In un contesto in rapida e radicale trasformazione, le supply chain sono oggetto di un profondo cambiamento. Ralf Duester, membro del board dell’azienda tedesca Setlog – specializzata in software per il Supply Chain Management – ha sintetizzato i nuovi trend 2021 nella gestione della supply chain. Le sue analisi si basano su dati e colloqui con clienti che usano il software SCM OSCA® della medesima Setlog (100 brand utilizzano questo strumento nel solo settore Moda).
1 – Focus su acquisti e approvvigionamenti
Si dice che “metà del profitto viene dal procurement”. Questo è oggi più vero che mai. Gli acquisti, gli approvvigionamenti e la gestione della supply chain sono diventati sempre più importanti. In parte perché diventa sempre più difficile incrementare i prezzi di vendita, specie per i beni medio-bassi, soprattutto a causa della concorrenza dell’e-commerce. In futuro gli acquisti dovranno essere il risultato del pensiero collaborativo fra tutti i player: ottimizzando il flusso di informazioni le aziende riducono tempi e costi incrementando i margini.
2- Le reti di approvvigionamento sostituiscono le catene di approvvigionamento
La collaborazione tra aziende, uffici acquisti, fornitori, fabbriche, laboratori, tecnici, clienti, trasportatori e distributori non è mai stata così importante. Ecco perché già nel 2021 le aziende cercheranno di rafforzare le loro reti commerciali. Durante la pandemia hanno constatato che i sistemi impresa-centrici non funzionano per cui verranno implementati strumenti e piattaforme che supportano flussi di lavoro collaborativi in tema di previsioni, ordini, consegne, produzione, capacità e inventario in tempo reale.
3 – Abbattere i silos ERP
Alcune aziende si affidano a uno o due sistemi ERP, altre ne utilizzano addirittura più di 20. Le inefficienze di questi silos sono emerse anche prima della pandemia, che le ha esacerbate. La coesistenza di sistemi diversi e talora inappropriati causa ritardi nel flusso delle informazioni e comporta elevati costi IT. Le aziende quindi saranno indotte ad eliminare questi silos perché non possono più permettersi il costo, le difficoltà (e l’ansia) che ne derivano. La soluzione migliore è spostare i flussi di lavoro della supply chain su una piattaforma di rete collaborativa.
4 – Nuove organizzazioni della supply chain
Per reagire alla situazione 2020, le aziende adotteranno cambiamenti organizzativi adeguati alla nuova normalità automatizzando ancora di più i processi e ricorrendo in particolare all’intelligenza artificiale. Verranno adottate tecnologie per aumentare resilienza e competitività: le nuove tecnologie elimineranno molte posizioni e ruoli mentre i dati influiranno maggiormente sui processi decisionali sincronizzando in modo più rigoroso flussi di merci e informazioni.
5 – Tutto punta all’omnicanalità
Nel 2020 la pandemia ha evidenziato che, per avere successo e diventare più resilienti, le aziende devono massimizzare le vendite contemporaneamente su tutti i canali (negozio fisico, cash & carry, e-commerce, direct-to-consumer, partner di distribuzione e piattaforme) facendoli dialogare tra di loro. Le aziende devono essere inoltre in grado di consolidare la domanda attraverso canali differenti e riuscire ad aumentare i livelli di servizio e di fatturato riducendo i costi. Per fare questo, hanno bisogno di potenti software SCM.
6 – Le catene del freddo… scottano
I Governi di tutto il mondo si stanno adoperando per far arrivare rapidamente i vaccini ai cittadini. Il punto cruciale è che alcuni vaccini devono essere conservati a temperature inferiori a -70° C e anche più basse. Controllare una supply chain già di per sé non è semplice, mantenere costantemente l’intera catena a temperatura controllata e refrigerata è un’impresa titanica.
7 – La sostenibilità si fa importante
Sostenibilità, decarbonizzazione e social compliance stanno diventando sempre più importanti e sono sempre più richiesti dal mercato, dai consumatori, dagli investitori e dalla politica. La tendenza mostra l’allontanamento da una società basata sull’usa-e-getta verso il recupero e il riciclo. Le aziende stanno considerando con serietà questioni come le emissioni di CO2, il consumo di acqua ed energia, il proprio ruolo di responsabilità sociale.
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