Sono 60 i nuovi camion di ultima generazione messi su strada dal Gruppo Arcese nella prima metà di ottobre.
Si tratta di mezzi destinati a servire le tratte internazionali oltre che i servizi di terminalizzazione legati al trasporto intermodale.
I nuovi veicoli vanno ad integrare la flotta di proprietà del Gruppo Arcese, costituita da 700 trattori e 2.800 semirimorchi.
Camion di ultima generazione
Equipaggiati con motori a sei cilindri Euro VI, i nuovi veicoli forniti da Iveco dispongono di tecnologie di ultima generazione in termini di sicurezza della guida e caratteristiche specificatamente progettate per aumentare il risparmio di carburante e ridurre le emissioni di CO2.
Presentano, inoltre, un sistema di trazione integrata che comprende sistemi basati sulla tecnologia GPS come il cruise control e il sistema di innesto marce di tipo predittivo, il quale migliora ulteriormente la funzione eco-roll. La trasmissione e il sistema GPS sono collegati in rete, per consentire la strategia di guida anticipativa che sincronizza perfettamente topografia e sequenza di selezione marce.
I nuovi mezzi utilizzati per l’emergenza Rastatt
“Con una delle più moderne e aggiornate flotte di camion e rimorchi in Europa, il nostro obiettivo è quello di garantire alti standard qualitativi ai clienti e la massima flessibilità del servizio.
Gli investimenti in nuovi mezzi all’avanguardia consentono di ridurre ulteriormente le emissioni di CO2 nell’ambiente e garantire la massima sicurezza dei nostri autisti” commenta Matteo Arcese, Presidente del Gruppo, e prosegue: “Questi nuovi veicoli serviranno anche come supporto alle soluzioni che abbiamo messo in atto per far fronte all’emergenza legata all’interruzione della linea ferroviaria a Rastatt nella valle del Reno.
I nuovi mezzi, infatti, saranno impiegati per rafforzare i servizi di backup attivati, messi in campo per minimizzare gli impatti della chiusura della tratta.
Nonostante il tratto è stato riaperto in anticipo rispetto alla data inizialmente prevista, ci aspettiamo che la ripresa dell’operatività della linea sarà graduale e che, a seguito del prolungato blocco, sarà necessario del tempo affinché le attività riprendano a pieno regime.”
Le difficoltà del settore trasporto
L’immatricolazione dei nuovi mezzi rientra nel più ampio piano di business del Gruppo: offrire un servizio sempre più efficiente ai propri clienti.
Nonostante le difficoltà non manchino, come specifica Marco Manfredini – COO di Arcese – che aggiunge un’importante riflessione sulla situazione attuale del settore dei trasporti: “Reperire autisti qualificati in Europa è sempre più problematico, difficoltà accentuata dalla mancanza di normative europee omogenee tra i diversi Paesi in cui i mezzi viaggiano.
Nel medio lungo termine questo può comportare delle ripercussioni sui flussi import/export e quindi sull’intero tessuto industriale.
Ci auguriamo che a breve queste problematiche trovino una giusta risoluzione, per proteggere il nostro settore e, più in generale, la crescita del PIL in Europa”.
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