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Ultima fase per la costruzione del “Vado gateway”: il nuovo terminal container aprirà il 12 dicembre

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“Vado gateway”, il terminal container di APM Terminals di Vado Ligure, aprirà il 12 dicembre 2019. Ad annunciare la data di completamento della nuova infrastruttura, il managing director di APM Terminals Vado Ligure, Paolo Cornetto, lo scorso 29 aprile durante una conferenza stampa tenuta in cantiere, che ha visto la presenza di tutte le autorità locali.

“È una grande soddisfazione poter annunciare la data ufficiale di apertura del terminal, dopo tanto tempo dalla sua progettazione: abbiamo lavorato e stiamo tuttora lavorando duramente per chiudere il cantiere e dedicarci poi allo sviluppo dei traffici.

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Credo che tutto il territorio attenda il completamento della piattaforma e vogliamo che possa trarne al più presto i benefici che deriveranno dalla sua entrata in funzione”, ha dichiarato Cornetto

Il terminal è oggi completato all’82%: l’arrivo di molte delle diverse gru che saranno impiegate fa già intravedere nel cantiere la fisionomia del nuovo terminal container: moderno, funzionale e con una forte componente di automazione.

L’opera andrà ad arricchire l’offerta di servizi di trasporto per le aziende, non solo italiane, e a potenziare la competitività del sistema portuale ligure.

“vado gateway”: i numeri del nuovo terminal container

Il terminal a regime potrà contare su una banchina lunga 700 metri, mentre i suoi fondali, profondi oltre 16 metri, e le banchine, di ben 4,5 metri sopra il livello del mare, consentiranno fra l’altro a Vado di accogliere ed operare le grandi navi di ultima generazione (ULCS – Ultra large container ships). L’entrata in funzione del terminal dal punto di vista operativo sarà progressiva: nella fase immediatamente successiva all’avvio verrà utilizzata infatti solo una parte della lunga banchina.

L’intenzione di APM Terminals è rendere “Vado gateway” una porta di ingresso, e di uscita, per le merci dei mercati di Nord Italia, Svizzera, Germania e della parte nord-orientale della Francia.

Il terminal, la cui capacità massima sarà di circa 900 mila TEUs all’anno, si inquadra inoltre come uno degli hub di riferimento della cosiddetta Via della Seta.

Molto ricca la dotazione di apparecchiature tecnologicamente avanzate che saranno impiegate a Vado, con gru “di banchina” (ship-to-shore), “di piazzale” ARMG (Automated rail mounted gantry) e “a cavaliere” (straddle carrier): le gru di piazzale saranno movimentate in remoto, da operatori che lavoreranno all’interno di una sala di controllo del terminal.

1 milione e 100 mila teu movimentate entro il 2020

“Questo intervento è un primo importante passo avanti per il rilancio della provincia di Savona, che negli ultimi anni si è trovata ad affrontare una situazione di crisi endemica dal punto di vista industriale e occupazionale” ha dichiarato Edoardo Rixi, vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

“Vado Gateway, la piattaforma Apm, a pieno regime, nel 2020, movimenterà complessivamente oltre un milione e 100 mila teu, con un tasso di intermodalità su ferro del 40%.”

Una sfida per la portualità italiana

Secondo il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti: “Oggi finalmente siamo in grado di traguardare la fine delle opere, prevista a dicembre, per una piattaforma che sarà in grado di portare nuovi traffici e nuovo lavoro in un’area, quella savonese che sta affrontando numerose sfide produttive.

Il nuovo terminal di APM rappresenta già l’apertura del nostro sistema portuale, genovese e savonese, al progetto della Via della Seta, in un’ottica di sinergia tra Genova e Savona con un’unica Autorità di Sistema che governa i due porti.”

Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini ha aggiunto: “L’Autorità di Sistema assicurerà a questa realtà terminalistica così avanzata un sistema di connessione con la rete di trasporto altrettanto performante.

È in corso di ultimazione il nuovo sistema di varchi stradali di accesso al porto mentre abbiamo disposto un investimento di 11,1 milioni di euro per la progettazione e l’esecuzione dei lavori di adeguamento della superstrada che collega il terminal al casello autostradale di Savona, evitando l’abitato di Vado.

È già stato realizzato un varco per il controllo automatico dei convogli in ingresso e uscita dal porto, mentre AdSP e RFI hanno attivato un tavolo di lavoro per rivedere la convenzione che regola le operazioni ferroviarie tra Parco Doria e il porto di Vado Ligure ed implementare i progetti di miglioramento della tratta (potenziamento impianti ed automazione segnalamento).

Infine, va ricordato che il Decreto Genova include Vado Ligure fra le aree della prevista Zona Logistica Semplificata del porto e retro-porto di Genova, che consentirà alle imprese di usufruire delle agevolazioni e semplificazioni per lo sviluppo delle attività sul territorio”.


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