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Quattro chiacchiere con Federica Ferrario, Supply Chain Director di Rovagnati: un patto di responsabilità

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Rovagnati ha stretto un patto di Qualità Responsabile con i consumatori. Che ruolo ha la logistica in questo patto?

La visione della Qualità Responsabile in Rovagnati è molto ampia e cross-funzionale, possiamo dire olistica, in quanto parte dalla selezione della materia prima, prosegue nella gestione degli allevamenti di proprietà – che costituiscono oggi una quota minoritaria della nostra produzione ma su cui l’azienda sta investendo – e poi continua lungo tutti i processi produttivi: dalla Ricerca e Sviluppo all’Assicurazione Qualità fino al dialogo con i consumatori. La logistica ha un ruolo chiave in questo programma: la responsabilità di agire da garante di questa qualità lungo l’intera supply chain, assicurando efficienza e rinnovandosi con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità ambientale.

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Perché garante?

La qualità, da sempre faro e missione aziendale come da princìpi guida del fondatore Paolo Rovagnati, deve essere preservata in ogni fase dei processi aziendali.
La supply chain ha quindi un ruolo fondamentale, deve assicurare non solo l’integrità del prodotto lungo l’intera filiera, ma preservarne appieno la qualità. In quest’ottica si lavora non solo con continui controlli, ma anche per garantire la tracciabilità di ogni fase che vorremmo arrivasse come un valore di integrità sia ai clienti che ai consumatori finali.

In che modo?

Rispettando, prima di tutto, la normativa di riferimento nelle fasi di stoccaggio e distribuzione. Ossia la conservazione nel range 0°-4°C e l’ottemperanza del protocollo HCCP. Un rispetto rigoroso cui partecipano in modo attivo tutti i nostri partner per le Operations di logistica e trasporto. È così che si garantiscono salubrità e perfetta edibilità del prodotto, fino alla piena e miglior esperienza organolettica del consumatore finale.

La qualità, dunque, è responsabilità di squadra?

Indubbiamente. Responsabilità della logistica è tutelare l’impegno che l’intera filiera ha posto in ogni fase di processo per assicurare la miglior qualità del prodotto finito. La supply chain collabora sinergicamente con tutte le funzioni aziendali per promuovere e sviluppare una cultura della qualità, e così operiamo anche nelle nostre collaborazioni, lavorando a quattro mani con i fornitori che ci supportano nella gestione della catena logistica.

Parlare di cultura condivisa significa dare finalmente valore ai partner attivi lungo la supply chain

In Rovagnati siamo molto attenti alla scelta dei fornitori per le attività di logistica e trasporto che agiscono così da veri e propri partner, partecipando alla catena del valore. A livello operativo, questo si traduce in infrastrutture innovative, sicure e controllate, in capacità di integrazione e dialogo tra le parti per implementare procedure condivise, e nel pieno rispetto della cold chain.

Come si raggiunge un tale livello di integrazione?

Vigilando e dialogando costantemente. Il nostro obiettivo è che il nostro prodotto “non si accorga” di essere in casa nostra – nel nostro hub di proprietà – o presso terze parti, perché ogni ambiente e ogni operations segue i medesimi alti standard qualitativi. È una questione di responsabilità.

Oggi potete dirvi “arrivati” in questo processo di ottimizzazione?

Sin dai suoi primi passi, l’azienda ha fatto dell’innovazione tecnologica un vero e proprio pilastro su cui basare il proprio sviluppo. Non finiamo mai, quindi, di sperimentare nuove soluzioni e di alzare l’asticella della qualità. Il nostro hub di Villasanta (MB) rappresenta una realtà estremamente competitiva in termini di soluzioni tecnologiche integrate, in continua evoluzione e sviluppo nel tempo.

Parallelamente, abbiamo lavorato per portare on board dei partner evoluti che ci permettessero di essere sempre più di prossimità con i consumatori, mantenendo il medesimo livello di servizio e di responsabilità. Questo tipo di processo non può mai dirsi arrivato, è un lavoro di impegno e di ottimizzazione costante.

Responsabilità è sempre più una parola chiave per la logistica oggi

Per noi lo è sempre stata – è una missione valoriale – e per questo abbiamo sempre cercato partner che condividessero procedure e visione sia per i processi distributivi di secondo livello sia per il trasporto di ultimo miglio. A volte complicato, ma fondamentale, mantenendo sempre salda la governance.

Questo approccio vi ha permesso di fare scelte importanti con i vostri partner, in particolare in ambito sostenibilità. Vogliamo raccontarle?

Qualità responsabile significa per noi sposare in toto la strategia ESG. Tutte le dimensioni della sostenibilità – Governance, Società e Ambiente – sono parte integrante della nostra attuale roadmap di sviluppo aziendale e quindi driver fondamentali della nostra crescita. Un’attenzione particolare è rivolta alle comunità sulle quali la nostra attività ha un impatto, siano esse nei territori dove ha origine il nostro prodotto, dove viene lavorato o dove viene consumato. Una visione, quindi, davvero a 360°.

Come si concretizza quest’impegno?

Insieme ai partner logistici siamo anche impegnati in un percorso di misurazione e riduzione del nostro impatto che lavora sui vari anelli della filiera, un impegno che nel 2022 ci ha permesso di risparmiare 219 tonnellate di CO2. In particolare, negli ultimi quattro anni abbiamo ulteriormente accresciuto e strutturato il nostro impegno in sostenibilità, per esempio con l’introduzione di green truck per i navettaggi all’interno del nostro network logistico-distributivo.

A questo impegno si integrano i progetti a sostegno delle comunità con donazioni dirette o in rete come le collaborazioni di lungo periodo con Banco Alimentare, Pane Quotidiano e Rete di Cooperative CAUTO. Nel 2023 abbiamo donato 23 tonnellate di prodotto, un’azione concreta che, oltre a essere di fondamentale aiuto a migliaia di persone, ci consente di combattere lo spreco alimentare.

Cosa prevede il progetto Green Truck?

Attivato nella primavera del 2022 con il nostro partner GI.MA.TRANS, il progetto ha introdotto nuovi green truck nella flotta dedicata alla movimentazione lungo le tratte tra gli stabilimenti interni del gruppo Rovagnati con mezzi alimentati LNG. In più, le unità frigo dei truck sono alimentate da pannelli fotovoltaici e, per bilici e motrici, i green truck dispongono anche di una tecnologia hybrid. Questa combinazione di tecnologie garantisce una resa frigorifera più che raddoppiata rispetto a un gruppo multi-temperatura tradizionale e, grazie al funzionamento 100% elettrico con la corrente prodotta dal generatore collegato al motore del veicolo, consente di avere zero emissioni. Al momento questa flotta “verde” copre il 30% dei flussi di trasporto interni, ma l’obiettivo è alzare ulteriormente la quota nel tempo. Per raggiungere risultati importanti serve una visione forte ed è quanto cerchiamo anche nei nostri partner.

Quali saranno i prossimi passi in questa direzione?

Siamo molto attenti a quanto il mercato può offrire in termini di alimentazioni alternative efficaci ed efficienti, per una sostenibilità concreta. Sicuramente nei prossimi tre anni valuteremo anche veicoli a trazione elettrica per il corto raggio e l’ultimo miglio. Al di là degli slogan, la sostenibilità è un lavoro quotidiano, che va disegnato in collaborazione con i propri partner. È indispensabile trovare le giuste sinergie per mettere a terra progetti concreti. In questa stessa direzione procede il progetto di digitalizzazione che abbiamo intrapreso.

  • Nome e cognome: Federica Ferrario
    Luogo e data di nascita: Milanese, classe78
    Attività professionale: Laureata in ingegneria, inizia la sua carriera nella Gestione delle Operations per poi crescere all’interno della funzione Supply Chain in Planning, Operations, Contract management Logistico e Trasporto in svariati settori e primarie aziende multinazionali. Da luglio 2020 è in forza in Rovagnati SPA prima come Direttore della Logistica e attualmente come Direttore Supply Chain globale.
    Hobby e passioni: Lettura (soprattutto classici e saggistica), scrittura. Inoltre fin da adolescente mi dedico al volontariato sociale
    Libro sul comodino: “Resisti, cuore. L’Odissea e l’arte di essere mortali” di D’Avenia.
    Punto di forza: essere una mamma lavoratrice: ti insegna a diventare molto efficiente nella gestione delle priorità e nel non sprecare tempo per attività e situazioni di basso valore aggiunto.
    Tallone d’Achille: sono molto esigente

Francesca Saporiti

Estratto dell’articolo pubblicato completo sul numero di maggio 2024 de Il Giornale della Logistica


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Il Giornale della Logistica

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