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JLL Italia: pronti alle sfide del 2024

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La forza di JLL è un’offerta di servizi a 360 gradi, guidata da un’esperienza riconosciuta, tecnologie innovative e data intelligence, e una rete globale che la vede attiva in oltre 80 paesi del mondo, con più di 103mila dipendenti. “Siamo presenti in tutti i mercati, il che ci consente di supportare la strategia dei clienti non solo a livello locale – ci spiega Renato Loffredo, Head of Logistics Agency di JLL Italia -: non di rado capita che il cliente internazionale ci contatti perché ha bisogno di ampliare la propria rete e noi riusciamo a supportarlo declinando le sue necessità nelle varie realtà, dove possono esserci sviluppi diversi a seconda del momento storico. Poi esiste il filone della necessità locativa degli spazi: abbiamo una rete globale che ci consente di attivare una serie di canali in cui tutti i clienti sono a conoscenza di un determinato sviluppo”.

Attenzione al cliente

“Partiamo dalla considerazione che tutti i clienti con cui lavorano i due team Capital Markets e Locazioni ricevono sempre e comunque l’advise e l’overview di entrambe le prospettive e l’engagement al 100% di tutto il gruppo logistico – interviene Elena Di Biase, Head of Logistics Capital Markets di JLL Italia -, poi ci sono una serie di linee di business che coinvolgiamo, garantendo agli investitori uno spettro di servizi molto ampio. Penso per esempio a tutte le attività tecniche di monitoring dei progetti o alle attività di consulenza, per esempio sui temi ESG. Un filone essenziale che abbiamo qui in Italia è poi quello sulle energie rinnovabili: c’è un team verticale dedicato, oggetto di continue sollecitazioni da parte dei nostri clienti che devono decidere quale strategia implementare. In sostanza cerchiamo di offrire servizi che consentano all’investitore di implementare la propria strategia acquisitiva, gestire il patrimonio in portafoglio da un punto di vista locativo e tutte le altre attività cruciali come quelle legate all’ESG. Non dimentichiamo poi il mondo dei data center: avendo negli ultimi 18-24 mesi stabilito una practice fortissima a livello EMEA legata al mondo dei data center, chiaramente anche il team locale è estremamente attivo in questo segmento, che è in enorme crescita in Italia”.

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Il mercato

Spostando l’attenzione all’andamento generale del mercato, abbiamo chiesto ai due responsabili com’è andato il 2023 e quali prospettive si aprono per il 2024.

Il 2023 è stato sicuramente un anno complesso – commenta Elena Di Biase -. Per la parte Capital Markets lo è stato in termini di volumi di investimento, a causa dell’aumento dei tassi di finanziamento che ha aggiunto una componente di costo importante per gli investitori. A questo si è affiancata una componente di incertezza generalizzata che ha ulteriormente inficiato l’attività transattiva, nonostante il consolidato interesse per l’Italia tra gli investitori con obiettivi di investimento in Logistica. Dopo una fase iniziale molto attiva, anche con new player con strategia mirata all’Italia, la seconda metà dell’anno ha visto approcci on market o parzialmente off market ma riscontri da un pool più limitato di investitori, determinando volumi transattivi meno soddisfacenti rispetto agli anni precedenti. Si è trattato comunque di un anno interessante dal punto di vista dell’ampliamento della tipologia di investitori attivi, che hanno guardato all’Italia per asset produttivi e light industrial con un’ottica di investimento di lungo periodo. Si è confermato, inoltre, l’interesse per la creazione di portafogli granulari di immobili in posizioni strategiche all’interno della cerchia urbana delle principali conurbazioni italiane”.

I prossimi mesi

Secondo le analisi di JLL, per il 2024, le condizioni rimarranno complessivamente sfidanti, ma ci si aspetta maggiore stabilità e prevedibilità, alla luce della riduzione, già in corso, dell’inflazione e di un’aspettativa di riduzione dei tassi di interesse. L’aumento di incertezza geopolitica degli ultimi mesi potrebbe influire su una flessione delle condizioni di crescita economica, ma con un impatto globale limitato.

“Il 2024 sta partendo con una marcia diversa – continua Di Biase -. Gli investitori cominciano a segnalare una rinnovata spinta acquisitiva alla luce di una previsione di rientro dei tassi, per quanto incerta in termini di tempistica, guidata da segnali di riduzione del corso inflattivo. Se da un lato questo agevola il processo di underwriting e approval in acquisizione, dall’altro le aspettative di prezzo lato potenziali venditori sono state, almeno parzialmente, riviste a seguito dell’andamento del 2023. Ci sono quindi elementi che suggeriscono un possibile aumento dei volumi investiti a fronte di una ragionevole riduzione del gap tra prezzo richiesto e prezzo offerto”.

Gabriella Grillo

Estratto dell’articolo pubblicato completo sul numero di Gennaio/Febbraio 2024 de Il Giornale della Logistica


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Il Giornale della Logistica

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