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Niinivirta e Gruppo Di Martino: da Nord a Sud, una visione comune nel segno della sostenibilità

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Dalla raggiante Catania, alle brume della bassa milanese.

Due mondi che, sulla carta, ci si aspetterebbe di trovare agli antipodi per cultura, tradizione, approccio imprenditoriale, visti da vicino mostrano delle somiglianze sorprendenti.

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La lente di ingrandimento è quella offerta dalla sinergia tra due operatori di servizi logistici, il gruppo siciliano Di Martino e la Niinivirta di Tribiano (MI), spedizioniere dalla forte impronta green, con una specializzazione del servizio sui mercati Nord Europei.

Integrazione in atto

Nel 2018, il gruppo catanese ha acquisito la maggioranza della società lombarda: una manovra che ha dato il via a una progressiva integrazione ed armonizzazione del portfolio delle due realtà, con l’obiettivo di rendere disponibile al mercato di riferimento, medie aziende nazionali e internazionali, un’offerta di servizi logistici integrati e sempre più completi, in grado di competere con quella delle grandi multinazionali del settore.

“Attualmente” ci spiega Mario Di Martino, al timone del gruppo di famiglia “siamo impegnati a mettere a fattor comune le due esperienze, integrandone l’offerta e l’organizzazione e lavorando in modo intenso sulle sinergie individuate, per ottenere, nei prossimi quattro o cinque anni, una crescita significativa e un valore che sia maggiore di quello della somma delle due aziende”.

Investire nella crescita organica

L’acquisizione di Niinivirta, ha confermato la capacità e l’intenzione di Di Martino di investire nella differenziazione e nella crescita organica del Gruppo che viaggia oggi su un fatturato di 250 milioni di euro, dando lavoro a circa 750 risorse impegnate nelle tre linee di business di logistica e trasporti (a cui fanno capo, oltre a Niinivirta, F.lli Di Martino, DR Logistics, Beverete, LTM), immobiliare (Trasporti Industriali e Gestione Immobiliare) e automotive (con il marchio Comer Sud, concessionaria multibrand).

Guardare nella stessa direzione

Inizialmente pianificata presso la sede di Tribiano, a causa delle note misure di contenimento dell’epidemia di COVID-19, l’intervista si è trasformata in una video conference: il social distancing imposto dalla situazione non ha minimamente nascosto l’evidente sintonia tra Mario Di Martino e Paolo Ferraresi, vulcanico fondatore di Niinivirta – oltre che imprenditore Ferraresi è anche pilota automobilistico -, caratterizzato da un approccio al business logistico votato all’innovazione, alla ricerca di soluzioni non convenzionali, alla sostenibilità e al rispetto ambientale.

Una flotta full electric

La società da lui fondata 35 anni fa è stata infatti la prima, in Italia, ad effettuare servizi di distribuzione in aree urbane con mezzi 100% elettrici.

Correva l’anno 2014 quando Niinivirta acquistò in Inghilterra il primo mezzo elettrico della portata di 10 tonnellate: il primo passo lungo una strada che si è fatta via via più larga.

Oggi la flotta è infatti composta da 10 etruck con portata da 10 a 16 tonnellate e un’autonomia da 150 a 300 km, che hanno richiesto un investimento complessivo di oltre 3 milioni di euro. I veicoli sono impiegati all’interno di un network distributivo che, in Italia, interessa le città di Milano (e del suo hinterland), Torino, Brescia, Pordenone, Firenze e Roma e che, all’estero, è ben radicato in Finlandia, dove sono operativi due mezzi che presto diventeranno tre.

Crescita e sostenibilità

A quasi due anni dalla manovra di acquisizione, il processo di integrazione è entrato nel vivo e riguarda oggi due aree prevalenti: da un lato la definizione di un’offerta comune e integrata di servizi, dall’altro lo sviluppo della regia ottimizzata di tutte le movimentazioni in ottica di control tower, con l’implementazione di sistemi e infrastrutture informatiche uniche. In parallelo, prosegue la già avviata razionalizzazione delle operazioni di sourcing con l’obiettivo di sfruttare economie di scala a livello globale e guadagnare vantaggio competitivo.

Ma è sicuramente su un orizzonte di medio termine che si concentrano le aspettative del Gruppo. E la scommessa ha una posta in gioco davvero alta: contribuire in modo sensibile a scardinare un paradigma che inchioda il nostro sistema di trasporto, e in generale il nostro sistema logistico, al ruolo di fanalino di coda nella sempre più urgente corsa all’implementazione di soluzioni sostenibili.

Favorire il cambiamento

“Il cambiamento è sempre un processo difficile e ci vuole molto coraggio per aprire nuovi orizzonti ed esplorare nuovi scenari. Puntando sulla trazione elettrica Niinivirta ha compiuto un ragionamento non puramente economico, ma di visione e ha deciso di avanzare sul mercato con la forza di nuove idee, scegliendo di non seguire strade precostituite” spiega Di Martino.

Proprio per questo, all’interno di un Gruppo che negli ultimi anni ha aumentato e rinnovato la propria flotta a suon di circa 200 unità di carico all’anno –  mezzi intermodali per il carico su navi e treno e truck a trazione LNG – la scelta full electric di Niinivirta ha il sapore di un’anticipazione, non appena le condizioni lo permetteranno, di scenari condivisi e applicati su scala più ampia.

Già oggi, nel nostro Pese, Niinivirta adotta l’elettrico nella gestione dell’operatività quotidiana per diversi clienti: tra i principali H&M, Kartell ed Electrolux.

Per l’azienda di Pordenone, in particolare, negli ultimi mesi è stato operato il milkrun di raccolta dei componenti dai fornitori a servizio della catena di montaggio e, tra poco, sarà operativo un nuovo mezzo brandizzato Electrolux.

Alice Borsani

Estratto dell’articolo pubblicato sul numero di aprile 2020 de Il Giornale della Logistica


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