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Le baie Hörmann negli hub OneExpress: la sottile linea d’ombra

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Fondata nel 2007, OneExpress si occupa esclusivamente di spedizione di prodotti non deperibili su bancali secondo le modalità tipiche di un corriere espresso.

In soli dieci anni ha sviluppato un network di oltre 120 Affiliati che, grazie ai 4 hub nazionali di Bologna, Milano, Napoli e Roma, garantiscono consegne in 24-72 ore a seconda del livello di servizio selezionato e delle distanze, in Italia ed in Europa (grazie alla partecipazione al network paneuropeo AllNet, 347 terminal e 42 Paesi raggiunti).

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Il che significa che, ogni giorno, intorno all’universo OneExpress, lavorano più di 900 operatori e circa 1.200 mezzi. Per inquadrarne ancora meglio la portata, basti pensare che ogni notte, solo nell’hub di Bologna, si movimentano 8-9mila bancali con punte che possono superare gli 11mila.

Lavorare in Qualità

Lavorare in Qualità – per OneExpress – significa molte cose: significa accogliere il cliente in una reception efficiente, lavorare con personale adeguatamente formato, contare su uno staff di 40 persone giovani e motivate. Perché, ha fatto notare Roberto Taliani, Network e Operation Manager di OneExpress Italia, “i giovani hanno idee fresche e sono più ricettivi in materia di formazione”.

A proposito di formazione, lavorare in Qualità significa (anche) “OneExpress Academy”, ossia il progetto partito quattro anni fa tramite il quale l’azienda mette a disposizione dei propri Affiliati un’offerta formativa varia e articolata: si va dalle tecniche di vendite all’information technology, l’HACCP, l’ADR.

“Riscontriamo sempre una forte adesione durante le nostre giornate formative – ha fatto notare con orgoglio Taliani – e siamo molto soddisfatti del risultato. Non dimentichiamo che formazione vuol dire anche aggregazione, squadra, confronto, crescita”.

Gli hub all’Interporto di Bologna

Sempre nel nome della Qualità e delle nuove opportunità, sono sorti i due recenti magazzini presso l’interporto di Bologna, ossia l’hub centrale di OneExpress, inaugurati a due anni di distanza uno dall’altro, il primo a fine 2014, il secondo due anni dopo: da qui partono le spedizioni nazionali ed internazionali, il che permette di far vivere il magazzino anche di giorno e non soltanto di notte, come avviene tipicamente negli hub utilizzati solo per le spedizioni domestiche.

Spazi, tempi, investimenti sono stati ottimizzati, a tutto vantaggio del fatturato complessivo del network. Entrando nel dettaglio, si tratta di due magazzini gemelli strutturalmente quasi identici, ciascuno con una superficie che si aggira intorno ai 14mila metri quadrati: per essere precisi, sono proprio 14mila quelli del primo (12.900 di magazzino, 1.040 di uffici) e sono poco di più – 14.450 – quelli del secondo (13.217 di magazzino, i restanti 1.233 per gli uffici).

Le baie di carico

Ma ciò che maggiormente li caratterizza è la presenza di ben 240 baie di carico/scarico motorizzate (238 baie con pedana, 2 carrabili), progettate e realizzate da Hörmann, la quale ne ha ben compreso il ruolo strategico: “tutto inizia e finisce, tutto transita per una baia.

La baia è la porta di ingresso tra esterno ed interno di un magazzino, il primo interfaccia con l’edificio”, ha commentato Davide Farina, Area manager Nord Ovest di Hörmann.

E ha precisato: “La differenza la fanno le caratteristiche tecniche del manufatto e la qualità dei materiali usati: gli spessori, la qualità dei cilindri di sollevamento (Hörmann ne applica di default due), la qualità del ferro, lo spessore della rampa, sono tutti elementi determinanti.

La differenza la fa anche l’assistenza pre e post vendita, al di là di quanto obbligatorio per legge”.

Dunque lavorare in qualità significa (anche) avvalersi di fornitori che, a loro volta, lavorano in qualità: una fornitura professionale può fare, anzi fa, la differenza, soprattutto in certi contesti, dove non potrebbe essere altrimenti.

Come si è detto, infatti, negli hub OneExpress ogni notte vengono gestiti dagli 8mila agli 11mila pallet; a queste si sommano le attività diurne: senza qualità dei manufatti, dei processi e delle procedure, il rischio di mandare in tilt tutto il sistema sarebbe altissimo.

“Volendo garantire qualità e affidabilità nel tempo e volendo minimizzare gli interventi di manutenzione, Hörmann si posiziona volutamente nella fascia medio-alta di mercato – ha puntualizzato Farina -. Un approccio particolarmente importante nella logistica, dove non è ammissibile che una baia si guasti.

Una baia bloccata si ripercuote immediatamente sull’organizzazione e sulla produttività”.

Emanuela Stifano

L’articolo completo è pubblicato sul numero di giugno 2018 de Il Giornale della Logistica. Richiedi la tua copia pdf


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