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Swisslog per Surgital: sotto zero l’ automazione è più buona

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Preservare la cold chain, salvaguardare l’integrità dei prodotti, tutelare la sicurezza degli operatori: la mission impossible affidata da Surgital a Swisslog è diventata innovazione e automazione efficace a -24°C.

In principio fu il tortellino

La storia di Surgital ha inizio nel 1980, in un piccolo pastificio avviato con il nome di Laboratorio Artigianale Tortellini da Romana Tamburini insieme al marito Edoardo Bacchini.

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Forte di una lunga tradizione famigliare con alle spalle generazioni di pastai, il laboratorio era specializzato nella produzione e vendita di pasta fresca al dettaglio.

Passione e intuito imprenditoriale hanno alimentato la crescita di questa azienda che nel tempo si è verso la ristorazione, affidandosi alla surgelazione del prodotto per garantirne la qualità nel tempo.

Negli anni la produzione viene meccanizzata grazie a soluzioni brevettate da Edoardo Bacchini e la gamma cresce: non solo garganelli romagnoli, tortellini e ravioli freschi, ma anche sughi e piatti pronti, fino alle oltre 300 referenze attuali.

Anche a livello geografico Surgital continua ad espandersi portando le proprie specialità sulle tavole di Europa, Stati Uniti e Giappone.

Fame di innovazione

Surgital aveva organizzato la propria logistica in due magazzini: un’area a temperatura controllata con scaffalature compattabili per prodotti finiti surgelati e un deposito per gli imballi.

“La crescita sostenuta dell’azienda, al ritmo di un aumento del fatturato a doppia cifra anno su anno, affiancata dall’incremento costante delle referenze e dall’espandersi della rete di distribuzione in un maggior numero di mercati, caratterizzati da realtà ed esigenze diverse, ha creato la necessità di rivedere i nostri processi logistici”, spiega Roberto Ravaglia Responsabile Logistica Surgital.

“L’obiettivo era ottenere un maggior spazio di stoccaggio e incrementare la nostra capacità di output, mantenendo un alto livello di flessibilità, necessario a soddisfare le richieste dei nostri clienti, principalmente del canale HoReCa.

Ci siamo dunque messi alla ricerca di una soluzione che rispondesse alle nostre pressanti esigenze, ma che fosse anche in grado di supportare la nostra crescita nel tempo e agisse da volano per ulteriore innovazione”.

Il brivido dell’ automazione

“Ridisegnare il magazzino di Surgital”, racconta Rosario Filomena, Project Manager Swisslog Italia, “rappresentava una doppia sfida: da un lato era necessario ideare un progetto che consentisse di operare con efficacia a -24°C, automatizzando stoccaggio e picking per preservare al meglio la cold chain. Dall’altro era richiesta la massima flessibilità per rispondere ad un mercato molto diversificato e in forte evoluzione, proponendo una soluzione modulare e scalabile in grado di supportare un’ulteriore crescita”.

Il risultato è un nuovo magazzino automatico, entrato in funzione a giugno 2015, che compone di due compartimentazioni con temperatura differenziata per lo stoccaggio, il primo, a -24°C, dei prodotti finiti surgelati, il secondo, a temperatura ambiente, dei materiali per l’imballo primario e secondario dei prodotti.

Il nuovo magazzino nel dettaglio

Oggi tutte le attività logistiche sono state aggregate in un unico magazzino automatico, con un’altezza di 38,5 mt fuori terra, realizzato secondo le vigenti e più stringenti normative antisismiche.

Lo stoccaggio del prodotto finito surgelato a -24° è distribuito in quattro corsie asservite da quattro trasloelevatori Swisslog Vectura a tripla profondità, per una capacità complessiva di 10.700 posti pallet.

Due corsie sono, invece, dedicate ai materiali di imballo, gestiti centralmente dall’impianto su tutto il loro ciclo logistico, dal ricevimento allo stoccaggio all’asservimento diretto dei reparti di produzione e confezionamento.

Un avanzato sistema di trasporto monorail, che conta una lunghezza totale di traccia di 450 mt e 16 veicoli, realizza un collegamento ad alte prestazioni tra le diverse aree di impianto, gestendo circa 350 trasporti/h.

Il picking che non teme il freddo

L’ automazione apporta il valore maggiore nell’area di preparazione ordini.

Dove prima si operava esclusivamente a mano in ambiente surgelato, oggi è stato installato un innovativo sistema di picking automatico in grado di movimentare strati 800 x 1.200mm, strati 1.000 x 1.200mm, pallet vuoti, interfalde, adattandosi automaticamente al formato. Un’unica isola di picking è così in grado di gestire diverse esigenze.

Al fine di evitare rischi di interruzione della catena del freddo, Swisslog ha optato per una soluzione massimamente innovativa: grazie a speciali soluzioni tecniche, il sistema di picking è stato installato in cella a temperatura -24°C.

La soluzione di automazione proposta è la prima in Italia, e una delle poche mai realizzate in Europa.

Nonostante l’ambiente reso aggressivo dalle temperature sotto zero, il sistema di picking è stato collaudato per una prestazione di punta di 2.800 colli/h.

Il picking a strato è completato, in un’area manuale, con le quantità sfuse.

Tale area è climatizzata ad una temperatura di 0-5°C, garantendo agli operatori condizioni operative ottimali e massime produttività, evitando permanenze forzate della merce fuori ambiente frigo.

Francesca Saporiti

L’articolo completo è apparso sul numero di Novembre 2016 de Il Giornale della Logistica. Per leggerlo richiedi la copia in pdf


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Il Giornale della Logistica

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