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Fedespedi: cargo aereo e shipping frenano a livello mondiale, meglio l’Italia

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Il traffico aereo e quello dei container hanno risentito, seppur in misura diversa, dell’incertezza provocata dal quadro internazionale e dalla conseguente crisi energetica. Lo conferma il 20° quadrimestrale di informazione economicaFedespedi Economic Outlook” pubblicato dal Centro Studi Fedespedi, che riporta le tendenze nello shipping internazionale e il traffico aereo cargo, oltre a dati e previsioni sul contesto macroeconomico (Pil, commercio internazionale, ecc.) e ultimi dati sull’import-export italiano.

Il traffico container

A causa del conflitto russo-ucraino, nei primi 8 mesi del 2022, il traffico container in volume a livello Mondo è sceso dell’1,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per l’intero 2022 la flessione dei volumi trasportati dovrebbe collocarsi intorno all’1,5%. A questa dinamica sono associate le inversioni di tendenza registrate per quanto riguarda l’affidabilità dei servizi via mare – in netto miglioramento con un ritardo medio sceso da 7,9 a 5,9 giorni – e il livello dei noli container – in discesa da febbraio 2022 – che avevano caratterizzato in negativo l’anno 2021.

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In Italia, la tendenza è inversa: nel primo semestre 2022 il traffico container nei porti italiani ha continuato a crescere (+7%), passando da 5,54 a 5,93 milioni di Teu. L’incremento ha riguardato tutti i porti, tranne quelli di Genova (-1,7%), La Spezia (-3,9%) e Salerno (-12,4%). In forte ripresa il porto di Trieste (+17,4%).

Dinamica diversa, invece, per i porti del Mediterraneo che hanno movimentato 15,4 milioni di Teu con una diminuzione dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2021. In decisa flessione i porti di Valencia (-6,2%), Pireo CT (-9,6%) e Mersin (-5,1%). Nello stesso periodo, i porti del North Range hanno evidenziato una significativa riduzione della movimentazione pari al -3,8% (22,7 milioni di Teu movimentati). In generale i porti del Nord hanno risentito del calo dei traffici con la Cina e con la Russia, dopo l’inizio della guerra in Ucraina.

Il traffico aereo

A risentire delle incertezze e difficoltà del quadro economico generale, e anche del costo crescente del carburante (+64,7% in un anno), anche il traffico aereo merci: secondo l’ultimo report di IATA (Air cargo market analysis, agosto 2022), il traffico cargo totale espresso in ton-km (CTK cargo tonne-kilometres) ad agosto 2022 è calato dell’8,3% rispetto allo stesso mese del 2021, dopo la flessione del -9,7%, sempre su base annua, di luglio.

Nonostante le turbolenze dei mercati internazionali, il cargo aereo nazionale, invece, nei primi otto mesi del 2022 ha segnato un aumento complessivo del 4,4% rispetto allo stesso periodo del 2021: da segnalare la stabilità di Milano MXP (+0,8%) che detiene la concentrazione del traffico nazionale (66,5%) e la forte crescita di Roma FCO (+34,8%).

Migliora l’import-export italiano

Nell’economia del nostro Paese si riflettono le dinamiche valide a livello Mondo: nei primi otto mesi dell’anno la produzione industriale è aumentata dell’1,4% rispetto allo stesso periodo del 2021. Vanno rilevati però segnali di rallentamento a metà 2022, periodo in cui si evidenzia una flessione della produzione industriale dell’1,2% (giugno-agosto rispetto a marzo-maggio). A questo si aggiunge l’effetto dell’inflazione: nel mese di settembre 2022 i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,3% su base mensile e dell’8,9% su base annua, uno dei valori più alti degli ultimi decenni.

Per quanto riguarda il valore dell’import-export nei primi sei mesi dell’anno le esportazioni hanno registrato un aumento del 23,0% e le importazioni del 45,0%, (risultato frutto della dinamica dei prezzi delle materie prime energetiche che ha comportato un saldo negativo della bilancia commerciale).


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