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Quattro chiacchiere con Melissa Alberti, Pallex Italia: il primo comandamento

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Qual è il primo comandamento?
Essere empatici, capaci di creare un rapporto umano.

Lei come ci è riuscita?
Scoprendo che quando ti relazioni con il tuo prossimo vedendo in lui per prima cosa una persona, tutto diventa più facile. I problemi, anche i più importanti, si relativizzano, trovi sempre qualcuno che ti dà una mano.

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Da soli non si va da nessuna parte…
Sabato scorso ero alla festa aziendale di un nostro concessionario (Melissa Alberti è amministratore delegato di Pallex Italia – NdR) che festeggiava i settant’anni di attività. Erano presenti circa trecento persone.

E allora?
Si respirava un clima di festa, un’aria di famiglia: tutti erano a proprio agio. Certo: creare un clima positivo all’interno dell’impresa non basta. Poi ci vogliono fortuna, capacità imprenditoriali, coraggio, determinazione e soprattutto saper scegliere e formare i migliori collaboratori.

È un auto ritratto?
Io, per le mie persone, ci sono sempre, soprattutto nei momenti del bisogno. Io penso che bisogna sempre condividere e che non si finisce mai di imparare. Io penso che, sul lavoro, la qualità più importante sia l’autorevolezza, una qualità che si conquista sul campo al contrario dell’autorità, che puoi imporre ma che non crea benessere, solo timore.

Lei dipinge un mondo rose e fiori…
Non scherziamo: la vita è una battaglia e le fregature sono dietro l’angolo. Ci vuole equilibrio e buon senso. A volte un atteggiamento amichevole viene recepito nella maniera sbagliata, le persone pongono al centro il proprio io e non il noi della squadra. Purtroppo è un comportamento che porta la stessa squadra di lavoro ad escluderti dal gruppo.

È questo atteggiamento empatico che l’ha spinta a creare Pallex Italia?
Pallex Italia mi ha permesso di esprimere il mio modo di essere, come donna e come imprenditrice. Quando nel 2008 ebbi l’intuizione di importare anche in Italia un simile modello, il piano industriale contemplava obiettivi, strategie ed investimenti ma soprattutto puntava sulle persone.

In che senso?
Ci sono dei concessionari che sono con me dagli esordi e sono diventati amici. Ci sono concessionari che sono stati conquistati da quel clima di fiducia, lealtà e rispetto che caratterizza le nostre attività. Sa qual è il segreto?

Non ne ho la più pallida idea.
Creare un rapporto personale prima che professionale. Alla prima convention aziendale ero piena di timori, com’è normale all’avvio di un’attività. All’ultima (novembre 2017 – NdR) ero contagiata dall’energia che si respirava in una sala affollatissima. Guardando la platea, mentre introducevo i lavori, vedevo negli occhi di tutti attenzione, stima e amicizia.

Poco fa diceva che Pallex Italia è nata da un’intuizione. Quale?
Nel 2005, con mio fratello Stefano, ero amministratrice dell’Alberti e Santi (società di logistica e trasporti con sede a Cortemaggiore – NdR): ci trovammo nella necessità di individuare una società che facesse distribuzione in Gran Bretagna.

E allora?
Iniziammo a collaborare con Pallex UK. Cominciai a pensare se non fosse possibile replicare lo stesso modello di business anche in Italia: applicare al trasporto di merce pallettizzata le stesse modalità dei corrieri espressi. Le caratteristiche favorevoli c’erano tutte.

Vale a dire?
I carichi completi in caduta a favore dei carichi frazionati. L’abolizione delle scorte con la prevalenza del just in time. La necessità, per molti trasportatori, di individuare nuove formule per incrementare i propri guadagni. Ma la cosa più importante fu individuare una formula che ci aiutasse a distinguerci dalla concorrenza.

Cioè?
Da subito il progetto prevedeva la creazione di una rete di hub sul territorio nazionale su cui far convergere i carichi, lavorarli durante la notte, trasferirli quindi entro le 24÷72 ore alla destinazione finale a seconda del livello di servizio selezionato e delle distanze. Poter contare sulla collaborazione con i diversi Pallex europei per raggiungere le destinazioni estere.

Non mi pare un modello molto diverso da quello dei competitor nazionali già esistenti.
Infatti la rete degli hub era una condizione necessaria ma non sufficiente. La sfida era garantire KPI altissimi (tempi e precisione nella consegna, tracciabilità, assenza di danneggiamenti, informazioni in tempo reale, disponibilità immediata della Proof of Delivery, dei contrassegni, digitalizzazione e informatica sempre più spinta) a garanzia della validità ed efficienza del servizio.

Ricordo che agli inizi la bontà del modello di business non era immediatamente percepita.
Vero, infatti mi trovai di fronte ad imprenditori illuminati che ne compresero subito i vantaggi ed altri che fecero un po’ più di fatica. La massima soddisfazione fu riuscire a dimostrare che la seria e leale collaborazione tra persone ed aziende rappresenta un vantaggio e non uno svantaggio.

Quale fu il punto di svolta?
Riuscire a convincere alcuni imprenditori della bontà della formula quando all’inizio prevaleva in loro lo scetticismo. Ricordo le ore passate a tavolino per spiegare e convincere. E poi, quando i numeri sono esplosi, la fatica di persuadere taluni a rinunciare ad una parte delle loro zone di esclusiva a vantaggio di un collega che magari vedevano come un competitor, e poi scoprire che erano diventati amici e collaboravano anche al di fuori del circuito Pallex.

Maurizio Peruzzi

Estratto dell’articolo pubblicato sul numero di luglio / agosto de Il Giornale della Logistica. Acquista la copia PDF

  • Nome e cognome: Melissa Alberti
    Luogo e data di nascita: Fiorenzuola (PC) il 17 febbraio 1970
    Dati anagrafici e personali: Melissa Alberti è sposata e ha due figlie. Abita in una splendida località sulle prime balze dell’Appennino piacentino
    Curriculum di studi: dopo la Maturità Scientifica, Melissa Alberti si laurea in Economia Politica presso l’Università Bocconi di Milano.
    Attività professionale: nel solco dell’attività di famiglia, diviene amministratrice della Alberti e Santi (società di trasporti e logistica) di Cortemaggiore, carica che ha mantenuto sino allo scorso mese di dicembre. Nel 2008 fonda Pallex Italia di cui sin dagli esordi è amministratore delegato.
    Hobbies e passioni: l’equitazione, le immersioni subacquee e la lettura (ultimo libro letto: I Fratelli Karamazov di Fiodor Dostoevskij).
  • Pallex è un network operativo a livello europeo e specializzato nella consegna di merce pallettizzata secondo le modalità e i tempi dei corrieri espressi. Caratteristica specifica è la creazione di un modello multi – hub (9 in Italia, 20 in Europa cui si aggiungono gli hub territoriali corrispondenti ai 400 concessionari europei (170 in Italia, capaci di movimentare più di un milione di pallet/anno)) Le tipologie di pallet gestite vanno dal mini quarter sino al mega pallet con svariati soluzioni intermedie, ciascuna distinta per peso e dimensioni. I livelli di servizio sono due: “Non stop” e Standard” rispettivamente per consegne entro 24/48 ovvero 48/72 ore, in Italia ed in Europa. Il fatturato 2017 è stato superiore ai 43 milioni di euro, in netta crescita rispetto al 2016 (33 milioni di Euro).

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