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Quattro chiacchiere con Roberta Togni di Automha: c’è poesia nella logistica

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La tecnologia ha un suono?
Il suono della tecnologia è il silenzio.

In che senso?
Quando entro in un magazzino la prima cosa che faccio è ascoltare: la buona tecnologia è silenziosa e questo silenzio significa efficienza, leggerezza e pulizia.

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Lei si occupa di tecnologie applicate alla logistica da sempre, pur essendo laureata in Legge. Che c’entra il Diritto con la Logistica?
Moltissimo: il Diritto, come la Matematica e quindi la Logistica, impongono di padroneggiare un metodo per analizzare, interpretare e quindi modificare la realtà. Senza un metodo anche la migliore intuizione risulterebbe vana e infine inapplicabile.

Lei, con suo fratello Gianni, rappresentate un caso di successo di passaggio dalla prima alla seconda generazione di imprenditori. Qual è il segreto?
Nessun segreto ma metodo e rigore: mio padre, tuttora attivo in azienda, ha accompagnato il nostro ingresso rispettando i nostri tempi e le nostre inclinazioni, in modo naturale e spontaneo. Un processo avviato anni fa e tuttora in corso. Nel tempo le deleghe sono cresciute sino a che non siamo stati pronti ad assumerci responsabilità sempre più rilevanti.

Qual è la sua massima preferita?
Due più due fa sempre quattro, ma occorre avere l’intelligenza di capire quando questo principio va sottolineato con forza oppure solo accennato. Dipende dai contesti, dalle persone e dalle situazioni.

Metodo di ferro in guanto di velluto…
Occorre saper coniugare disciplina, organizzazione e rigore con un tocco di leggerezza e di magia.

E come si raggiunge questo equilibrio?
Io penso che sia fondamentale la presenza della famiglia: Automha è diventata una multinazionale con centinaia di dipendenti ma è rimasta intatta la capacità di creare e mantenere un rapporto umano, amichevole e famigliare con tutti i dipendenti, qui ad Azzano San Paolo (Bergamo – NdR) come nelle nostre filiali nelle Americhe, Asia od Africa.

Ricorda come avvenne il suo ingresso in Automha?
Certamente: ho girato tutti gli uffici a cominciare dalla reception e, subito dopo la Laurea, il primo incarico di responsabilità fu sul fronte della Certificazione di Qualità, un’attività che permette di conoscere bene i processi.

Con quale obiettivo?
La Certificazione di Qualità non è un bollino da mettere sulla carta intestata ma un metodo che permette di studiare l’impresa con l’obiettivo di migliorarla.

Di queste sue prime esperienze quale considera la più importante?
Le giornate passate in reception. La reception è il biglietto da visita di un’impresa nell’accogliere un visitatore. Fondamentali sono state anche le ore trascorse nei diversi uffici: una scuola enorme per capire come funziona un’impresa.

E l’empatia con il cliente dove l’ha imparata?
Da giovane studentessa ho fatto la cameriera in una pizzeria. È incredibile quanto abbia imparato tra tavoli e sedie per quanto concerne le migliori modalità di approccio al cliente e la gestione delle criticità.

Lei ha detto: nei processi c’è poesia. Cosa intendeva dire?
Esattamente quello che ho detto: se entri in un magazzino ben organizzato avverti qualcosa di magico. La magia delle tecnologie più avanzate guidate da software di valore che ottimizzano movimenti e prelievi in modo da sollevare l’uomo dai compiti più gravosi. In tutto ciò avverto una poesia esito del lavoro di tante persone.

Come si garantiscono nel tempo soluzioni di eccellenza?
Il nostro ufficio Ricerca e Sviluppo è costantemente all’opera su progetti pilota molto ambiziosi, ed è così da sempre, da quando per primi – in mezzo allo scetticismo generale – lanciammo per esempio i primi sistemi di stoccaggio pallet modulari automatici, una tecnologia oggi arrivata a livelli di valore assoluto grazie alle soluzioni Autosat, Supercap, Autosatmover e l’ultima novità in casa Automha che abbiamo presentatao a Logimat 2018, Rushmover.

C’è stata un’evoluzione in questo processo?
Certo: se all’inizio ci si basava sull’intuizione poi declinata in studi e progetti grazie all’apporto di straordinari professionisti, come Walter Danne (Direttore R&S – NdR), da sempre al fianco di mio padre, in un secondo tempo ci siamo dotati di metodologie strutturate di miglioramento continuo quali per esempio il kaizen, prima in Produzione, quindi negli uffici.

Torniamo alla pizzeria. Qual è la caratteristica principale del cliente?
Il cliente è sacro ed ha sempre ragione.

Più in concreto?
Il cliente si rivolge ad Automha perché ha un problema ovvero ritiene che la tecnologia lo possa aiutare a migliorare i processi. In entrambi i casi il nostro compito è soddisfarlo al 110%.

E come ci si riesce?
L’ideale è gestire tutto il processo: analisi del problema, progettazione, applicazioni delle migliori tecnologie, software, supervisione allo start up, assistenza post vendita. Non a caso Automha propone diverse soluzioni tecnologiche e software proprietari. In pratica l’unica cosa che non facciamo sono le scaffalature.

  • Nome e cognome: Roberta Togni
    Luogo e data di nascita: Bergamo, il 23 luglio del 1981
    Dati anagrafici e personali: Roberta Togni è sposata e ha tre figli. Risiede a Bergamo
    Curriculum di studi: dopo il Diploma di Maturità Scientifica, Roberta Togni si laurea in Legge presso l’Università Statale di Milano
    Attività professionale: Roberta Togni entra giovanissima nell’azienda di famiglia, l’Automha, collaborando con le diverse funzioni aziendali. Dopo la laurea si occupa dei processi di Certificazione della Qualità. Nel tempo riceve dal padre Franco, fondatore dell’impresa, deleghe sempre più importanti. Oggi, con il fratello Gianni (Direttore Commerciale della società), siede nel Consiglio di Amministrazione mentre operativamente è General Counsel (Direzione Affari Legali e Societari) di Automha.
    Hobbies e passioni: la prima passione è la famiglia, seguita a distanza dalla montagna. Nel (poco) tempo libero scia, gioca a tennis e nuota: “Quando faccio una cosa, mi piace farla bene”.
  • Automha, con sede ad Azzano San Paolo (Bergamo) è una delle più importanti imprese mondiali nell’offerta di sistemi e soluzioni per l’automazione intra-logistica. Conta oggi sei sedi principali tra Europa, Africa, Asia ed Americhe. Tra i prodotti di punta si segnalano gli shuttle per lo stoccaggio automatico o semi-automatico dei pallet in multi profondità (Autosat, AutosatMover e Supercap) ma l’impresa bergamasca è operativa anche nell’offerta di magazzini verticali automatici, pallet conveyor e Mini-Load Booster. Collabora con i migliori system integrator in Italia e nel mondo ma può gestire l’intero processo in autonomia, dalle analisi delle necessità del cliente all’identificazione e progettazione della soluzione ottimale sino all’installazione, startup e manutenzione, comprensivo del gestionale di magazzino AWM.

L’articolo completo è stato pubblicato sul numero di gennaio / febbraio 2018 del Giornale. Richiedi qui la copia in PDF


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