Qual è l’errore da non commettere quando si investe in tecnologia?
Investire per necessità e non per scelta. Per esempio sostituire i lettori barcode solo quando sono obsoleti. Pensare ad un nuovo carrello elevatore solo quando quello in uso è esausto. Acquisire un nuovo software solo perché me lo impone il cliente.
Qual è invece l’atteggiamento corretto?
Coltivare una vision o, più semplicemente, un progetto: voglio portare più valore in quello che faccio. Anticipare i desideri del cliente prima che mi vengano imposti. Garantire il massimo in termini di efficacia e di efficienza: minori costi, KPI (Key Performances Indicators – NdR) migliori, processi più rapidi e snelli.
La crisi ha inciso pesantemente sugli investimenti.
Li ha ritardati, nel senso che ha portato molte imprese, soprattutto di piccole e medie dimensioni, a rinviarli in attesa di tempi migliori. Ma il rinvio non può protrarsi all’infinito: il rischio è quello dell’obsolescenza aziendale. Se voglio propormi sul mercato, e su un mercato competitivo come quello dei trasporti e della logistica, devo farlo garantendo tecnologie adeguate,
Su quali tecnologie sta lavorando in questo momento?
Subito dopo questa intervista sarò da un cliente per un progetto legato alla firma grafometrica. Questo cliente, un trasportatore, ha capito che assicurare ai suoi clienti la prova provata della consegna della merce, de-materializzata e in tempo reale, è un plus determinante. Questo cliente si accinge ad investire in tecnologia non perché glielo chiede qualcuno, ma per conquistare nuove fette di mercato ovvero per anticipare una richiesta da parte dei suoi attuali clienti. Questo è l’atteggiamento giusto.
Obiezione ascoltata di persona: “il mercato non premia i miei investimenti”.
Obiezione talora valida nel breve termine, certamente sbagliata sul medio periodo: la tecnologia che oggi il cliente non chiede è esattamente quella che pretenderà imperiosamente tra diciotto mesi: meglio anticiparlo, meglio farsi trovare pronti. Vuole un altro esempio?
Se serve.
La de-materializzazione cartacea abbinata ad un buon TMS (Transportation Management System – NdR): le imprese che stanno proponendo questa opportunità stanno conquistando nuovi clienti “soffiandoli” alla concorrenza.
Per investire in nuove tecnologie ci vogliono soldi. Soldi ce ne sono pochi e questo non è il momento più favorevole per accedere al credito.
È ovvio che le aziende di maggiori dimensioni abbiano una maggiore capacità di analisi e di accesso al credito. Ma fa rabbia che molte piccole o medie imprese non ci provino nemmeno. Giocano in difesa, non si informano, non sanno calcolare il ROI (Return On Investment – NdR), ignorano l’esistenza di finanziamenti regionali od europei che infine restano inutilizzati. E anche il Pubblico ha le sue colpe: ci sono Regioni virtuose, che promuovono in tutti i modi queste opportunità, e altre che giacciono nell’immobilismo.
- Luogo e data di nascita: Copparo (FE) il 24 agosto 1960
Dati anagrafici e personali: Alberto Cirelli è sposato e ha tre figli. Vive a Modena
Attività professionale: l’imprinting professionale è commerciale e scatta presso una grande azienda produttrice di macchine agricole, la Carraro, dove rimane cinque anni. Quindi si trasferisce alla Seat dove ricopre la carica prima di responsabile Vendite e quindi di responsabile Addestramento e Marketing. Nel 2001 entra in GEP Informatica come responsabile Vendite. Nel luglio 2004 ne diventa socio effettivo entrando a far parte del Consiglio di Amministrazione.
Hobbies e passioni: la politica, il volontariato e l’arrampicata in montagna, passione quest’ultima ereditata dal padre.
- GEP Informatica è una società con sede a Correggio (RE) ed operativa dal 1987 nell’offerta di sistemi informativi aziendali ed in particolare per la gestione della logistica in forma integrata: dalle attività a magazzino (stoccaggio, picking, preparazione ordini) al trasporto. Ha maturato ampia e significativa esperienza nello sviluppo di progetti di riorganizzazione di magazzini, applicazione di tecnologie Rfid e Vocali, nell’integrazione di sistemi di movimentazione automatica. Dal 2012 ha attivato presso la propria sede la “Scuola Logistica” dove organizza incontri con le scuole, workshop e convegni di approfondimento logistico. Il sito di riferimento è www.gepinformatica.it.
Maurizio Peruzzi
L’articolo completo è pubblicato sul numero di maggio 2016 del Giornale
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