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Le pavimentazioni industriali di RECODI: solide basi per la logistica

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Essere un punto di riferimento per l’avanzata tecnologia nella costruzione di pavimentazioni industriali.

È questa la vision di RECODI, azienda di Palosco che, dal 1967 si dedica esclusivamente alla progettazione e alla realizzazione di pavimenti industriali in calcestruzzo e resina, proposti in un’ampia gamma di soluzioni personalizzate, adatte alle diverse esigenze degli utilizzatori.

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Negli ultimi due anni l’azienda ha realizzato ben 1.000.000 di mq. di pavimenti per magazzini nel settore manifatturiero, per piattaforme logistiche destinate alla GDO e hub dei grandi player dell’e-commerce.

Qualità, innovazione ed efficienza

L’offerta di RECODI è piuttosto ampia e spazia dalla progettazione e costruzione ex-novo, alla manutenzione e al ripristino dei pavimenti usurati, compresa la definizione della segnaletica orizzontale per favorire una più efficace e sicura organizzazione delle aree di lavoro.

Filo rosso di tutte le attività, come ci spiega il direttore generale Paolo Torri, che è anche socio di RECODI insieme a Gianluigi Torri e al fondatore Luciano Magni, è dato da un mix di qualità, innovazione, ed efficienza che, afferma, “sono i punti cardine della filosofia di RECODI.

Tutto questo lo esprimiamo professionalmente ogni giorno, di fronte ad ogni incarico: realizzare pavimenti che durino nel tempo e soddisfino le reali esigenze del cliente; seguire da vicino il cliente anche con un ottimo servizio post vendita, percependo e soddisfacendo ogni necessità e desiderio; garantire velocità di intervento.”

Numeri in crescita

E il mercato apprezza, come testimoniano i numeri dell’azienda che, dal 2014 al 2018, ha vissuto un trend costantemente positivo toccando nel 2018 il picco con 13,9 milioni di fatturato e un incremento dei ricavi pari al 121%. RECODI ha chiuso il 2019 con un fatturato di 11,3 milioni di euro, con un decremento rispetto al 2018 della quota calcestruzzo e un aumento della quota dei pavimenti in resina.

Nel 2019 le quote di ricavo si attestano al 48% per la resina e al 52% per il calcestruzzo. Nonostante i traguardi stimati per il 2020 prima dell’emergenza sanitaria siano stati rivisti, l’attuale cambiamento di scenario non spaventa l’azienda che ha impostato un nuovo modello di go to market, grazie alla recente evoluzione dell’assetto organizzativo con la creazione del Recodi Management Team composto dai responsabili delle aree funzionali. “In luglio e agosto – conferma Torri – abbiamo realizzato 30 commesse per un totale di oltre 42.000 mq e abbiamo buone previsioni di superare il fatturato del 2019.”

I settori di applicazione

“Operiamo in diversi settori e questo spiega la nostra vasta esperienza e flessibilità nell’individuare soluzioni” spiega Torri.

I principali settori di intervento dell’azienda riguardano la logistica e il settore farmaceutico-cosmetico-chimico, che assorbono entrambi il 20% dei cantieri negli ultimi tre anni.

“Da sempre siamo attivi nell’ambito della logistica con progetti che riguardano l’allestimento di aree di magazzino per le aziende manifatturiere – comparto in continua evoluzione anche grazie alla diffusione dell’Industria 4.0 e agli investimenti delle imprese nella digitalizzazione -, la cosiddetta catena del freddo e i parcheggi esterni, realizzati con soluzioni resistenti agli agenti atmosferici.

I nostri interventi nei poli della logistica sono cresciuti negli ultimi anni e sono soprattutto legati all’e-commerce, settore in espansione già prima del COVID che ora sta vivendo un’accelerazione fortissima: nel 2020 abbiamo in corso importanti commesse in questo ambito.”

La logistica? Un banco di prova

Ma cosa significa, per un’azienda come RECODI, occuparsi di logistica? “Nella maggior parte dei casi” spiega Torri, “significa gestire magazzini intensivi con alte scaffalature necessarie per lo stoccaggio degli elevati volumi di merci, aree che sono caratterizzate da un traffico intenso di carrelli elevatori a grande altezza con ruote dure in vulkolan e nylon. In questi ambienti la pavimentazione rappresenta il “piano di lavoro”, sottoposto sia a carichi puntiformi, dovuti alla presenza degli scaffali, sia a carichi dinamici dati dal transito di mezzi per il carico e scarico delle merci.

Per noi logistica e GDO – incluse le aree esterne e le celle frigorifere – rappresentano il banco di prova per realizzare pavimenti altamente performanti in calcestruzzo e resina.”

In contesto sfidante come quello offerto dalle applicazioni logistiche, a fare la differenza è quindi la capacità progettuale: un aspetto che è un tratto distintivo dell’approccio di RECODI fin dai suoi esordi, più di 50 anni fa.

“Quando progettiamo, curiamo ogni dettaglio e questo incide favorevolmente sull’efficienza del lavoro” specifica Torri. “Mi spiego meglio: particolare cura viene posta per esempio già in fase di scelta delle materie prime e nella formulazione del mix-design del calcestruzzo che avviene internamente.

Questo porta ad ottenere un’opera con elevati livelli qualitativi, sia in termini di performance che in termini di durata di servizio. Anche i tempi di posa vengono gestiti in un’ottica di efficienza per ridurre i fermi di produzione nel rispetto dell’attività del cliente: l’ottimizzazione del rapporto qualità / prezzo, è uno dei driver che guida le modalità con cui conduciamo i diversi progetti”.

Estratto dell’articolo pubblicato sul numero di settembre 2020 de Il Giornale della Logistica


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Il Giornale della Logistica

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