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Kardex per GioiaPura: una logistica davvero preziosa

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Uno sviluppo esplosivo che, nei primi anni di attività, ha fatto registrare aumenti a tripla cifra del fatturato; oltre 1 milione di ordini evasi; 500 mila clienti nel mondo; 150 mila articoli a catalogo, di cui 90.000 attivi e visibili sull’eCommerce; la prospettiva di chiudere il 2020 con il miglior risultato operativo di sempre (12 milioni di euro, N.d.R.).

Niente male per un’avventura “iniziata quasi per caso e senza nessuna particolare pianificazione imprenditoriale” come ammette Davide Franco, direttore generale di GioiaPura, gioielleria on line nata nel 2012 e divenuta in breve tempo il primo retailer digitale del settore partendo, letteralmente, da una soffitta, quella del negozio di preziosi gestito da Davide Franco insieme alla moglie Ilenia Galli all’interno del centro commerciale di Rho, alle porte di Milano.

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La via dell’eCommerce

“Nel 2012 l’eCommerce non era certo come lo intendiamo oggi: le potenzialità erano chiare ma il mercato, soprattutto quello italiano, non era ancora pronto a coglierle.

Insieme a mia moglie, all’epoca, ero titolare di una gioielleria a Rho l’idea era quella di ampliare il numero di negozi.

Per gestire al meglio il network in crescita, abbiamo deciso di puntare sull’informatizzazione, caricando a gestionale tutti i dati di stock e le anagrafiche dei prodotti con relative foto.”

Quasi senza saperlo, quindi, giorno dopo giorno, Davide e Ilenia hanno creato un “tesoro” di dati e informazioni, che avrebbe mostrato tutto il suo valore una volta presa la decisione, “un po’ per caso e un po’ per ottimizzare le risorse e il lavoro fatto” di aprire uno store online, integrato al gestionale aziendale.

Il sito gioiapura.it apre così i battenti con ben 21.000 articoli: i motori di ricerca premiano immediatamente l’abbondanza dell’offerta e il mercato fa lo stesso.

Il primo ordine, arrivato il 24 gennaio 2012, non rimane isolato e già dopo poche settimane lo staff, nella zona logistica ricavata nella soffitta di cui sopra, che ospitava anche tutti gli altri reparti della neonata attività, si trova a gestire qualche decina di ordini al giorno.

Integrazione e automazione

Se l’esuberante avvio aziendale è stata una sorpresa, lo stesso non si può dire delle fasi successive: “lo sviluppo dell’azienda è il risultato di una strategia che, da subito, ha avuto i suoi capisaldi nell’integrazione dei sistemi e nell’automazione dei processi secondo modalità e tecnologie sempre più complesse e sofisticate” conferma Franco.

I numeri in rapida crescita hanno presto reso necessari nuovi spazi e convinto la proprietà a spostare il proprio quartier generale a Mozzate, in provincia di Como, dove è oggi allestito il magazzino da cui partono tutte le spedizioni per il mercato nazionale e internazionale.

“La nostra azienda vive di tecnologia e costante è il pensiero di come l’automazione possa migliorare e velocizzare il processo logistico che è il cuore della nostra attività.”

Proprio in questo scenario si inserisce la collaborazione con Kardex Remstar che ha avuto un ruolo centrale nella definizione delle logiche operative di GioiaPura.

In particolare, il fornitore tedesco di soluzioni per l’automazione dei processi intralogistici ha fornito quattro magazzini verticali Megamat RS 180 ognuno dei quali ospita circa 17.000 pezzi e il WMS che regola tutte le attività del polo di Mozzate: un ambiente complesso, dove lo spazio è ottimizzato al massimo e l’operatività si sviluppa secondo logiche e modalità cucite su misura delle particolari esigenze dell’azienda con il principale obiettivo di offrire il massimo livello di servizio al cliente.

“La collaborazione con GioiaPura– ci spiega Ezio Ferioli, Software & Process Consultant di Kardex Italia – ha vissuto varie fasi e, nel tempo, è diventata sempre più profonda. Comprendere e tradurre a livello informatico le esigenze di un’azienda tanto dinamica, attiva per di più in un comparto che per la logistica rappresenta un vero e proprio banco di prova, come quello dell’eCommerce B2C, è stata una vera sfida”.

Efficienza ed ergonomia

“Ho sempre guardato all’automazione come ad una via privilegiata per velocizzare i processi, aumentare l’efficienza e migliorare le condizioni di lavoro.

Per questo l’adozione dei magazzini automatici Kardex è stata una tappa fondamentale per sostenere la crescita aziendale. Non nego però – ammette Franco – che la preoccupazione era forte perché il nuovo assetto non avrebbe influenzato soltanto il processo in uscita, ossia le fasi di prelievo, ma anche le fasi a monte di carico della merce a scaffale”.

Il “caos gestito”

“Insieme a Kardex abbiamo deciso di fare nostro e applicare il concetto di caos gestito.

La locazione di stoccaggio dei prodotti in ingresso è decisa dagli operatori sulla base dello spazio disponibile e quindi registrata a sistema: in pratica abbiamo chiesto al sistema di non gestire l’ordine, ma il disordine.

L’obiettivo è infatti quello di “sparpagliare” la merce il più possibile nell’intero perimetro del magazzino – nelle cassettiere attrezzate con divisori, negli scaffali dotati di couvettes, o nei magazzini automatici – in modo da evitare il congestionamento delle singole aree al momento dell’evasione degli ordini, ottimizzando così le operazioni di picking”.

I quattro magazzini automatici Megamat RS di Kardex sono considerati alla stregua delle altre zone di magazzino. Vista la loro flessibilità, non è stato necessario definire finestre orarie di carico, poiché le operazioni di refilling in un modulo non interferiscono con il processo di picking nei moduli adiacenti.

L’integrazione EDI

L’integrazione EDI (Electronic Data Interchange) tra WMS e gestionale ha costituito un ulteriore step verso l’aumento di efficienza del sistema.

“Il dialogo tra i sistemi informativi sui diversi livelli è molto articolato e deve tenere conto dell’esigenza dell’eCommerce di offrire al cliente la visibilità sull’andamento del processo di evasione dell’ordine e la sua completa tracciatura” sottolinea Ferioli.

Alice Borsani

Estratto dell’articolo pubblicato sul numero di dicembre 2020 de Il Giornale della Logistica


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