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Jungheinrich: obiettivo zero emissioni. L’importanza di essere climate leader

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Jungheinrich ha scelto di essere una delle 50 società internazionali che hanno aderito a “50 Sustainability & Climate Leaders”, iniziativa che vede le aziende schierate per assumere un ruolo di primo piano nella lotta contro il cambiamento climatico, dando così il loro contributo al raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. “Il cambiamento climatico è uno dei problemi più pressanti dei nostri tempi”, ha commentato Lars Brzoska, Presidente del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Jungheinrich, “Noi di Jungheinrich consideriamo la sostenibilità come un nostro obbligo economico, ambientale e sociale. Con i nostri carrelli ad alta efficienza energetica e le nostre soluzioni di automazione intelligente stiamo già contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO2 nell’intralogistica, ma siamo pronti a plasmare ulteriormente il futuro del nostro settore. Siamo un’azienda a conduzione familiare e sentiamo forte la responsabilità di coniugare una crescita redditizia con gli aspetti sociali ed ambientali”. Jungheinrich già oggi si colloca nel 2% delle aziende più sostenibili del settore dell’ingegneria meccanica.

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Il servizio a emissioni zero

Il servizio assistenza di Jungheinrich va verso l’obiettivo emissioni CO2 zero. Grazie a un progetto pilota in Norvegia, l’azienda sta lavorando con l’obiettivo di risparmiare a medio termine fino al 60% delle emissioni generate dal servizio assistenza, compensando totalmente le emissioni restanti. Questo è possibile grazie alla partnership con la società di consulenza tedesca Fokus Zukunft: insieme le due realtà hanno sviluppato una serie di misure per la riduzione di CO2 tra cui la pianificazione dinamica dei percorsi basata su un software intelligente per ottimizzare le corse quotidiane dei furgoni assistenza in Norvegia. Si è stimato che solo nell’area che comprende la capitale Oslo questo progetto fa risparmiare circa 2.800 chilometri per furgone all’anno. Inoltre, grazie a un corso di formazione specifico, i tecnici dell’assistenza hanno imparato le basi di una guida più ecologica, permettendo un risparmio del carburante fino al 15%. Ci sono oltre 5.700 tecnici di assistenza Jungheinrich in 41 Paesi.

Con Nico Rosberg

Per dare ancora più voce ai propri risultati e agli sforzi concreti sulla tematica ambientale, Jungheinrich ha scelto il campione di Formula 1 e imprenditore nel campo della sostenibilità Nico Rosberg: è proprio lui il brand ambassador e il volto della campagna digitale “We’re the Intralogistics Pioneers”. “Noi siamo pionieri da sempre – spiega Linda Duffy, Vice President Marketing di Jungheinrich – perché sviluppiamo e produciamo soluzioni altamente innovative per l’intralogistica da quasi 70 anni. Coerentemente con questo percorso di innovazione abbiamo optato per una campagna puramente digitale, che stiamo svolgendo contemporaneamente nei cinque continenti e Nico Rosberg ci supporta in questo”. Nico Rosberg, infatti, oltre a essere campione del mondo di Formula 1 nel 2016 è anche co-fondatore del Greentech Festival, una piattaforma globale che promuove tecnologie all’avanguardia. “Nico è appassionato di tematiche innovative e visionarie. Proprio come noi”.

Green dal 1953

La percentuale di carrelli elettrici sul totale di carrelli prodotti da Jungheinrich parla da sé: circa il 98% di tutte le unità prodotte è costituita da carrelli elettrici, di cui una parte sempre più larga è dotata dell’innovativa tecnologia agli ioni di litio. Inoltre, per le batterie prodotte internamente Jungheinrich impiega una chimica cellulare che non richiede il cobalto, materia prima considerata critica per motivi ambientali e sociali. Più di 1 milione di carrelli elettrici Jungheinrich sono oggi in uso in tutto il mondo: nel corso della sua vita utile, un carrello elevatore elettrico dotato di batteria agli ioni di litio emette circa il 52% in meno di CO2 rispetto ad un carrello diesel della stessa classe di portata. Un’ulteriore riduzione delle emissioni è possibile grazie al ricondizionamento industriale dei carrelli usati, revisionati e rimessi in piedi come fossero nuovi (anche per quanto riguarda la sicurezza e il basso rischio di guasti).

L’innovazione fa fiorire il deserto

Non solo elettrico e basse emissioni: Jungheinrich ha investito molto anche sulle tecnologie di magazzino nel campo dell’automazione e della digitalizzazione. Tecnologia di magazzino, carrelli e software, infatti, formano un tutt’uno per garantire che uomo, macchina e strutture comunichino, cooperino e si completino a vicenda. I vantaggi dell’automazione sono evidenti: il rischio di commettere errori è basso, si evitano giri a vuoto e si riduce il consumo energetico (nonché il rischio di incidenti). Una curiosità: insieme a uno dei suoi partner, Jungheinrich ha sviluppato una soluzione completamente automatizzata per l’agricoltura verticale. Grazie a questo progetto la lattuga fresca può essere prodotta anche in mezzo al deserto e, rispetto alla coltivazione convenzionale, la pianta utilizza il 90% in meno di acqua, mentre erbicidi e pesticidi non sono più necessari.

Estratto dell’articolo pubblicato completo sul numero di ottobre 2022 de Il Giornale della Logistica 


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