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La logistica sotto una nuova luce: EAE Italia – Lighting Division

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La luce disegna, definisce, rivela e nasconde. In ambito logistico è tanto discreta quanto determinante. Lo sa bene EAE Lighting, azienda del Gruppo EAE, realtà specializzata in ambito elettrico nata nel 1974 ad Istanbul, in Turchia, e oggi presente in oltre 103 Paesi nel mondo con una propria rete di filiali, uffici commerciali e distributori. Forza del gruppo è la sua expertise internazionale e l’impegno costante in attività di Ricerca&Sviluppo e progettazione di soluzioni innovative, attività che assorbono il 10% delle oltre 2.500 risorse umane impiegate a livello mondiale.

EAE Lighting è presente in Italia attraverso una divisione specialistica in EAE Italia srl, filiale italiana di EAE, focalizzata nella progettazione e realizzazione di soluzioni e sistemi di illuminotecnica per soddisfare le differenti esigenze applicative.

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In Italia il gruppo è attivo con la propria filiale a Segrate (MI). L’apertura della sede italiana ha permesso al gruppo di rispondere in modo ancora più puntuale e preciso alle specifiche richieste del territorio, sviluppando innovazione su misura per singola esigenza, forte del know how globale.

Luce in magazzino: dal fluorescente al led

Per decenni l’illuminazione è stata appannaggio delle lampade a fluorescenza. Il led non è stato, da subito una tecnologia disruptive. L’introduzione dei tubi fluorescenti T5, subentrati alle classiche lampade a ioduri, hanno prolungato di qualche anno il dominio del fluorescente che si è mantenuto competitivo per qualità, costi ed efficienza, fino a 5-6 anni fa, quando, finalmente, il led ha imposto la sua supremazia sia per performances sia per costi e TCO (Totale Cost of Ownership). “A quel punto il processo di conversione è stato molto rapido”, racconta Matteo Certani, General Sales Manager di EAE Italia – Lighting Division, “la nostra azienda ha scelto di spingere ulteriormente sull’acceleratore del cambiamento: dal 1 gennaio 2018, infatti, EAE Lighting ha cessato la produzione della sua intera gamma di prodotti fluorescenti. È stata una scelta operata per distinguerci fortemente sul mercato, all’insegna dell’innovazione. Una scelta che ci ha distinto sul mercato italiano dove siamo ancora una realtà emergente e vogliamo essere riconosciuti come sviluppatori del cambiamento. Innovazione che si traduce in scelte tecnologiche volte ad assicurare migliori prestazioni, sia in termini di produttività sia di comfort, e una maggior sostenibilità. Tutti i nostri processi produttivi sono rispettosi dell’ambiente e completamente “Halogen free”.

Un’intuizione illuminante

L’innovazione tecnologica è solo uno dei pilastri del servizio di EAE. “Altrettanto importanti e complementari”, conferma e sottolinea Certani, “sono le attività di consulenza e progettazione. Nell’illuminotecnica, infatti, la composizione di una soluzione e la sua corretta installazione sono fondamentali per la riuscita di qualsiasi progetto. È importante, infatti, non solo la scelta della sorgente luminosa, ma tutta una complessità di fattori che concorrono alla corretta illuminazione. È questo un elemento essenziale da tenere presente in ogni nuovo progetto di retrofit che abbia come obiettivo una maggior efficienza energetica, un contenimento dei costi di gestione e un energy saving nell’ottica di sostenibilità ambientale”.

Il sorgere di nuove esigenze richiede nuove figure professionali: energy manager e ingegneri specializzati e progettisti illuminotecnici “Per far crescere l’intero comparto è vitale l’aspetto della formazione. Rispetto agli apparecchi fluorescenti quelli a Led presentano ottiche completamente diverse e con un numero di variabili molto più ampio. In EAE siamo molto attenti alla formazione di tecnici che siano preparati a rispondere alle esigenze di un mercato in rapida evoluzione. Soprattutto, però, è importante creare e diffondere cultura perché possa essere colto e trasmesso al meglio il valore dell’innovazione anche in questo campo”.

Ingegneri della luce

“I magazzini cambiano – oggi le ampie superfici a terra sono state sostituite da una spiccata verticalità, con corsie alte e strette, il moltiplicarsi di piani e mezzanini, ampie aree automatizzate – e noi”, sottolinea Certani, “seguiamo le evoluzioni di layout con soluzioni che consentano di trarne i maggiori vantaggi operativi.

Le faccio un esempio per chiarire meglio cosa intendo quando sostengo sia necessario creare cultura riguardo all’illuminazione. Immaginiamo una piattaforma logistica con scaffalatura compatta, corsi da 1,30 cm di larghezza e oltre 12 metri di altezza. La normativa che regola la qualità dell’illuminazione in ambito produttivo parla sempre, genericamente, di lux sul piano di lavoro. È intuitivo, però, comprendere, come per il lavoratore che operi su un retrattile, la luce in corsia sia poco influente, mentre è essenziale – per produttività e sicurezza – quella sul piano verticale, il suo vero piano di lavoro, una luce che deve avere la stessa qualità a 1 metro come a 12 metri di altezza. Attualmente la normativa non dà indicazione di valori di riferimento di lux e uniformità sul piano verticale, così importante nel mercato logistico. Una lacuna che dovrebbe essere colmata dal progresso culturale ottenuto con attività di consulenza e progetti efficaci. In EAE Lighting non ci limitiamo a soddisfare la norma, ma analizziamo le specifiche esigenze di ciascun cliente e ci impegniamo a soddisfarle con progetti a misura di singola area operativa.

E la differenza si vede.

Francesca Saporiti

Estratto dell’articolo pubblicato sul numero di maggio 2020 de Il Giornale della Logistica


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