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La classifica dei primi 1.000 fornitori di servizi logistici

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Quindici anni dopo la prima edizione di questa Classifica, che è pubblicata sul numero di luglio /agosto del Giornale, si conferma una certezza: i bilanci sono un indicatore importante ma – parola di chi le aziende le visita, le studia, le interpreta tutti i giorni calpestandone corsie e ribalte – non sufficiente.

Chi misura la passione? Come si calcola la voglia di fare, la determinazione nel credere in un progetto ? E le persone? Quelle che con pessimo termine si definisce “capitale umano” in che casella del bilancio le mettiamo?

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In altre parole: mai giudicare un’impresa dai meri dati contabili che molto dicono, ma non tutto, e che spesso nascondono l’essenziale.

La storia economica è piena di imprese apparentemente floride rapidamente inabissatesi e di imprese con conti in rosso capaci di riprendersi alla grande e talora senza l’intervento di “cavalieri bianchi”.

I bilanci, e conseguentemente la nostra Classifica, non misurano il sentiment, che rimane positivo.

La complessità della logistica cresce di anno in anno perché aumentano le referenze, gli ordini si frazionano, si spediscono sempre più colli e pezzi unici (pensate all’eCommerce) e sempre meno pallet o carichi interi.

E questa è una buona notizia perché la logistica cresce di importanza e per chi sa farla bene si moltiplicano le opportunità.

A patto di saperle cogliere come mai prima d’ora e di adeguarsi rapidamente al variare della domanda, magari anticipandola.

Il commento alla classifica

Il fatturato complessivo è di 28 miliardi e 52 milioni (+3,1% rispetto alla precedente edizione) per l’80% realizzato dalle prime 195 imprese (edizione precedente: 180).

La soglia dei cinquanta milioni di Euro appare alla posizione 111 (edizione 2015: 107) mentre sono ben 523 le imprese al di sotto della soglia dei dieci milioni (contro 533) e 357 al di sotto dei cinque (nel 2015: 380). Le ragioni sociali in utile negativo sono 202 (nel 2015: 225).

Colpisce il dato del gran numero di imprese con fatturati risicati, ulteriore conferma del frazionamento del mercato dell’offerta che colpisce in particolare il mondo del trasporto.

In nessun caso viene diffuso il foglio Excel completo di tutti i dati in nostro possesso e neppure quello limitato ai dati riportati, per cui amici, inserzionisti, abbonati e lettori evitino di chiedercelo.

Meno ancora ci viene in mente di diffondere i bilanci che peraltro sono pubblici e quindi facilmente recuperabili (almeno se non vi mettete in testa di procurarvene migliaia come facciamo noi).

La Classifica dei top 1.000 è pubblicata sul numero di luglio / agosto 2016 del Giornale


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