Il Logistic Performance Index 2023 fornisce una misura della capacità di 139 Paesi nel mondo di movimentare merci con velocità e affidabilità e di quantificare la competitività della logistica a livello internazionale. L’Italia resta ferma al 19° posto: tra gli attori del settore interpellati, Alessandro Pitto, Presidente di Fedespedi, commenta qui di seguito la performance del nostro Paese.
Filosofia condivisa cercasi
“Dobbiamo farci innanzitutto una domanda: la logistica è un settore sul quale vogliamo puntare? Se la risposta è sì, bisogna riorganizzare il sistema e far funzionare tutti i suoi aspetti, con un disegno globale condiviso” esordisce Alessandro Pitto, Presidente Fedespedi -. In generale si percepisce l’assenza di una politica industriale per la logistica, senza la quale è a rischio la qualità complessiva dei servizi logistici: bisognerebbe inserire tutte le novità infrastrutturali presenti in un discorso di politica di sviluppo, altrimenti le infrastrutture stesse perdono importanza. In attesa che i 250 milioni di euro destinati dal PNRR alla logistica vengano sfruttati al meglio, bisogna anche chiedersi quale ruolo ha la Pubblica Amministrazione nella nostra logistica: sicuramente bisogna trovare una modalità che controlli le imprese ma che le premi anche. Noi come associazione accompagneremo le aziende per supportarle nell’utilizzo dei fondi previsti dal PNRR, per aiutarle a incrementare la competitività. La logistica è sempre stata considerata come un aspetto “secondario”, come se la consegna delle merci movimentate fosse una cosa da nulla. Ora è tempo di organizzarci e di investire, in tecnologia, formazione e, soprattutto, digitalizzazione”, conclude Pitto.
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