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Il report di Confindustria: facciamo crescere l’Italia

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Integrare in modo efficace domanda e offerta logistica e modernizzare il settore con nuove strategie e politiche industriali, al cui centro spiccano la digital transformation e l’intermodalità. Sono questi gli obiettivi che emergono dal documento “Industria, Trasporti, Logistica e Infrastrutture: INSIEME per le competitività del Paese” presentato nelle scorse settimane da Confindustria, l’Associazione degli industriali che punta ad assumere un ruolo più attivo nel dialogo tra istituzioni, industria e logistica.

L’andamento del settore

Nello scenario complesso degli ultimi tre anni, la logistica ha confermato la propria centralità strategica, sia in termini di valore economico sia per il suo ruolo nel garantire la continuità di funzionamento delle filiere merceologiche. Il valore totale delle attività logistiche in Italia è di 135,4 miliardi di euro, pari all’8,2% del Pil. Peraltro, secondo le previsioni più accreditate, il settore registrerà una decisa crescita del fatturato anche nel biennio 2023-2024.

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L’analisi dell’Associazione degli industriali parte da una considerazione: “Il rischio è che questa dinamica positiva sia sempre meno “governata” dall’Italia e sempre più dall’estero, a causa della minore attrattività del nostro sistema infrastrutturale e della limitata efficienza e competitività del nostro settore logistico, rispetto a quelle del Nord Europa e a quelle emergenti del Sud Mediterraneo: una dinamica che, alla lunga, potrebbe generare anche fenomeni di delocalizzazione industriale. Più i network e i nodi infrastrutturali sono moderni, sicuri e integrati, più i servizi di trasporto e logistica sono efficienti, permettendo al viaggio di merci e passeggeri di essere fluido, rapido, economico e sostenibile”.

Il miglioramento dell’assetto logistico italiano è dunque “uno strumento essenziale di competitività per gli operatori economici e di straordinaria importanza nel determinare la qualità della vita dei cittadini”.

L’importanza della digitalizzazione

Non è solo l’adeguamento delle infrastrutture fisiche a configurare un sistema di mobilità efficiente: anche il digitale è destinato a ricoprire un ruolo primario. “Nella competitività dell’offerta dei servizi di trasporto e di logistica – si legge nella nota dell’Associazione – giocano un ruolo fondamentale la velocità delle procedure operative ottenibile con la sburocratizzazione e, dunque, con la semplificazione normativa e amministrativa, gli investimenti nella digitalizzazione e nella formazione, l’alleggerimento della pressione fiscale a beneficio delle imprese e dei lavoratori.

Realizzare e ammodernare le infrastrutture in tempi celeri, regolando con norme efficaci la mobilità delle merci che in esse si sviluppa, sono azioni indispensabili per la crescita del tessuto economico nazionale su cui il Governo dovrà assicurare il massimo impegno possibile”.

Sul fronte della digitalizzazione nel settore dei trasporti, per Confindustria è necessario stimolare l’uso di applicazioni operative e di alcune tecnologie come, ad esempio, i Big Data, la Blockchain, la Cybersecurity e l’AI. Tecnologie che devono essere supportate anche da politiche pubbliche volte a favorire l’automazione dei magazzini logistici e dei centri distributivi e la digitalizzazione delle imprese di trasporto e di tutta la filiera logistica.

Le aree di intervento

Nel suo paper Confindustria non affronta solo l’opportunità della digitalizzazione, ma avanza una serie di proposte per una nuova politica sul trasporto merci e sulla logistica. Una prima area di intervento riguarda la gestione dei valichi alpini, dai quali transita il 60% degli scambi commerciali italiani. Le criticità nella gestione di questi valichi sono la mancanza di una visione nazionale, di un ruolo più pregnante dell’UE nel garantire un efficace coordinamento delle politiche per la mobilità delle merci degli Stati membri interessati dall’attraversamento delle Alpi, di ammodernamento e sviluppo delle infrastrutture stradali e ferroviarie e di un’analisi dello scenario di sviluppo del traffico.

Gabriella Grillo

Estratto dell’articolo pubblicato completo sul numero di Marzo 2024 de Il Giornale della Logistica


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