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Intervista a Graham Cromb, UPS Healthcare Europe: una scommessa logistica

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Partendo dal presupposto che l’healthcare nella logistica faccia quasi storia a sé, due anni fa, prima ancora dell’inizio della pandemia, UPS ha creato UPS Healthcare, società del gruppo con un’offerta di servizio dedicata e specificatamente sviluppata per rispondere alle esigenze del settore farmaceutico.

“Una scelta dettata dall’evoluzione del mercato” – spiega Graham Cromb, vice presidente di UPS Healthcare Europa.

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“I farmaci biologici e personalizzati, sempre più diffusi, richiedono logiche di gestione peculiari. Ci sono stringenti requisiti di conservazione a temperature anche molto basse (nel caso dei criogenici, ad esempio, si arriva a -80° centigradi)”.

L’attenzione riguarda il prodotto finito, i materiali, i componenti di confezionamento che potrebbero essere esposti a contaminazione. Non solo.

“Per la tipologia di prodotto, la puntualità del servizio è un aspetto determinante. Per tutte queste ragioni – spiega Cromb -, abbiamo optato per un approccio verticale integrato che ci ha portato a rivedere la nostra gamma di servizi “cold chain” e quindi a realizzare investimenti importanti in infrastrutture per lo stoccaggio, ma anche nel trasporto”.

La prova dell’emergenza

L’improvvisa emergenza sanitaria ha messo subito alla prova la solidità del sistema UPS Healthcare. “La pandemia non ci ha colti impreparati ma, anzi, ci ha portato a valutare positivamente la nostra strategia – afferma Graham Cromb –. Quello che abbiamo capito è che dobbiamo continuare a investire e dare un servizio essenziale per le persone”.

“Ci siamo trovati a gestire una distribuzione unica per complessità: centinaia di milioni di dosi e una catena davvero molto lunga”, spiega Cromb che, negli ultimi due anni, è stato a capo delle Operations e della distribuzione in Europa.

“Ad aver fatto la differenza è stato il fatto di aver già un approccio specifico e consolidato – afferma il vice presidente di UPS Healthcare Europa -. La pandemia ci ha trovati pronti.

In tre settimane abbiamo integrato e perfettamente riallineato la nostra infrastruttura per poter continuare a dare servizio, rispettando i protocolli di sicurezza per salvaguardare le nostre persone. Non ci siamo mai fermati”.

Un know how nuovo

L’esperienza COVID-19 ha contribuito a sviluppare un “know-how” molto specifico nella gestione di medicinali particolarmente delicati e più in generale del settore healthcare.

UPS Healthcare ha piani di sviluppo importanti e precisi: nel 2021, l’azienda ha investito in oltre 36.000 metri quadri di spazio refrigerato conforme agli standard GMP per lo stoccaggio di prodotti biologici da 2°C fino a -80°C.

“Nel 2022 continueremo a investire seguendo le richieste e le necessità dei nostri clienti – conferma il vice presidente di UPS Healthcare Europa -: stiamo sviluppando i mercati di Austria e Germania.

Alcuni clienti cercano inoltre soluzioni di trasporto più “smart” nell’Europa dell’Est. Stiamo facendo investimenti davvero molto forti nei Paesi Bassi dove abbiamo tre centri per la distribuzione che riforniscono per ora l’Europa ma che, a partire dal prossimo anno, saranno la base di partenza per la distribuzione dei vaccini in diversi punti in Africa.

Ci stiamo poi espandendo su entrambe le coste degli USA. Un nuovo impianto sarà aperto in Australia. E poi ancora abbiamo piani di espansione e sviluppo in Asia-Pacifico, che fanno seguito ai recenti investimenti fatti a Singapore e in Cina”.

Le strategie per l’Italia

E, ultima ma non ultima, c’è l’Italia dove, la scorsa primavera, UPS Healthcare ha avviato i lavori per una nuova struttura logistica “built to suit” di 40.000 metri quadri a pochi chilometri da Roma.

L’impianto, all’avanguardia e conforme agli standard GDP e GMP, sarà operativo dal prossimo luglio e includerà diversi ambienti a temperatura controllata validati per i prodotti healthcare che necessitano uno stoccaggio a -20°C, a -80°C, da 2°C a 8°C e da 15°C a 25°C.

La struttura supporterà i clienti specializzati in prodotti farmaceutici e dispositivi medicali in Italia, fornendo un altro collegamento diretto tra l’Europa e il network globale di UPS.

“Il mercato italiano è molto importante per noi a livello europeo e globale” dichiara Graham Cromb.

Nicoletta Ferrini

Estratto dell’articolo pubblicato sul numero di dicembre 2021 de Il Giornale della Logistica 

 


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