rappresenta una deroga alla normativa vigente relativa al trasporto farmaceutico?

Il modello adottato con l’ausilio di Poste Italiane ci ha visto critici nel metodo e nella sostanza e lo abbiamo ribadito pubblicamente oltre che direttamente ai vertici di Poste.

Assoram è stata l’Associazione che più di ogni altra ha preso posizione chiara e precisa su alcuni concetti basilari che non permettiamo che vengano messi in discussione: chi vuole candidarsi a fare il nostro lavoro deve sottostare alle medesime regole stringenti e affrontare tutti gli investimenti necessari per far fronte a tutti gli obblighi GMP/GDP che fanno del nostro settore uno tra i più regolamentati anche nel panorama internazionale.

Quindi?

Non abbiamo permesso che passasse l’idea che si possa tacitamente delegittimare un sistema consolidato e funzionante che ha retto tutta la catena di fornitura fin dal primo lockdown, ponendo al primo posto l’esigenza di assicurare continuità al servizio di tutela della salute pubblica.

Consistenti aumenti di costi e sforzi operativi, non hanno mai messo in discussione la sicurezza e la qualità perché quando si parla di farmaci e di prodotti della salute in generale occorre necessariamente essere pienamente conformi alle buone pratiche di distribuzione.

C’è spazio per nuovi player?

Certo, ma non c’è spazio per l’improvvisazione. Il bene farmaco rappresenta il 7-8% del movimentato nazionale. Con l’entrata in vigore delle norme di buona distribuzione (DM 6 luglio 1999), la circolare del 2000 sulle temperature, il Codice unico del farmaco del 2006, non tutti i corrieri nazionali hanno deciso di investire per specializzarsi in questa nicchia di mercato. E parlo di investimenti perché operare nella filiera dell’healthcare assicurando alti standard di qualità e sicurezza richiede investimenti costanti in strutture, organizzazione, tecnologie e formazione. Quindi, riguardo a quanto è successo credo sia giusto almeno porsi la domanda…

Prego, a lei il turno di porre domande

Si è trattato di deregolamentazione o di delegittimazione? Non è tempo di fare polemiche, ma è giusto riflettere su questo punto e trovare delle risposte.

Pur avanzando queste perplessità, come Assoram avete mantenuto aperto il dialogo?

Certo, a maggior ragione! Il dialogo e la condivisione di know how è proseguito e si è, anzi, intensificato con l’avvicendamento di responsabilità nella gestione dei vaccini e la nomina a commissario del generale Francesco Paolo Figliuolo e l’accelerazione della campagna vaccinale.

Non siete, dunque, rimasti a guardare

Non fa parte del nostro modo di essere. A inizio 2021, replicando il modello attuato con il Focus vaccini, abbiamo riunito le forze del comparto nel Pharma Logistics and Transportation Group. Un tavolo permanente per assicurare al sistema Paese che la somma delle expertise sviluppate in ambito farmaceutico nel corso della pandemia non venisse persa, ma potesse essere tesaurizzata, soprattutto pensando al futuro prossimo quando la gestione dei vaccini passera da una fase emergenziale a una gestione normalizzata.

  • Nome e cognome: Pierluigi Petrone
    Luogo e data di nascita: Napoli, 03.07.1970
    Informazioni personali: Sposato con l’amatissima moglie Luisa, Pierluigi Petrone ha due figli: Allegra (21 anni) e Christian (14 anni).
    Formazione: Laurea in Farmacia nel 1992 presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, successiva specializzazione in “Piante officinali”.
    Responsabilità associative: Presidente di Assoram – Membro del Comitato di Presidenza di Farmindustria – Membro del Gruppo Tecnico per l’Iternazionalizzazione di Confindustria – Presidente della Sezione Chimica e Farmaceutica di Unindustria Napoli – Board Member del Global Virus Network di Baltimore Maryland USA
    Hobby e passioni: il mare, viaggiare e praticare lo sci
  • ASSORAM – fondata nel 1965, apolitica e senza fine di lucro – è l’unica Associazione di rappresentanza della distribuzione primaria in ambito farmaceutico: ugualmente attenta alle due anime del depositario e del concessionario.
    Associa oltre 123 imprese, PMI e multinazionali, che offrono una pluralità di servizi ad alta professionalità e rilevante importanza sociale nell’assicurare la puntuale e tempestiva fornitura dei Prodotti della Salute agli altri attori a valle della filiera, nel pieno rispetto delle leggi che regolano il settore.
    Assoram svolge un importante ruolo consultivo nel settore della distribuzione e lavora con le istituzioni per sviluppare soluzioni sostenibili per gli operatori del settore.

Francesca Saporiti

Estratto dell’articolo pubblicato sul numero di luglio-agosto 2021 de Il Giornale della Logistica


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