Pensare fuori dagli schemi, immaginare soluzioni inedite a domande ancora inespresse, percorrere nuove strade, è l’approccio che caratterizza da sempre la storia di Italdibipack, azienda lombarda che propone soluzioni per il confezionamento e l’imballaggio come estensione dei servizi logistici. A riassumerla è Luciano Butturini, fondatore, presidente e personal branding dell’organizzazione: “Dal 1975 siamo costruttori, innovatori e inventori di macchine per l’imballaggio e il confezionamento – esordisce – Siamo sempre stati una realtà frizzante, al nostro esordio abbiamo portato sul mercato soluzioni inedite nel segmento del confezionamento termoretraibile, ma nel tempo abbiamo optato per un approccio globale e ci siamo aperti anche al mondo della logistica. Oggi, con quasi 50 anni di esperienza alle spalle e un numero importante di macchine brevettate, possiamo definirci un’artigianalità industrializzata production oriented, che si distingue per la flessibilità delle proprie soluzioni”.
Un tassello fondamentale nella storia di Italdibipack è il lancio della tavola rotante. Sono gli anni Ottanta: “Siamo stati tra i primi in Europa a proporla – ricorda Butturini – Una macchina di grande successo, ma che con il passare degli anni è stata copiata, reinterpretata, a mio avviso volgarizzata. Noi però siamo andati oltre e, consapevoli della necessità di rendere gli ambienti di lavoro maggiormente produttivi e sicuri, all’inizio del nuovo millennio l’abbiamo trasformata in un robot avvolgipallet semovente”.
Nasce così la Leonardo Family, una gamma composta da quattro modelli diversi per soddisfare le singole esigenze: “Siamo da sempre molto attenti alla customizzazione delle nostre macchine e del nostro servizio, la personalizzazione delle soluzioni che proponiamo è la nostra cifra distintiva. La nostra forza è nella capacità di presidiare il mercato per raccogliere le istanze che emergono e rispondervi tempestivamente, grazie anche alla produzione presso la nostra sede di Pogliano, garanzia di qualità Made in Italy e che ci mette al riparo dai problemi di fornitura di questi tempi”.
Il punto sul mercato
Quanto al mercato degli avvolgipallet, Butturini spiega: “Siamo in una fase in cui, per ragioni di diversa natura – economiche, reticenza al cambiamento, poca convinzione nel ritenere i robot macchine versatili – le aziende tendono a comprare ancora tante tavole rotanti modello base – in Italia circa 10-15mila all’anno – e pochi avvolgipallet semoventi, circa un migliaio. Ma noi riteniamo che i robot abbiano già nel prossimo futuro un ampio margine di crescita, seppur lento: siamo infatti di fronte a un cambiamento culturale, le imprese ne stanno comprendendo le potenzialità, qualcuno le compra anche solo perché desidera valorizzare la propria immagine. Inoltre siamo in un periodo storico in cui è sempre più difficile trovare la manodopera e pertanto l’automazione diventerà una scelta quasi obbligata”. Ergonomia, sicurezza e standardizzazione dei processi saranno, quindi, i driver di crescita di questo mercato nel prossimo futuro, sostenuto anche dalla corsa dell’e-commerce.
L’innovazione non si ferma
Alla famiglia di robot avvolgipallet si affiancano anche altri progetti realizzati da Italdibipack per il settore della logistica. Uno di questi è Jolly Work, soluzione entry level che racchiude tre macchine in una e che permette di avvolgere le scatole, di sollevarle e dunque di impilarle senza che l’operatore debba piegarsi.
E poi c’è il grande capitolo dei film estensibili, su cui l’azienda ha investito sia in termini di miglioramento delle performance, sia di riduzione dell’impatto ambientale: “Sostenibilità ed economia circolare sono temi che ci stanno a cuore e infatti nella nostra gamma abbiamo anche film green, biodegradabili, compostabili – argomenta Luciano Butturini – Ma siamo anche consapevoli delle funzioni specifiche dei film, che nel caso dei pallet devono stabilizzare e proteggere il carico, garantire l’inviolabilità del contenuto, dunque devono avere determinate caratteristiche tecniche, ma al tempo stesso non possono gravare esageratamente sul costo complessivo della spedizione. Anche in questo caso, quindi, proponiamo la soluzione più adatta alla singola esigenza, il nostro obiettivo è sempre lo stesso: migliorare le performance e la funzionalità produttiva dei nostri clienti”.
Quanto ai prossimi progetti, Luciano Butturini conclude: “Anche grazie al ricambio generazione in atto – in azienda lavorano le mie tre figlie Paola, Sofia e Francesca, accompagnate da un consiglio di amministrazione – siamo in una fase di rinnovamento dei prodotti e delle strategie aziendali e pertanto Italdibipack è pronta a cogliere nuove sfide: siamo proiettati verso il futuro, forti del nostro passato”.
Leonardo Family, i robot al servizio dell’imballaggio
“Risolvere problemi complessi con soluzioni semplici. Con la filosofia che ci guida da sempre siamo arrivati ai robot”. Così Luciano Butturini, al timone di Italdibipack, introduce la gamma Leonardo, una famiglia di robot avvolgipallet semoventi capace di rispondere a diverse esigenze applicative. “Il mondo viaggia sui pallet, tutte le aziende ne hanno almeno uno da gestire, ma sono diversi i pesi, la forma, l’ingombro. Il valore aggiunto dei nostri fasciapallet Leonardo è proprio la possibilità di personalizzare a seconda della situazione”.
Sono quattro i robot in gamma: il più piccolo per dimensioni e area operativa è Leo, si prosegue poi con Leonardo, Leonardo SP e Leonardo SP TS 2700. “Leo è la nostra mascotte, una macchina più semplice rispetto alle altre, ma comunque capace di fare il suo dovere in uno spazio ridotto – spiega Butturini – I tre modelli più grandi sono invece tutti dotati di una colonna telescopica e si differenziano in base all’escursione in altezza della colonna di fasciatura, che va da 1.600 millimetri a 2.700. La nostra gamma permette di stabilizzare, proteggere e garantire ogni tipo di carico pallettizzato nel mondo dell’intralogistica, aumentando così la produttività dell’azienda e senza che l’operatore debba compiere un lavoro faticoso e usurante”.
I robot della famiglia Leonardo possono essere acquistati oppure noleggiati, a seconda delle specifiche esigenze. “I nostri avvolgipallet possono essere spostati agevolmente e sono caratterizzati da un pannello di comando intuitivo e di facile gestione, il che permette di programmare e regolare i cicli di lavoro e i diversi parametri in maniera easy, e da un sistema di sterzata elettrico che riduce considerevolmente l’area operativa rispetto all’avvolgimento manuale – aggiunge il titolare – Un altro aspetto da rilevare è la sicurezza: grazie a un dispositivo frontale-inferiore anticollisione la macchina si arresta in caso di presenza di ostacoli nell’area di rotazione. Inoltre i robot sono dotati di batterie al gel di tipo sigillato che non necessitano manutenzione e che, soprattutto, non emettono vapori acidi”.
Emanuela Stifano
Estratto dell’articolo pubblicato completo sul numero di ottobre 2023 de Il Giornale della Logistica
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