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Dalmine Logistic Solutions per Pozzoli: il magazzino di carta

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Partire dal foglio bianco e dare forma alle idee è da sempre la missione (e la passione) di Pozzoli, azienda cartotecnica specializzata nello sviluppo e realizzazione di packaging personalizzato, trasformare ogni idea in meraviglia, da scoprire e toccare con mano. E anche nel ripensare la propria logistica, Pozzoli ha scelto di collaborare con un partner come Dalmine LS, capace di sviluppare una soluzione su misura in grado di rispondere alle specifiche esigenze, valorizzando l’esperienza acquisita nel tempo e le peculiarità di prodotto e di processo.

Che spettacolo di storia!

L’azienda con sede a Inzago (MI) prende vita nel 1968 dalla passione di Aldo Pozzoli che puntando su innovazione e creatività si specializza nella produzione di packaging per il mondo dell’intrattenimento nel settore della musica: Pozzoli realizza packaging per vinili e box set per le principali etichette discografiche del momento e grandi big. Con lo stesso entusiasmo degli inizi, l’impresa segue l’evoluzione del settore intrattenimento ampliando le proprie competenze e i propri servizi all’ambito homevideo, estendendo gradatamente il proprio mercato di riferimento all’intera Europa, al Nord America e al Giappone. “Il primo decennio degli anni Duemila”, racconta Mauro Drusian, Supply Chain Manager di Pozzoli, “è stato per la nostra azienda un momento d’oro: grazie alla capacità di sviluppare soluzioni di valore per i principali player mondiali del settore entertainment con soluzioni cartotecniche originali e brevetti. L’avvento del digitale ha rappresentato una vera e propria rivoluzione nel nostro settore, cui la proprietà ha reagito con l’energia e la capacità di innovazione che da sempre la contraddistingue”. Pozzoli si è riorganizzata e ha ampliato i propri orizzonti, sfruttando la spinta propulsiva della creatività e diversificando il proprio portfolio prodotti con nuovi progetti per nuovi sfidanti mercati: Cosmetics & Perfumery, E. “Nell’approccio a nuovi settori, le nostre realizzazioni si distinguono non solo per qualità e accuratezza realizzativa – frutto di investimenti in tecnologie e competenze professionali – ma anche e soprattutto per il contributo creativo. Operando in ambiti differenti, infatti, possiamo garantire un apporto di idee fresco ed originale. La forza di Pozzoli”, sottolinea Drusian, “è di non fermarsi mai e di saper cogliere sempre nuove sfide. Nel 2018 siamo approdati anche nel mondo del food, avviando nuove linee di prodotto dedicate. Negli anni, quindi, la nostra attività ha compiuto numerosi salti evolutivi e trasformazioni, in un crescendo di complessità cui la logistica deve dare pronta risposta”.

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La sfida – e la bellezza – della complessità

Ciò che rappresenta la grande ricchezza per la clientela di Pozzoli, ossia l’ampiezza di gamma e la capacità di realizzare soluzioni inedite e originali con tecniche e materiali differenti è anche la sfida più complessa dal punto di vista logistico. Da un lato, infatti, vi è la necessità di gestire un alto numero di materie prime difformi per tipologia, peso, dimensioni e velocità di rotazione. D’altro canto, i diversi settori in cui Pozzoli è attiva hanno esigenze di tempistiche molto diverse e con picchi e stagionalità differenti. “Realizziamo prodotti esclusivamente su commessa, completamente personalizzati. Questo, ovviamente, rappresenta una grande complessità, a partire dall’approvvigionamento delle materie prime. Si tratta di ambiti caratterizzati da logiche completamente diverse per quanto riguarda la logistica, gli approvvigionamenti, la velocità di evasione di un ordine”, riprende a raccontare Mauro Drusian. “Sia il settore dell’intrattenimento sia quello del lusso, per esempio, sono caratterizzati da marcati picchi stagionali – il Natale è sempre il periodo più caldo! – legati a campagne e all’attualità (alcuni avvenimenti o eventi, infatti, possono influenzare decisioni di marketing, in particolare in ambito entertainment).  Mentre l’industria dell’intrattenimento è quella che ci impone tempistiche particolarmente sfidanti – anche per scongiurare il rischio di spoiler sempre in agguato – per la cosmetica riusciamo ad avere tempi meno stressati per la presentazione dei progetti e il loro sviluppo. Per le linee Cosmetics & Perfumery ci occupiamo anche di confezionamento e copacking così che il prodotto lasci la nostra azienda ready to sell.

Il settore del beverage presenta, dal punto di vista organizzativo, molti punti in comune con la cosmetica, mentre il neonato settore del food ha, rispetto agli altri, un andamento più stabile pur essendo caratterizzato da un processo produttivo decisamente complesso”.

Si fa presto a dire carta

“Anche il nostro settore”, spiega Drusian, “sta affrontando il problema degli approvvigionamenti: alla contingente difficoltà di reperimento delle materie prime, si somma in trend in atto negli ultimi anni che ha visto aumentare il ricorso alla carta in sostituzione alla plastica per alcune tipologie di prodotto. Tra le tipologie di carta e cartone spaziamo praticamente all’interno dell’intera gamma disponibile. I materiali cartacei arrivano già tagliati in fogli in formati su misura per ottimizzare il lavoro delle macchine. Le relative UDC sono fogli accatastabili su bancali a perdere, costruiti in cartiera su misura del taglio richiesto”.

Dal punto di vista logistico, una delle maggiori complessità è la gestione dei semilavorati, sia dal punto di vista degli spazi di stoccaggio sia da quello della tracciabilità. Prima di arrivare al prodotto finito, infatti, i diversi articoli possono passare attraverso numerose fasi di lavorazione e l’intervallo di tempo tra le diverse fasi può variare per esigenze di produzione, di approvvigionamento, di committenza, etc. “Negli ultimi anni abbiamo assistito a una crescita esponenziale dei semilavorati, con tempi di permanenza in magazzino anche molto lunghi: situazione che ha imposto un completo ripensamento di questa fase della nostra catena logistica. La nostra gestione, basata su stoccaggio in scaffalature portapallet a 3 livelli o a terra, aveva iniziato a mostrare tutti i suoi limiti per una sempre più critica carenza di spazio e per la mancanza di tracciabilità di materiali e processi. In particolare, era prioritario per noi scongiurare eventuali rischi di frammischiamento tra semilavorati inerenti a differenti settori committenti.  Abbiamo quindi avviato nel 2019 un tender per definire la soluzione ottimale per ritrovare efficienza in questa fase della catena logistica e supportare così la crescita”.

 Ripensare il magazzino

Il progetto di ottimizzazione della gestione dei semilavorati ha richiesto la piena integrazione del magazzino fisico con i relativi flussi informativi, compiendo un vero e proprio salto evolutivo in questo anello della catena logistico-produttiva. “La proprietà non si è tirata indietro davanti a un investimento importante”, spiega Drusian, “pur in un periodo in cui vi erano delle incertezze sullo sviluppo dei nuovi business, Pozzoli ha risposto con la lungimiranza e l’attenzione all’innovazione che pone da sempre nella propria attività. Siamo, quindi, partiti con la realizzazione di una nuova struttura: un magazzino con pianta da 50×40 metri e altezza di 11 metri. Un magazzino a campata unica: particolarità che ci assicurava la massima libertà progettuale, senza vincoli strutturali di sorta. Per sfruttare al massimo il potenziale di questa nuova struttura ci siamo fatti supportare da Sodisca System – agente e partner ufficiale di Dalmine Logistic Solutions – al quale ci legano oltre 10 anni di collaborazione. Infatti, una volta visitati alcuni siti realizzati da Dalmine LS, è maturata in noi la consapevolezza che avremmo collaborato con un partner capace di coniugare capacità ingegneristiche e produttive.

La fiducia è stata, quindi, la base sulla quale abbiamo costruito, ma la capacità di comprendere a fondo le nostre esigenze e di governare al meglio le differenti competenze per lo sviluppo sincrono della parte hardware e software è ciò che ci ha persuaso a lavorare insieme a questo progetto e ne ha decretato l’ottimo risultato.

“La fase di analisi preliminare è stata essenziale per comprendere non solo quali fossero gli obiettivi del cliente in termini di efficienza e sicurezza, ma anche e soprattutto quale fosse la sua visione del futuro e quindi che tipo di soluzione ne avrebbe supportato al meglio la crescita”, ricorda Carmine D’Amico, co-owner di Sodisca System, “con Pozzoli abbiamo analizzato tutte le diverse possibilità, da quelle più tradizionali a quelle più innovative, partendo da scaffalature compattabili, drive-in o a gravità. La pluralità di queste soluzioni, però, rispondeva al meglio a solo ad alcune delle esigenze espresse da Pozzoli: i compattabili, per esempio, assicuravano un utilizzo ottimizzato degli spazi, ma mal si adattavano alle variabili di velocità di rotazione delle differenti referenze; per contro, gli scaffali a gravità garantivano una buona produttività ma non tutelavano al meglio il prodotto.

Abbiamo lavorato ad un assetto che combinasse grande capacità di stoccaggio ad efficienza operativa e massima sicurezza, poiché gli operatori non devono mai entrare tra le scaffalature effettuare operazioni di allocazione o prelievo, realizzando un magazzino semiautomatico asservito da shuttle e gestito da carrelli retrattili e frontali con una capacità complessiva di 2.720 posti pallet. All’area semi-automatica si affianca uno spazio complementare importante che è stato mantenuto libero per la movimentazione e come area per la preparazione dei prodotti pronti alla spedizione”.

Il magazzino si sviluppa su una superficie complessiva di 2.000 mq dei quali 1.000 mq attrezzati ed è organizzato in 34 corsie con 4 livelli di carico ciascuna; ogni tunnel ha una profondità pari a 20 pallet. La regia delle operations in quest’area è affidata ad un WCS (warehouse control system) che dialoga direttamente con il gestionale Pack-way di Pozzoli.

Francesca Saporiti

Estratto dell’articolo pubblicato completo sul numero di ottobre 2021 de Il Giornale della Logistica


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