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Quattro chiacchiere con Alessandro Pitto, Presidente FEDESPEDI: il fattore umano è il nostro asset fondamentale

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Alessandro Pitto prende il timone di Fedespedi in un periodo burrascoso, cosa scorge all’orizzonte?

Difficile guardare troppo lontano in questo momento perché vi sono molti fattori che generano incertezza. A partire dall’andamento delle importazioni. Dopo il boom scaturito dal rimbalzo post lockdown, assistiamo oggi a una contrazione dei flussi di import dalla Cina in particolare e dal Far East in generale.

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Con quali conseguenze?

Nel nostro ambito l’indicatore forse più significativo è il calo dei noli. Dopo la bolla che aveva portato il nolo dei container a prezzi folli, superiori a 13-14.000 dollari, in questi giorni ci ritroviamo con prezzi in rapida discesa, oggi intorno ai 4.000 dollari sulle tratte più quotate. Con il mercato in scivolata lungo una china discendente è difficile decifrare la situazione nella sua complessità e interezza. Anche perché alcuni fenomeni in onda lunga ancora devono manifestare tutti i loro effetti.

Per esempio?

Nei prossimi mesi (anni) ci avvantaggeremo di un sensibile aumento della capacità di stiva a livello globale, esito delle nuove costruzioni avviate durante la pandemia. Un aumento che rischia di risultar sproporzionato rispetto alla domanda attuale e che rischia di portare grossi disequilibri.

C’è poco da essere ottimisti, quindi?

È impossibile fare il nostro lavoro senza essere ottimisti. La nostra professionalità è soprattutto nella capacità di adeguarsi ai tempi e alle sfide del mercato e sviluppare soluzioni efficaci a situazioni inaspettate. E questi ultimi anni hanno messo queste nostre capacità decisamente alla prova. Basti pensare che negli ultimi 48 mesi stanno accadendo cose che non si verificavano da decine e decine di anni: pandemia, guerre, difficoltà di approvvigionamento, crisi energetica…

Faccio ancora fatica a cogliere dell’ottimismo

Anche dal punto di vista delle opportunità si stanno abilitando possibilità prima impensabili. La rivoluzione della digitalizzazione apre scenari nuovi il cui potenziale è ancora quasi tutto da esprimere. Ma perché possa essere espresso al meglio la professionalità è un elemento imprescindibile. Nell’ambito della logistica e delle spedizioni la vera forza è essere professionisti sempre competenti e preparati. In contesto dove la tecnologia è sempre più spinta bisogna riscoprire il valore del fattore umano.

Riscoprire in che modo?

In un mondo – come è stato negli ultimi trenta-quarant’anni – dove la crescita sembrava inarrestabile, le competenze professionali erano date quasi per scontate poiché si operava in condizioni di sostanziale continuità. Oggi che ci troviamo ad operare in un contesto sempre più complesso, si riscopre il valore delle competenze. Se sapremo essere sempre efficienti e preparati, non potremo che essere ottimisti. Il nostro Paese, in più, ha una grande fortuna…

Quale?

L’Italia è un grande esportatore con prodotti e brand che rappresentano eccellenze in tutto il mondo. Il valore del Made In Italy è stato ed è ancora oggi molto forte e il nostro ruolo è di restare accanto alle aziende e continuare a supportarle nello sviluppo di questo valore condiviso. Non mi stanco di sottolineare che occorre un’alta professionalità per farlo al meglio.

La formazione, quindi, è un elemento cruciale?

Decisamente ed è una priorità per la nostra Associazione. Nel 2021 Fedespedi ha realizzato “Disclosing The Forwarding World”, uno studio che mette a fuoco l’evoluzione delle professioni nel settore delle spedizioni internazionali. Vogliamo proseguire il lavoro fatto e mantenere alta l’attenzione sul fattore umano. Nel nostro lavoro di spedizionieri, gli asset tangibili sono essenziali, ma è indispensabile investire in professionalità. E nei giovani.

Come?

Prima di tutto riuscendo a spiegar loro quali opportunità offre il nostro settore.

Possiamo considerarlo un settore attrattivo?

Sì, sempre di più, ne sono convinto. E questo anche grazie al cambio di percezione avvenuto negli ultimissimi anni. Non dobbiamo perdere quest’opportunità ma mantenere vivo l’interesse lavorando sia con le scuole sia con le aziende, sia a livello locale sia nazionale e internazionale. I nostri stessi associati sono coinvolti in numerosi progetti formativi.

Perché?

Perché là fuori nel mondo tutto è cambiato e non si può restare indietro. I percorsi formativi sono numerosi e approfondiscono aspetti diversi – dalla normativa doganale alla sicurezza alla digitalizzazione… – ma la parte di welfare aziendale riscuote oggi sempre più interesse perché strumenti come lo smart working o la capacità di assicurare una buona work life balance sono fondamentali per attrarre e mantenere risorse umane e professionali preziose.

Lei prima ha dichiarato che il fattore umano è un elemento chiave per governare la digitalizzazione. Cosa state facendo come Associazione su questo fronte?

Grazie al PNRR le aziende di spedizione potranno accedere a un tesoretto di 250 milioni di euro. Ottenere questa disponibilità è stato il primo passo: ora è indispensabile che queste risorse siano rese disponibili – e per questo stiamo lavorando con MIT e RAM – e che vengano sfruttate al meglio, creando valore attraverso progetti che rendano le imprese del comparto sempre più competitive.

Si tratta di una cifra importante

Sono innegabilmente tanti soldi, ma divisi tra tutti non sono poi così tanti: per questo vanno spesi bene, premiando progetti di valore che consentano di attuare un vero e proprio salto evolutivo. In quest’ottica credo sia vitale operare in ottica di rete. Attraverso la collaborazione si potranno abilitare nuove opportunità per l’intero sistema di imprese, assicurando l’accesso alla crescita anche alle PMI che sono il tessuto vitale del nostro sistema produttivo.

  • Nome e cognome: Alessandro Pitto
    Luogo e data di nascita: nato a Genova nel 1970
    Formazione: Laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Genova
    Attività professionale: È socio e amministratore delegato di Casasco & Nardi, S.p.A., storica casa di spedizioni marittime e aeree fondata nel 1935. Da giugno 2022 è Presidente di Fedespedi.
    Hobby e passioni: amante della montagna, praticante appassionato di sci, scialpinismo, mountain bike
    Libro sul comodino: EMPIRE di Niall Fergusson

Francesca Saporiti

Estratto dell’articolo pubblicato completo sul numero di Settembre 2022 de Il Giornale della Logistica


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