CPR System ha festeggiato i suoi primi vent’anni di attività presso il Castello Estense di Ferrara celebrando non tanto sé stessa quanto un modello: “vent’anni fa abbiamo preso il largo a partire da un’intuizione – ha detto Francesco Avanzini, presidente CPR -: creare una società cooperativa cui partecipassero soci portatori di interessi contrapposti (produttori, logistici, Grande Distribuzione Organizzata) capaci di individuare un modello di collaborazione utile e vantaggioso per tutti”.
Vent’anni di crescita
Il simbolo di tale collaborazione sono le famose cassette verdi a sponde abbattibili oggi presenti in tutti i comparti dell’ortofrutta nazionale: sono oltre mille i soci aderenti, “imprese di ogni dimensione, rappresentanti dell’intera filiera, soci che hanno lavorato per creare un modello che funziona”.
Non a caso le movimentazioni complessive hanno raggiunto l’astronomica cifra di 134,5 milioni/anno coinvolgendo non solo le cassette ma anche pallets e minibins, i contenitori per il pesce e quelli per la carne: “se i numeri sono cresciuti in forma esponenziale – dice Avanzini – restano inalterati i valori: sostenibilità ambientale, economia circolare, capacità di coniugare valori etici e risultati economici”.
Il fatturato dell’impresa ha superato i 55,7 milioni di Euro (il miglior risultato di sempre, +1,7% sull’esercizio precedente) con un utile netto di 1,9 milioni (+38,9%).
L’esempio di CPR System
Non a caso Mauro Lusetti, presidente Legacoop, parla di CPR System come di un esempio, una realtà “dove i valori del mondo cooperativo, la capacità di trasferire un patrimonio da una generazione all’altra, di coltivarlo e svilupparlo sono agiti e non solo dichiarati”.
Lusetti parla di “capacità di creare eccellenza senza ledere i diritti, un tema oggi quanto mai importante visti i tanti esempi di un’economia che spesso tende a generare profitto sulla pelle dei lavoratori, anche tramite le false cooperative, che sono un tumore dell’economia”.
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