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Inchiesta sul trasporto: Stefano Quarti di GI.MA. TRANS, la via della collaborazione

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Il caro-carburante, in casa GI.MA.TRANS, è stato affrontato con la collaborazione dei clienti.

“La prima impennata risale alla prima metà del 2021 – ricorda Stefano Quarti, Ad della azienda.

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“A ottobre abbiamo avvisato i nostri partner, spiegando loro che avremmo potuto garantire il consueto livello di servizio solo se ci avessero riconosciuto la clausola carburate. Il mercato ha accolto la nostra richiesta senza grosse esitazioni, abbiamo notato un alto livello di comprensione nella supply chain”.

Ma, fa notare Quarti, si tratta di una formula che ha funzionato per i veicoli a gasolio.

“Il discorso è completamente diverso per i veicoli a LNG, per i quali è più difficile farsi riconoscere la clausola – spiega -. Pertanto, dovendo mettere in sicurezza il lato economico-commerciale dell’attività, abbiamo dovuto invertire la rotta: per contenere i costi, per assurdo, oggi facciamo sì che i mezzi a metano si muovano il meno possibile”.

Bisogna lavorare sull’attrattività

Anche per GI.MA.TRANS il problema della carenza degli autisti è concreto: “Rispetto al passato oggi la qualità della vita ha un’attrazione maggiore – sottolinea Quarti.

“Per fare in modo che non ci sia dispersione di risorse, cerchiamo di bilanciare i turni, di rendere il lavoro equo. Ma, a mio avviso, il settore non è più attrattivo.

Se per i carburanti e l’energia è ragionevole pensare che si tratti di questione di tempo – aggiunge – quella delle risorse umane è la criticità che più mi preoccupa. A mio avviso si tratta di una questione generazionale, difficilmente si tornerà indietro”.

Transizione digitale

“Per essere più efficiente e per migliorare l’ambiente di lavoro, l’azienda è impegnata nella transizione digitale: l’obiettivo è digitalizzare tutti i processi entro la fine del 2023: “Il must è la comunicazione integrata con il nostro TMS” – conclude Quarti.

“Con la digitalizzazione ci aspettiamo di risparmiare ore/uomo, di cancellare la gestione cartacea dei processi e di ridurre gli errori.”

Emanuela Stifano

Estratto dell’articolo pubblicato sul numero di giugno 2022 de Il Giornale della Logistica


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