Cargofive ha raccolto 1,8 milioni di euro in un funding round per accelerare la trasformazione digitale degli spedizionieri. Obiettivo di Cargofive è fornire agli spedizionieri una tecnologia avanzata che consente di individuare le rotte e i prezzi migliori e inviare preventivi ai clienti con pochi clic.
I processi manuali
Il settore delle spedizioni costituisce la spina dorsale del commercio globale e dell’economia mondiale, sostenendo il trasporto dei beni che consumiamo quotidianamente in tutto il mondo. Tuttavia, nonostante la sua immensa portata, una parte significativa del processo di spostamento delle merci dal punto A al punto B rimane offline. Gli spedizionieri si affidano a procedure obsolete per assicurarsi i prezzi e gli orari migliori per il trasporto delle merci. Spesso si tratta di passare in rassegna fogli di calcolo, PDF, una notevole quantità di messaggi mail e molteplici siti web con dati non standardizzati: tutti questi processi manuali richiedono molto tempo, spesso ore o addirittura giorni per essere completati.
La necessità di modernizzare
Cargofive si inserisce in questo scenario con l’obiettivo di modernizzare e snellire questi processi. Sfruttando una tecnologia avanzata, la piattaforma facilita la rapida identificazione di rotte ottimali e prezzi competitivi, e genera preventivi per i clienti con pochi clic. Digitalizzando e automatizzando questi processi, Cargofive riduce efficacemente le attività che richiedono molto tempo a pochi minuti.
Sebastian Cazajus, CEO e co-fondatore di Cargofive, ha commentato così l’attuale panorama del settore: “Fino agli ultimi anni le spedizioni internazionali sono rimaste in gran parte offline, facendo sì che i prodotti costassero di più e arrivassero più tardi del necessario. Abbiamo lanciato Cargofive per trasformare questa realtà, con l’obiettivo di semplificare il modo in cui operano gli spedizionieri, rendendoli più rapidi ed economici”. Il funding round è stato coordinato dalle società di venture capital Lince Capital e Shilling, con la partecipazione di angel investors (investitori informali) e fondi dell’Unione Europea (PRR) nell’ambito del progetto Nexus.
“Questo finanziamento ci permetterà di continuare a innovare e migliorare il nostro prodotto, di investire maggiormente nel marketing e nelle vendite, di raddoppiare le dimensioni del nostro team e di espandere le nostre operazioni in Europa e oltre”, ha aggiunto Cazajus.
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