Il mercato della logistica galoppa e quello dell’immobiliare a servizio del settore non rimane indietro. Una nuova conferma arriva dai risultati segnati da Prologis nel nostro Paese, migliori rispetto ai già buoni risultati globali.
Un anno al massimo
Il 2021 si è infatti chiuso per Prologis Italia con 1,36 milioni di metri quadrati in portfolio sotto la gestione di due fondi di investimento (+20% rispetto al 2020), 64 immobili di proprietà e, ciò che più conta, un tasso di occupazione del 98,9% a fronte di una media globale del 96,6%.
Altro dato strategico: la land bank di 79 ettari ancora da sviluppare, il 70% dei quali posizionati nella zona di Roma, e facenti capo al complesso “La Rustica” di Roma, esteso su oltre 50mila metri quadrati acquisito con un recente deal a fine anno.
“Il 2021 ha superato le nostre aspettative sia sul fronte degli sviluppi, con oltre 100 milioni di capitale investito a fronte di un budget previsto di 68 milioni, sia su quello delle locazioni.
Un ottimo risultato per il nostro team e una conferma di quanto la società creda nelle potenzialità del nostro Paese” ha commentato Sandro Innocenti, senior vice president e country manager di Prologis di Italia durante la conferenza stampa di presentazione dei dati annuali, animata anche dagli interventi di Sabine Hutter, vice presidente Capital Deployment, Marco Colombo, Southern Europe Leasing & Customer Experience Lead e Davide Rosina, Director, Development and Project Management Italy.
L’onda della crescita
L’onda della crescita non ha ancora finito la sua corsa: “La competizione sta crescendo ed è sempre più aggressiva in termini di prezzo.
Per questo nel 2022 prevediamo di rimanere stabili a livello di acquisizioni ma di crescere in termini di nuovi sviluppi, potendo contare su un budget di 160 milioni di euro” anticipa Innocenti.
Al centro del mirino si confermano gli immobili a servizio degli operatori dell’eCommerce, dell’alimentare, del comparto farmaceutico e dei corrieri espresso. A livello geografico è confermata la focalizzazione sulle zone core di Milano, Bologna, Roma, anche se nuove espansioni nella zona di Verona sono primi posti nella wish list.
Si consolida il team
Coerentemente con i numeri e le strategie, si consolida il team italiano di Prologis che oggi conta un totale di 17 risorse.
Da segnalare l’ingresso in squadra di Sabine Hutter, responsabile degli sviluppi nel nord Italia, la crescita dell’ufficio legale con l’ingresso dell’avvocato Daniele Tramutoli e l’internalizzazione dell’attività di facility management, prima affidata a una ditta specializzata.
“L’obiettivo – ha spiegato Innocenti – è essere sempre più vicini ai clienti, azzerando i tempi di risposta”.
Per lo stesso motivo è in programma anche l’apertura di un nuovo ufficio di property management su Roma: “La massa di interessi nella zona è tale da richiedere una presenza locale per migliorare il tempo di reazione con i fornitori, la gestione delle pratiche amministrative e, in generale, il livello di servizio offerto ai clienti”.
Obiettivi per il 2022
La carrellata degli sviluppi portati a termine nel 2021 mostra chiara la richiesta del mercato di immobili last mile, a temperatura controllata, cross-docking, una tendenza confermata dagli sviluppi (tre speculativi e altrettanti build to suit) previsti nel 2022.
Si tratta di tre sviluppi speculativi – il magazzino all’interno dell’ortomercato di Milano (11.700 metri quadrati pronto nell’aprile 2022), dell’ottavo edifici del Prologis Logistics Park di Lodi (ampio 65mila mq, luglio 2022) e del sesto edificio del Prologis Park di Piacenza (43.000 mq, primo semestre) – e di altrettanti sviluppi build to suit all’Interporto di Bologna- per DB Schenker, (6.280 mq in consegna a febbraio), Univergomma (10.206 mq, aprile) e Tra.ser (6.790 mq, aprile).
Con questi sviluppi si esaurisce – almeno per ora – lo spazio a disposizione presso l’Interporto di Bologna, dove Prologis detiene circa il 50% delle strutture.
Focus sulla sostenibilità
“Con una logistica in così rapido sviluppo, i nodi dello sviluppo immobiliare stanno venendo al pettine e non sono più rimandabili interventi in direzione della sostenibilità” – dichiara Innocenti presentando gli obiettivi ESG di Prologis in Italia, ponendosi però una domanda: “Gli interventi puntuali di efficientamento energetico, seppure necessari, sono davvero in grado di rispondere alle richieste della società e della governance? Non credo.
Per centrare l’obiettivo bisogna pensare ai veri stakeholder: non quelli economici e finanziari, ma chi quotidianamente vive i parchi logistici. È proprio da questa esigenza che nasce il concetto di PARKlife”.
Dopo il successo dell’esperimento di Urban Art realizzato presso il Prologis Park Lodi in collaborazione
con Ceva Logistics, e i lavori in corso per completare la cittadella dello sport presso l’Interportodi Bologna, con campi da basket, calcio e padel fruibili anche dal Comune di Bentivoglio, Prologis completerà entro l’estate nuove realizzazioni artistiche presso il polo di Romentino e sono in via di definizione opere di miglioramento del paesaggio (parchi, sentieri) e della viabilità sostenibile nel Pavese.
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