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Automha inaugura la nuova sede: una casa per continuare a crescere

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Automha ha inaugurato la nuova sede di Azzano San Paolo (BG): una struttura moderna e sostenibile, progettata pensando alle persone che ci lavoreranno.

“L’inaugurazione della nuova sede è un evento molto importante per Automha, che mi riempie di orgoglio” dichiara Franco Togni, presidente di Automha.

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“Nel 1979, quando ho iniziato la mia attività, avevo un piccolo ufficio a Bergamo, nei pressi dell’Accademia Carrara, dopo qualche tempo ci siamo trasferiti in uno spazio ampio 500 mq e quando, nei primi anni Novanta, ci siamo spostati presso la sede di Azzano San Paolo, ho considerato il trasferimento un successo enorme, quasi esagerato.

Ora, trent’anni dopo la sensazione si ripete e la soddisfazione si rinnova, per due motivi importanti.

Il primo riguarda la consapevolezza di aver fatto la scelta giusta quando, anni fa, agli albori della globalizzazione, abbiamo iniziato a investire sui mercati esteri.

Non era facile, i sacrifici sono stati tanti ma altrettanti, ora lo posso dire, i successi arrivati. Il secondo coinvolge tutti i nostri collaboratori, che hanno fatto molto affinché raggiungessimo questi risultati: la nuova sede è per loro, per offrire un ambiente dove lavorare diventi facile e dove sia piacevole trascorrere la giornata lavorativa”

Cultura aziendale e rispetto per il cliente

Tutti i sistemi di Automha sono progettati e realizzati internamente: “Gli ingegneri individuano la soluzione giusta per il cliente, i progettisti meccanici, elettrici e informatici creano il disegno finale e customizzano il sistema di gestione che governa l’automazione. In questo modo riusciamo a soddisfare anche i clienti più esigenti.

Io, forse per età e per cultura, ho il massimo rispetto del cliente, che ritengo vada soddisfatto in tutto. In tanti anni di lavoro, mai abbiamo lasciato nessun cliente in cattive acque” spiega Togni.

Una scommessa vinta

Secondo Giuseppe Stefanelli, CEO di Automha, il 2020 è stato un anno importante che ha portato l’azienda a riflettere su uno dei suoi valori fondanti.

“La cura delle nostre risorse, che abbiamo cercato di tutelare in ogni modo possibile durante le varie fasi della pandemia, dall’attivazione dello smart working in tempi rapidissimi per tutti i dipendenti, alla scelta di non fare ricorso a nessun tipo di ammortizzatore sociale, credendo, come in effetti è successo, di poter superare questo momento restando uniti e raccogliendo i frutti di una fiducia reciproca costruita nel tempo, investendo nella valorizzazione delle risorse”.

Una scommessa vinta, dal momento che l’azienda non si è mai fermata, riuscendo a chiudere l’anno con un fatturato in linea con il risultato del 2019, aumentando di poco il valore della produzione.

Sostenibilità in pratica

La nuova sede Automha esprime un’attenzione alle persone che la abiteranno e alla sostenibilità che il responsabile del progetto, Iram Bettera definisce “non di facciata”. “Fondamentale – spiega l’architetto – è stata la volontà di non occupare nuovo suolo ma di intervenire su un sito industriale esistente con opere di bonifica, recupero e riqualificazione davvero importanti”.

In particolare, sono stati effettuati interventi per ridare capacità drenante al terreno attraverso pavimentazioni specifiche, restituzione a verde di una grande area prima cementificata, creazione di opere idrauliche volte al contenimento e alla gestione di grandi masse d’acqua generate dalle precipitazioni temporalesche sempre più violente.

Per le facciate, l’isolamento termico e acustico, gli arredi, totalmente privi di formaldeide e caratterizzati da una grande attenzione all’ergonomia, sono stati scelti materiali riciclati e riciclabili.

Infine, è stata posta grande attenzione al consumo energetico: il sistema di illuminazione è quindi interamente affidato a proiettori LED di ultima generazione, che garantiscono, oltre ad un basso assorbimento elettrico, flussi luminosi controllati e temperature colore ideali, la climatizzazione è generata da pompe di calore a basso assorbimento e un impianto di ventilazione meccanica garantisce un comfort ottimo e la massima sicurezza igienico sanitaria.

“Sì, ci sono anche le colonnine per la ricarica delle auto elettriche e il pavimento esterno d’ingresso in legno ottenuto da piantagioni sostenibili, ma si tratta di interventi facili, accademici, scontati…” chiosa Bettera.

Estratto dell’articolo pubblicato sul numero di maggio 2021 de Il Giornale della Logistica


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Il Giornale della Logistica

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