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Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet”. Healthcare: la logistica che fa bene al Paese

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Strategica per le aziende, ma soprattutto di fondamentale importanza per la salute e il benessere delle persone, la logistica healthcare è da due anni oggetto di un approfondimento verticale realizzato da parte dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” della School of Management del Politecnico di Milano, in collaborazione con Consorzio DAFNE, community B2B no profit che raduna più 200 operatori del settore.

L’obiettivo è capire come il sistema logistico possa rispondere alle sfide del settore, analizzando gli elementi di contesto e le tendenze: aumento delle referenze e incremento dei volumi di prodotto da gestire a temperature sempre più rigide; concentrazione dei flussi di spedizione nel canale ospedaliero e nelle farmacie; diffusione dell’e-commerce e dell’home delivery; incremento della complessità gestionale e dei costi.

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L’analisi condotta nel 2021 ha visto il coinvolgimento di vettori e attori della distribuzione primaria e intermedia del settore healthcare per la raccolta di dati sui flussi in uscita nel periodo.

I risultati della più recente sono stati presentati nei giorni scorsi durante il convegno online “Logistica Healthcare: Asset strategico per il paese”.

Spedizioni stabili, volumi in aumento

A due anni dell’esplosione pandemica, la logistica si conferma cruciale per il settore healthcare. Nel 2021, a fronte di una sostanziale tenuta del numero delle spedizioni (-0,3% rispetto allo stesso periodo del 2020) e una diminuzione del 6% del numero dei colli gestiti, con una lieve flessione del peso dei prodotti gestiti (-2,2%), c’è stato un aumento dei volumi gestiti soprattutto alle basse temperature.

Tra il 2020 e il 2021, complici anche le particolari esigenze di conservazione di alcune tipologie di vaccino anti-Covid19, c’è stato un incremento dal 2% al 3% dei prodotti movimentati a temperature sotto lo zero e dal 14% al 15% di quelli nella fascia 2° – 8°, anche se resta maggioritaria la quota di prodotti distribuita a temperature comprese fra 9° e 25° (78% nel 2021) che dal 2018 al 2021 si è ridotta di 9 punti percentuali.

Flussi 2021: stagionalità, geografia e canali

L’analisi ha quindi preso in considerazione stagionalità e geografia dei flussi, nonché incidenza dei canali di distribuzione dei farmaci.

Nel 2021, picchi distributivi si concentrano nei mesi di marzo, settembre, ottobre e nella stagione estiva, soprattutto a giugno e luglio.

In termini geografici, la Lombardia si conferma il punto di origine della stragrande maggioranza dei flussi (71%), seguita dal Lazio (15%).

Entrambe le regioni sono anche le prime per assorbimento. Tuttavia, nell’elenco delle destinazioni cresce l’importanza di Campania, Toscana e Veneto.

Aumentano i flussi verso gli ospedali (52%) e quelli che arrivano direttamente nelle farmacie (24%), raddoppiano le consegne dirette al consumatore finale anche se i valori assoluti restano molto piccoli (2% del totale).

Focus sulla distribuzione intermedia

Novità dell’edizione 2021 è l’analisi dei distributori intermedi, attori chiave della filiera che muovono 749.000 spedizioni in ingresso che, a loro volta, diventano oltre 21 milioni di spedizioni in uscita verso le oltre 25.000 farmacie e parafarmacie distribuite sull’intero territorio nazionale.

L’indagine rileva quindi una significativa riduzione del numero di consegne con origine dai grossisti e dirette a farmacie e parafarmacie. Tale evidenza si spiega con l’introduzione di politiche di razionalizzazione introdotte in risposta allo scenario pandemico, con la scelta di accorpare le consegne riducendo il numero medio di consegne quotidiane presso le singole farmacie.

“I dati del 2021, se confermati anche nei prossimi anni, indicherebbero che la strada verso l’ottimizzazione delle consegne ha assunto un carattere maggiormente strutturale” – afferma Damiano Frosi, direttore dell’Osservatorio Contract Logistics.

“L’accorpamento delle consegne, senza impattare sulla continuità né sul livello di servizio al cittadino potrebbe rappresentare un’importante svolta in termini di sostenibilità ambientale, economica, ma anche sociale”.

Le sfide della logistica ospedaliera

La ricerca ha infine considerato sfide e opportunità per la logistica ospedaliera.

Quest’ultima presenta un elevato grado di complessità che si concretizza attraverso cinque elementi: ampiezza ed eterogeneità della gamma di prodotti, pressante necessità di competenze (anche logistiche) specifiche per la gestione del farmaco, estrema variabilità dei flussi e, infine, densità di valore del prodotto.

“La logistica ospedaliera presenta opportunità di miglioramento in termini di efficienza, e l’innovazione tecnologica e digitale offre sempre maggiori possibilità per tracciare e dare visibilità sui flussi” – dice Maria Pavesi, ricercatrice dell’Osservatorio Contract Logistics.


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