48 exhibitor, 111 delegate di cui 32 online, 1.043 meeting pre-organizzati per ottenere il perfetto match tra bisogni e soluzioni; 31 sessioni dedicate all’approfondimento di 15 diversi temi per riflettere su hard e soft skills.
Questi i numeri della quindicesima edizione del Logistics Forum organizzato da Richmond Italia e andato in scena a Rimini dal 24 al 26 ottobre scorso.
I logistici ci sono
Numeri importanti che però passano in secondo piano rispetto al messaggio che l’evento ha lanciato forte e chiaro: i logistici ci sono e hanno voglia di mettersi in gioco, non solo all’interno delle proprie aziende di riferimento, dove il ruolo della funzione è riconosciuto sempre più come centrale, ma anche fuori, in un momento storico di grandi cambiamenti che hanno reso evidente quanto un sistema logistico efficace possa diventare motore di ripresa per l’economia del Paese.
Il regno della complessità
“Noi non siamo un settore ma una filiera” ha dichiarato il presidente di Assologistica Umberto Ruggerone che, insieme al direttore generale di Confetra Ivano Russo, ha dato il via all’evento nella conferenza di apertura moderata dal CEO di Richmond Italia Claudio Honegger.
“La logistica – ha proseguito Ruggerone – è il regno della complessità e nasce proprio con lo scopo di gestirla. Mai come durante la crisi il settore ha mostrato il proprio ruolo, anche se la portata di quanto fatto e, soprattutto, delle sue potenzialità non è ancora stata correttamente metabolizzata dai decisori istituzionali.”
Servono le idee
Come ha notato Ivano Russo il momento è cruciale: “Sul piatto ci sono i 62 miliardi stanziati dal PNRR per mobilità, infrastrutture e logistica.
Una svolta non solo per la quantità di risorse messe a disposizione per l’efficientamento del settore, ma per l’approccio che sottende: la logistica è una vera e propria Industry e va gestita come tale.”
Con un monito, condiviso da entrambi i relatori: il gap da colmare non è solo infrastrutturale ma è necessario lavorare sullo snellimento della burocrazia, sulla tecnologia, sulla digitalizzazione e per questo c’è bisogno del contributo di tutti i professionisti: “Serve che committenti e fornitori si mettano intorno a un tavolo: servono idee per far crescere la filiera”
Filo rosso: la sostenibilità
Del resto, la ricerca del confronto non manca, come ha confermato la viva partecipazione dei delegates (ossia i rappresentanti della committenza) al nutrito calendario di incontri e seminari proposto dagli organizzatori che hanno toccato i temi caldi del settore: la valorizzazione del fattore umano in un contesto sempre più automatizzato (come nel progetto sviluppato da Toyota Material Handling Italia, main sponsor dell’evento, per Alce Nero), le problematiche del trasporto, la ricerca di sistemi sempre più efficienti e sostenibili.
“Proprio la sostenibilità” ha dichiarato Marina Carnevale, conference director di Richmond “è il filo rosso, non programmato, di questa edizione.” Un’edizione che ha il sapore della ripartenza e della voglia di fare.
Alice Borsani
L’articolo completo sarà pubblicato sul prossimo numero de Il Giornale della Logistica
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